carie

radiologia odontoiatrica

Radiologia Odontoiatrica

Radiologia Odontoiatrica Odontoiatria Indice In questo articolo parliamo di Radiologia Odontoiatrica. Scopri come questa può risultare utile per identificare molteplici problematiche legate alla salute dei tuoi denti. Cos’è la radiologia odontoiatrica? La radiologia odontoiatrica permette di poter individuare alcune problematiche del cavo orale che, ad un primo esame, potrebbero non risultare visibili all’occhio umano. Questo tipo di metodologia diagnostica permette di poter identificare molteplici problematiche della salute orale quali: carie danni all’osso, determinati per esempio in caso di traumi lesioni alla radice del dente problemi nel canale radicolare Queste possono essere utilizzate anche per verificare la salute orale dei bambini e la relativa crescita e sviluppo dei denti. Quali esami comprende? La Radiologia Odontoiatrica comprende una numerosa serie di esami diagnostici che possono essere effettuati. Tra queste troviamo due tipi: Radiografia Ortopanoramica Dentale, più comunemente chiamata OPT TAC alle arcate dentali. L’Ortopanoramica Arcate Dentali è un esame diagnostico che può essere impiegato per avere una visuale completa della salute dei nostri denti. Si tratta di un esame sicuro, non invasivo che permette allo specialista di avere una panoramica completa sulla salute dell’osso mascellare e mandibolare. La TAC odontoiatrica, o Tomografia Computerizzata a Fascio Conico, è una tecnica radiologica che produce immagini tridimensionali dettagliate della bocca, dei denti e delle strutture ossee circostanti. A differenza della classica panoramica dentale, la TAC offre una visione molto più precisa, permettendo al dentista di: Pianificare gli impianti dentali: valutando la quantità e la qualità dell’osso disponibile, evitando così complicanze post-operatorie. Studiare i denti del giudizio: analizzando la loro posizione e le eventuali interferenze con altre strutture anatomiche. Valutare lesioni ossee o cisti: identificando con precisione la loro dimensione e localizzazione. Analizzare l’articolazione temporomandibolare: studiando i disturbi del movimento della mandibola. Grazie alla sua precisione, la TAC odontoiatrica è uno strumento indispensabile per una diagnosi accurata e una pianificazione terapeutica ottimale in molti trattamenti odontoiatrici. Radiologia Odontoiatrica: i vantaggi La Radiologia Odontoiatrica riveste un ruolo cruciale nella cura dentale offrendo numerosi vantaggi: Diagnosi Precisa: le immagini radiografiche rivelano carie, infezioni radicolari e cisti, consentendo diagnosi tempestive da parte del professionista. Pianificazione Dettagliata: Prima di procedure complesse, come l’estrazione dei denti del giudizio o l’inserimento di impianti dentali, le radiografie consentono una pianificazione accurata del trattamento. Monitoraggio Continuo: Le radiografie periodiche monitorano il progresso durante trattamenti ortodontici o parodontali, permettendo agli specialisti di attuare nel caso aggiustamenti mirati alle diverse condizioni del paziente. Valutazione Tessuti Molli: Le radiografie panoramiche rivelano anomalie nei tessuti molli di testa e collo, ampliando la valutazione diagnostica. Promozione della Salute Orale: Utili nella valutazione dello sviluppo dentale nei bambini e nell’identificare problemi come l’ascesso dentale o la perdita ossea. Presso il Centro Dentistico Unisalus è possibile sottoporsi ad Ortopanoramica Arcate Dentali con i nostri esperti. Prenota la tua OPT dal pulsante qui sotto oppure chiamaci al n.0248013784. Puoi anche scrivere a info@unisalus.it oppure contattarci tramite la sezione contatti del nostro sito. Prenota OPT News PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI ORARIO CENTRO MEDICO Lunedì – Venerdì dalle 08:00 alle 20:00 Sabato dalle 09:00 alle 16:00

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Radiografia endorale

Radiografia endorale: cos’è? Salute Indice La Radiografia Endorale è una procedura diagnostica che permette, tramite radiazioni ionizzate controllate, di avere un’immagine nitida di uno o più denti (di solito un massimo di 3). Si tratta di una procedura comune, rapida e indolore, che è però utile nella diagnosi di diverse patologie dentali, come la carie, o nel monitoraggio di alcune procedure dentistiche comuni. La Radiografia Endorale può essere effettuata con modalità differenti, tra queste, quella periapicale è la più comune e utilizzata. Vediamo quindi insieme per la Radiografia Endorale cosa significa, come eseguire una Radiografia Endorale e a cosa serve. Radiografia Endorale: cos’è? La Radiografia Endorale è un esame diagnostico odontoiatrico utilizzato per ottenere un’immagine dei denti, solitamente non più di tre, sfruttando l’emissione delle cosiddette radiazioni ionizzanti. Questo esame permette di evidenziare l’anatomia del dente, dalla corona, alla radice, all’osso, nel caso si sospetti una patologia che riguarda una specifica zona orale. È possibile infatti osservare i tessuti duri (le ossa, ad esempio) in maniera molto semplice, chiara e limpida. Durante la procedura viene utilizzata una lastra, che prende il nome di Lastrina Endorale, che viene posizionata nella bocca del paziente ed emette questi raggi. Grazie alle tecnologie di ultima generazione, è garantito un risultato ottimale con il minimo numero di radiazioni.  La Radiografia Endorale è una delle modalità di imaging più utilizzate dai dentisti, grazie all’alta risoluzione che permette una visione chiara sia dei denti che delle eventuali patologie, dentali e ossee, presenti. Fornendo, tramite un’attenta e meticolosa calibrazione, diagnostiche che risultano essenziali anche per la creazioni di impianti dentali. È anche utilizzata per controllare l’esito di terapie canalari. In quanto esame mirato, la radiografia endorale ha il vantaggio di visualizzare la zona con una angolazione adatta e precisa. Ciò permette una diagnosi migliore. Le radiografie endorali sono importanti perché forniscono al dentista informazioni importanti in tutte le fasi: Diagnosi Trattamento Monitoraggio in seguito al trattamento A cosa serve la radiografia endorale? Ora che abbiamo visto cosa significa radiografia endorale, vediamo a cosa serve e perché viene scelta come esame diagnostico. Abbiamo visto che tramite essa il dentista può recuperare delle informazioni specifiche che riguardano una zona circoscritta, come uno o due, massimo tre denti. In merito a tutte le parti che li compongono. L’RX endorale viene prescritto in diverse occasioni, ad esempio per verificare la presenza di: Carie Granuloma dentale Ascesso dentale Fratture dentarie Malattie parodontali (come la parodontite) Cisti Denti inclusi Anomalie di vario genere nell’arcata dentale Inoltre, può essere utilizzata durante una delle seguenti procedure: Devitalizzazione del dente Terapia canalare Terapia parodontale Per controllare stato di impianti, ponti o corone dentali Tipologie di Radiografie Endorali Esistono diverse tipologie di radiografie endorali. La radiografia endorale periapicale, bitewing e infine occlusale. Vediamole insieme: Periapicale. mostra il dente nella sua intera lunghezza, dalla corona alla radice. È consigliata per valutare la presenza di granulomi o ascessi dentali. Bite-wing. Viene utilizzata per un’analisi delle superfici interprossimali del dente e ci permette di vedere dettagliatamente le corone dentali e alcuni tessuti circostanti dei denti. È indicata per scovare la presenza di carie e valutare i livelli ossei alveolari. Occlusale. Comprende più denti, consente di ottenere l’immagine di circa 3/4 dell’arcata dentale. Radiografia endorale: come si fa? Prima di una radiografia endorale, non c’è bisogno di nessuna preparazione particolare. Si tratta di un esame tendenzialmente veloce e indolore, che dura all’incirca una decina di minuti. Il paziente deve essere seduto in posizione eretta e l’esame avviene su una normale poltrona dentistica. Al dentista o all’operatore sanitario è richiesto di indossare i guanti e sottostare a tutte le regole d’igiene previste dal sistema sanitario. Per acquisire le immagini si possono scegliere recettori digitali o a pellicola. A scopo igienico, i primi devono essere avvolti in buste di plastica monouso apposite prima del posizionamento, mentre i secondi sono già inseriti in unità sterili preconfezionati. La dimensione del recettore scelto varia principalmente in base alla posizione dei denti che si stanno valutando e ad altri fattori (ad esempio se si parla di pazienti pediatrici). Durante l’esame, il paziente non deve avere addosso oggetti metallici, perché potrebbero interferire con la qualità delle immagine. Inoltre, egli viene dotato di un particolare grembiule piombato, che funge da schermo e riduce quindi l’assorbimento delle radiazioni. Per lo stesso motivo, deve indossare anche un “collare” apposito, utile per proteggere la tiroide, organo molto sensibile alle radiazioni. Anche se, come abbiamo specificato, il numero di queste è ormai molto ridotto. La procedura Quando il paziente è “vestito” in modo adeguato, viene sistemata all’interno della sua bocca la lastrina endorale (da cui prende il nome la radiografia endorale). Questa viene sorretta da un supporto, solitamente in plastica, che il paziente deve mordere, affinché la lastrina rimanga in posizione e non si muova. L’Apparecchio Endorale per la radiografia è solitamente poggiato sulla guancia del paziente. Questo emette le radiazioni ionizzate, in direzione della lastrina. È importante che il recettore (la lastrina) sia sempre posizionato con il suo lato attivo verso la sorgente delle radiazioni ionizzate. Una volta che il paziente è in posizione e il recettore è immobile, l’operatore si posiziona dietro la classica barriera di sicurezza. Avviene quindi la “scansione“. Le immagini appaiono direttamente sul computer. Queste possono essere poi avvicinate le une alle altre per dare una visione d’insieme dei denti interessati. Il numero di immagini varia, ma si può arrivare anche a 21 radiogrammi. Essendo computerizzate, le immagini possono essere ingrandite in modo da identificare con ancora più precisione la problematica che si sta cercando di individuare. I ricettori digitali (quindi nel caso di radiografia endorale digitale) sono ora preferiti a quelli analogici, sia per la qualità delle immagini che restituiscono che per i tempi di esposizione alle radiazioni. Radiografia Endorale Periapicale La tipologia di radiografia endorale più utilizzata è sicuramente quella periapicale. Quali elementi prende in esame l’RX Endorale Periapicale? Come anticipato, questa fornisce l’immagine dell’intero dente (dalla radice alla corona) e a volte dei denti adiacenti, dell’osso circostante e delle strutture anatomiche presenti nelle circostanze. Le RX

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pastiglie di fluoro

Fluoroprofilassi

La fluoroprofilassi è il miglior alleato nella prevenzione della carie.  Oltre che per il mantenimento della salute orale generale, dei denti decidui e di quelli adulti. Può essere effettuata tramite somministrazione topica o sistemica.  Il quantitativo di fluoro da somministrare è sempre deciso dal dentista. Se uno scarso utilizzo può provocare delle carie, una somministrazione eccessiva di fluoro può portare a problematiche come la fluorosi.  Cos’è la fluoroprofilassi La fluoroprofilassi è una tecnica medica che utilizza il fluoro per prevenire problematiche e mantenere la salute orale. Può essere scelta a tutte le età ma è uno dei pilastri della prevenzione orale nei bambini. Il fluoro è essenziale sia per la formazione dei denti che delle ossa.  Da un lato rafforza la struttura del dente agendo sullo smalto, combinandosi coi suoi minerali. Dall’altro, esercita una funzione antibatterica. Agendo sui microrganismi della placca che producono acidi, disincentivando l’adesione allo smalto.  L’esposizione al fluoruro deve essere regolare e avvenire per piccole quantità ma per lunghi periodi.  La presenza costante del fluoro nella saliva, remineralizza lo smalto e aiuta nelle prime fasi della carie. L’uso deve essere controllato. Il sovradosaggio può creare problematiche dentali come la fluorosi, che può avere molte complicanze su tutto il corpo.  Le linee guida raccomandate dal Ministero della Salute sono stilate dall’OMS. Abbiamo un quadro preciso per la somministrazione, in particolare in età pediatrica.  Approfondiamo ora insieme a cosa serve, come si fa la fluoroprofilassi e le due tipologie di somministrazione. A cosa serve Come anticipato fluoroprofilassi è utile per mantenere i corretti livelli di fluoro ad esempio nella prevenzione delle carie, malattia dentale degenerativa, provocata da batteri che, deteriorando lo smalto, creano cavità nel dente, fino a lenire la polpa. Viene utilizzata anche per chi soffre di sensibilità dentinale.  I denti sensibili possono diventare un problema anche invalidante, che può essere ridotto tramite sedute di applicazione al fluoro.  Gli effetti positivi della fluoroprofilassi (topica) sono quindi: Effetto sbiancante Azione antibatterica Rallentamento della carie Remineralizzazione dello smalto Riduzione della sensibilità dei colli scoperti e dentale Effetto cicatrizzante Fluoroprofilassi come si fa Il principale obiettivo della fluoroprofilassi è quello di evitare sia un eccesso che un difetto di fluoro. Entrambi infatti hanno effetti negativi. È quindi fondamentale individuare il corretto metodo di somministrazione.  Parliamo innanzitutto dei metodi, che si classificano come: Naturali. Cibi, acqua contengono fluoro.  Artificiali. Prodotti per l’igiene orale, integratori, compresse o gel per fluoroprofilassi. Prima di parlare delle due modalità di somministrazione chiariamo cosa può comportare un eccessivo uso di fluoro.  Fluorosi dentale Con la fluorosi c’è un’alterazione della formazione dello smalto. Questa ipomineralizzazione causa la comparsa di macchie bianche in cui il dente risulta decolorato. In casi gravi, possono provocare lesioni del dente. Per prevenire questa situazione ci sono strategie come: Scelta del dentifricio corretto  Attenzione particolare agli alimenti. Fluoroprofilassi topica e sistemica Le due modalità di somministrazione del fluoro sono topica e sistemica. La prima è quella consigliata oggi in Italia, soprattutto nei bambini.  In Italia infatti non c’è la fluorazione delle acque potabili. Quindi l’assunzione sistemica non sarebbe sufficiente per garantire il minimo livello di assunzione.  Somministrazione topica La fluoroprofilassi topica avviene con un’applicazione del fluoro direttamente sul dente.   Può avvenire per via Professionale. Effettuata dal dentista, ad esempio con applicatori di gel al fluoro. Domiciliare. A casa propria, con dentifrici fluorati o colluttori. La somministrazione topica è più efficace nei bambini perché quando un dente erutta, la sua superficie non è totalmente mineralizzata. Quindi il dente è più suscettibile alla carie.  Tendenzialmente, nei bambini ad alto rischio, la somministrazione domiciliare e professionale sono associate in modo strategico. Fluoroprofilassi sistemica Il fluoro si assume per via orale tramite, ad esempio Gocce o pastiglie Acqua fluorata Cibo La somministrazione sistemica, viene utilizzata prima che i denti eruttino.La quantità di fluoro consumata oralmente varia e dipende dalla dieta o dalle sostanze assunte. Come già detto, in Italia non si effettua la fluorazione dell’acqua.  E l’aggiunta di fluoro al sale o al latte non ha avuto riscontri utili. Per bambini ad alto rischio, solitamente vengono integrate pastiglie o gocce.  Per funzionare, la fluoroprofilassi deve essere sempre accompagnata da una corretta igiene orale.  Somministrazione nei bambini Secondo l’OMS, Organizzazione Mondiale della Sanità, la somministrazione del fluoro per fluoroprofilassi, deve avvenire con la comparsa del primo dente da latte e continuare fino ai tredici anni circa, tranne in situazioni specifiche. Le linee guida fluoroprofilassi OMS, stabiliscono i seguenti passaggi in base all’età: zero – sei mesi. Utilizzare solo acqua sei mesi – due anni. Iniziare ad introdurre una piccola quantità di dentifricio, in base alla risposta del bambino due – sei anni. Lavare i denti due volte al giorno con un dentifricio con 1000 ppm di fluoro. La quantità deve avere le dimensioni di un pisello.  Dopo i sei anni. Dentifricio con 1450 ppm di fluoruro, due volte al giorno, con una quantità maggiore. Nella fluoroprofilassi per i bambini è importante ricordare alcune cose.  Il dentifricio deve essere selezionato in base all’età. Non deve essere ingerito, per evitare che ci sia un assorbimento sistemico, quindi in tutto il corpo.  Il risciacquo è sconsigliato, in modo da lasciare al fluoro il tempo di agire.  Rivolgiti al tuo dentista pediatrico per sapere qual è la quantità di fluoro corretta il tuo bambino.  La somministrazione di eventuali integratori deve essere prescritta da un medico competente per evitare problemi come la fluorosi.  Fluoroprofilassi in gravidanza Esistono due correnti di pensiero in merito alla fluoroprofilassi in gravidanza.  Il primo suggerisce l’assunzione sistemica di compresse.  L’altro invece è scettico sull’efficacia della fluoroprofilassi in questa fase.  Fluoroprofilassi topica in gravidanza. Viene consigliato l’utilizzo topico anche per soggetti con predisposizione alla carie, per evitare la proliferazione di batteri che possono causare problematiche come aborti o parti prematuri.  Solitamente è il Dentista Esperto a valutare la necessità della terapia.  Negli adulti La fluoroprofilassi topica è utilizzata per la prevenzione di patologie cariose in soggetti predisposti.  Inoltre può essere consigliata per chi soffre di ipersensibilità dentale, bocca secca o infiammazione delle gengive. Viene suggerita anche per chi si

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prevenzione orale nei bambini

Prevenzione orale nei bambini

Prevenzione Orale nei Bambini Salute Indice La prevenzione orale nei bambini e nei neonati è particolarmente importante. Oltre ad anticipare il verificarsi di problematiche a livello dentale, aiuta a rendere il bambino fin da subito consapevole del valore dell’igiene orale. Tra le varie attività di prevenzione, la prima visita odontoiatrica è sicuramente la prima cosa da fare che viene fatta intorno ai sei mesi, massimo un anno di vita del bambino. In sede di visita il Dentista Pediatrico dispenserà tanti consigli su come deve essere eseguita l’igiene orale quotidiana in casa. Ma vediamo ora come si deve fare per prevenire le problematiche legate ad una scarsa igiene orale. Analizziamo l’iter di cura dei denti dei bambini fin dall’infanzia fornendovi alcuni consigli utili per creare consapevolezza nei bimbi e garantire un ottimo stato di salute dentale. Prevenzione orale nei neonati Prestare attenzione alla salute orale dei bambini è importante ancor prima dello spuntare del primo dentino. Fin dalla nascita del bambino, i dentisti consigliano di pulire le gengive, almeno due volte al giorno con un panno umido e morbido. Questa azione deve essere fatta dopo la prima poppata e subito prima di dormire, in modo da eliminare eventuali batteri che possono essersi depositati all’interno della bocca. Le gengive dei neonati devono risultare ben pulite e di un colore rosa per essere considerate sane. Oltre che per la pura igiene, l’attenzione per la prevenzione orale nei neonati è importante anche perché mette in luce malattie che possono essere nascoste. Se si notano residui di placca, degli accenni di gengivite o delle macchie marroni o bianche sui primi dentini, infatti, potrebbero essere presenti dei batteri. Questi, oltre alla carie possono portare ad altre problematiche gravi. Situazioni del genere si verificano spesso quando i bambini o i neonati sono nutriti con latte artificiale o liquidi zuccherati, è quindi necessario fare più attenzione. Nei neonati quindi, l’allattamento al seno è ideale per garantire anche un buono stato di salute delle gengive. Quando iniziano a spuntare i primi dentini, invece, inizia ad essere sconsigliato perché diventa una possibile causa di carie. Come gestire la comparsa dei primi dentini Con la comparsa del primo dentino che avviene tra i sei e gli otto mesi di età, inoltre, avvengono anche altri cambiamenti. La prevenzione orale nei bambini prevede a questo punto l’inserimento dello spazzolino. Nei bambini molto piccoli, i denti andrebbero lavati due volte al giorno con uno spazzolino a setole morbide e acqua possibilmente naturale. Inserire fin da subito nella vita del bambino delle abitudini sane, è la prima arma che abbiamo per la prevenzione orale nei bambini. In questa fase di transizione le gengive non vanno dimenticate: è necessario continuare a pulirle con un panno umido e a massaggiarle per alleviare il dolore della dentizione, ovvero lo sviluppo dei primi dentini. In questa fase è consigliato dare al bambino un anello da dentizione pulito o lavare le gengive e i denti con l’acqua fredda. Lavare i dentini in questa fase quindi può essere anche un sollievo per il bambino. E’ importante ricordare che la carie è una malattia infettiva trasmissibile. È quindi sconsigliato, ad esempio, testare la temperatura dei biberon con la bocca o condividere cucchiaini o altro. Tra i 6 mesi e il primo anno arriva il momento di fissare il primo appuntamento dal dentista, sia in caso di segni evidenti di problematiche, sia che la situazione sembri normale: già con la comparsa del primo dentino è necessario contattare l’odontoiatra pediatrico per applicare sul dente la vernice al fluoro, sempre in ottica di prevenzione della carie. Dal punto di vista dell’igiene orale, invece, è necessario continuare a lavare i denti più volte al giorno con uno spazzolino adatto che non dia sensazioni spiacevoli al bambino, continuando ad associare la pulizia della bocca ad un momento positivo della giornata. Come fare la Prevenzione orale nei bambini Entro i 30 mesi tutti i dentini dovrebbero essere usciti e il bambino dovrebbe essersi allontanato pian piano dal ciuccio o dall’istinto di succhiare il pollice. Se ciò non è avvenuto, è necessario contattare un dentista pediatrico, per valutare insieme il da farsi. Proprio intorno ai 2 anni, viene solitamente inserito nella quotidianità, il dentifricio al fluoro. Questo passaggio avviene sempre con la consulenza di uno specialista odontoiatrico che si occupa di prevenzione orale nei bambini. Da questo momento in poi, i controlli dovrebbero diventare regolari. A 4 anni il bambino inizia ad imparare a lavarsi i denti da solo, sotto supervisione. Il compito dei genitori è quello di mostrare ai bambini il modo giusto di spazzolare i denti: avanti e indietro, su e giù per almeno cinque volte. E’ anche importante insegnare al bambino il risciacquo. Una buona strategia da utilizzare, è quella di configurare questo momento come gioco: i bambini si annoiano facilmente e rendere la pulizia dei denti un impegno quotidiano può stancarli. Inserire il divertimento, aiuta il bambino ad apprezzare il momento e contemporaneamente ad iniziare a costruire la propria indipendenza. Intorno ai 6 anni il bambino dovrebbe conoscere le tecniche di spazzolamento di base. A questo punto ci si spinge un po’ oltre. Si insegna al bimbo a spazzolare bene la parte interna dei denti, spesso sottovalutata, cercando di integrare e alternare i movimenti: su e giù, destra e sinistra. Il movimento circolare rimuove meglio ciò che si deposita nello spazio tra i denti. Dai 10 anni in poi, appreso totalmente il movimento e l’importanza della prevenzione orale nei bambini, si può inserire il filo interdentale da utilizzare in maniera autonoma. Prevenzione orale nei bambini efficace Affinché il bambino si occupi della sua igiene orale in maniera ottimale, ci sono dei trucchetti da seguire: Lo spazzolino deve essere adeguato all’età. Le setole degli spazzolini, così come la testina e l’impugnatura devono essere adeguate. Consulta il tuo dentista se sei insicuro della tua scelta Così come lo spazzolino, anche il dentifricio e la quantità usata devono essere selezionati. La quantità di fluoro contenuto è scelta in base all’età. Per i bambini sono studiati anche degli

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dentifricio per bambini

Dentifricio per bambini

Come scegliere il dentifricio per bambini? Salute Indice Dentifricio per bambini: come sceglierlo? Il mercato, oggi, offre tante opzioni di dentifricio per bambini. Per questo motivo può essere complicato scegliere il prodotto migliore per l’igiene orale di tuo figlio. La bocca dei bambini è in continuo sviluppo, perciò è importante assicurarsi che i loro denti siano curati il più possibile sin dalla nascita. Quando iniziare l’igiene orale? L’Associazione Dentistica Americana (ADA) raccomanda ai genitori di iniziare una routine di igiene dentale fin dai pochi giorni di vita del bambino. Consiglia, infatti, di inumidire una garza o un panno e di pulire le gengive del bambino. Difatti, anche se non puoi vederli, ogni bambino nasce con 20 denti pronti a spuntare fuori. Pulendo le gengive del neonato ogni giorno, crei una bocca sana pronta ad accogliere quei denti. Per la maggior parte dei bambini, il primo dente compare quando hanno circa 6 mesi. E più o meno a 3 anni, hanno 20 denti da latte. Sfortunatamente, però, i denti da latte sono soggetti a rischio carie non appena spuntano. Ciò significa che, senza le cure adeguate, il tuo bambino avrà le carie. Prenderti cura dei denti da latte di tuo figlio può sembrare complicato. Potresti avere molte domande sulla prevenzione orale nei bambini, tra cui, probabilmente, come dovresti scegliere il dentifricio bimbi adatto. Come scegliere il dentifricio per bambini? La risposta potrebbe essere più complicata di quanto sembri. Ecco, quindi, alcune cose da considerare prima di scegliere il dentifricio per tuo figlio. Controlla il contenuto di fluoro del dentifricio bambini I dentifrici contengono fluoro, agenti antibatterici e abrasivi delicati che aiutano a prevenire le carie e a mantenere i denti sani. Ognuno di questi ingredienti ha un ruolo specifico da svolgere. Gli agenti antibatterici inibiscono la crescita di batteri e aiutano a ridurre la placca e la gengivite. La gengivite nei bambini è una patologia che è spesso sottovalutata nei bambini. Gli abrasivi rendono più efficace l’azione meccanica della spazzolatura. Il fluoro concorre a rafforzare lo smalto dei denti e a prevenire la carie. I dentifrici per bambini e per adulti variano nel contenuto di fluoro. Guarda, quindi, la confezione del dentifricio per controllare la quantità di fluoro che contiene. La maggior parte dei normali dentifrici contengono 1000-1500 ppm di fluoro. I bambini fino a 2 anni di età tendono a ingoiare il dentifricio. Questo è dannoso poiché l’ingestione di fluoro può causare malattie. Troppo fluoro, poi, può causare una condizione nota come fluorosi. Per questo motivo, scegli sempre un dentifricio x bambini con un contenuto di fluoro non superiore a 1000 ppm. Dentifricio fluoro bambini: ne hanno bisogno? Consulta il tuo dentista per scoprire se tuo figlio ha bisogno di un dentifricio al fluoro. Infatti, già l’acqua potabile contiene una piccola quantità di fluoro. Di solito, i bambini al di sotto dei 2 anni ottengono abbastanza fluoro dalla sola acqua e non hanno bisogno di un dentifricio che lo contenga. Tuttavia, se il dentista ritiene che tuo figlio abbia bisogno di assumere più fluoro, ti consiglierà un dentifricio per bambini. Inoltre, se tuo figlio ha l’abitudine di ingoiare il dentifricio, utilizzarne uno senza fluoro è la scelta migliore. Una volta che il bambino, poi, ha imparato a non deglutire il dentifricio, puoi passare a uno al fluoro. Scegli un sapore adatto ai bambini La menta è il gusto più popolare per i prodotti orali. Tuttavia, quando si tratta di bambini, spesso preferiscono i sapori fruttati come la fragola o l’anguria. A molti bambini, infatti, non piace lavarsi i denti perché non amano il sapore dei normali dentifrici. La maggior parte dei dentifrici per bambini, però, ha un sapore delicato. Quindi i bambini si divertiranno a lavarsi i denti e a costruire, così, buone abitudini. Inoltre, i personaggi dei cartoni animati sulla confezione possono incoraggiare il tuo bambino a divertirsi lavandosi i denti promuovendo, così, una buona igiene orale. Controlla le certificazioni Per garantire la completa sicurezza di un prodotto, verifica sempre se dispone della necessaria certificazione governativa. In caso di dubbi su un dentifricio, consulta il tuo dentista, che saprà dirti se utilizzare o meno quel prodotto. Inoltre, non tutti i bambini sono abbastanza pazienti da spazzolare i denti per 2 minuti interi. Quindi, prova a rendere piacevole il momento del lavaggio dei denti cantando una canzone o raccontando una storia divertente. Ulteriori consigli Prendi uno spazzolino divertente. Il modo migliore per convincere i bambini a fare qualcosa di banale è renderlo divertente. Alla maggior parte dei bambini non piace spazzolarsi i denti, ma se diventa una parte della loro routine di gioco non vedranno l’ora di farlo. Prendere ai tuoi figli uno spazzolino divertente, magari con personaggi dei cartoni animati, può essere un ottimo modo per coinvolgere i bambini e dare loro l’abitudine di seguire le regole per una buona igiene orale. Infine, i bambini hanno bisogno solo di un po’ di dentifricio. Potresti essere abituato a spremere abbastanza dentifricio per coprire la superficie dello spazzolino. Ma i bambini hanno denti piccoli, quindi hanno bisogno di una quantità minore. Per i bambini sotto i 2 anni, spalma semplicemente il dentifricio o usa una quantità di dentifricio delle dimensioni di un chicco di riso. Per i bambini di età compresa tra i 3 e i 6 anni, invece, usa una quantità di dentifricio della dimensione di un pisello. Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Visita Dentale con i Medici del Centro Medico Unisalus? Prenota la tua visita dal pulsante qui sotto oppure chiamaci al n.0248013784. Puoi anche scrivere a info@unisalus.it oppure contattarci tramite la sezione contatti del nostro sito. Prenota Visita Dentale News PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI ORARIO CENTRO MEDICO Lunedì – Venerdì dalle 08:00 alle 20:00 Sabato dalle 09:00 alle 16:00

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demineralizzazione denti

Demineralizzazione denti

Demineralizzazione denti: posso prevenirla? Salute Indice Quando il minerale presente sui nostri denti inizia ad essere consumato, andiamo incontro a quel processo che viene definito come demineralizzazione dei denti. Questo accadimento rende i nostri denti meno forti, più esposti alle carie e più facilmente soggetti a macchiarsi. Lo smalto dei denti ha un altissimo contenuto di minerali e funziona come prima barriera protettiva del dente stesso. Quando la placca inizia ad accumularsi, magari a causa di una scarsa igiene dentale, la barriera protettiva dello smalto inizia ad incrinarsi. Questo è il primo passaggio verso la demineralizzazione dentale, un processo che rende la dentina più debole e le radici dentali più sensibili. Con la conseguenza che siamo molto più esposti a carie frequenti e infiltrazioni di placca e batteri nelle cavità del dente. La demineralizzazione denti influisce anche sull’aspetto estetico del sorriso. I denti infatti perdono quella loro caratteristica forma liscia per diventare più ruvidi e spenti. Ciò comporta una facilità maggiore per la placca e il tartaro di fermarsi sul dente e anche una difficoltà e “fastidio” a lavarsi i denti. Come arrestare o invertire il processo di Demineralizzazione Una volta perso lo smalto dei denti non è più possibile rigenerarlo. La demineralizzazione del dente rischia appunto di farci perdere smalto dentale. A questo punto è utile fermare per tempo o invertire il processo di demineralizzazione dei denti. Lo possiamo fare soprattutto attraverso corrette strategie di prevenzione o con alcuni tipi di trattamento. Ecco alcuni modi per agire, che vedremo nello specifico: dieta povera di acidi e zuccheri aumenta la salivazione assumi probiotici trattamenti al fluoro Demineralizzazione denti: posso prevenirla? Come per molte condizione mediche, la prevenzione è fondamentale, anche per quanto riguarda il concetto demineralizzazione denti dobbiamo tenere a mente alcuni accorgimenti. Le bevande zuccherine o acide ad esempio, sono molto aggressive sullo smalto dentale. Per questo motivo, sono una delle prime cause di demineralizzazione dei denti. Così che andrebbero ridotte o addirittura eliminate dalla nostra dieta. Sono invece consigliati alcuni tipi di latticini e verdure a foglia verde, proprio perché ricche di calcio. L’igiene orale a casa è molto importante in tema di prevenzione. I consigli sono quelli di lavare sempre i denti dopo i pasti principali, non spazzolare troppo forte e fare attenzione a come vi prendete cura della vostra salute orale. Attenzione perché lo smalto non si rigenera e non abbiamo altre fonti di smalto nel corpo. Possiamo tuttavia fermare il processo di demineralizzazione dei denti grazie all’utilizzo del fluoro e altri utili consigli. Questo può permettere di salvaguardare lo smalto dei denti. Un consiglio naturale è quello di masticare ogni tanto dei chewingum senza zucchero per incrementare la salivazione. Infatti la produzione di saliva serve a proteggere lo smalto dentale ed evitare di incappare in denti demineralizzati. Trattamenti al fluoro contro la demineralizzazione dei denti Abbiamo anticipato che il fluoro è un ottimo elemento per frenare il processo di demineralizzazione denti.  Il fluoro è un minerale presente in natura e serve per fortificare le ossa favorendo i depositi di calcio all’interno delle stesse. Una carenza di fluoro può portare problematiche dentali. L’utilizzo di trattamenti al fluoro è in grado di favore la mineralizzare dei denti o meglio remineralizzazione dei denti rendendoli più forti e lisci. Solitamente un gel al fluoro viene applicato dopo le sedute di igiene professionale dal dentista.  Due sedute all’anno di igiene professionale in poltrona sono sempre consigliate.  Potresti anche comprare un gel al fluoro in farmacia oppure un dentifricio con un contenuto extra di questo elemento. Per prevenire, bloccare o invertire il processo di demineralizzazione dentale affidatevi sempre al dentista professionista.  Prenotate per tempo le sedute di igiene orale professionale e seguite i suoi consigli su alimentazione e procedure di igiene orale “casalinga” che vi verranno forniti durante una visita. Se vi rendete conto che, nell’ultimo periodo, siete soggetti a carie frequenti, problemi alle gengive e i denti si macchiano facilmente, contattate senza esitazione il medico.  Potreste essere nelle prime fasi di un processo di demineralizzazione denti ancora facilmente arrestabile.  Non perdete tempo, per evitare il rischio di perdere lo smalto dentale e subire poi problematiche peggiori. Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Visita Dentale con i Medici del Centro Medico Unisalus? Prenota la tua visita dal pulsante qui sotto oppure chiamaci al n.0248013784. Puoi anche scrivere a info@unisalus.it oppure contattarci tramite la sezione contatti del nostro sito. Prenota Visita Dentale News PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI ORARIO CENTRO MEDICO Lunedì – Venerdì dalle 08:00 alle 20:00 Sabato dalle 09:00 alle 16:00

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amalgama dentale e sclerosi multipla

Amalgama dentale e sclerosi multipla

C’è una correlazione tra amalgama dentale e sclerosi multipla? Salute Indice Correlazione tra amalgama dentale e sclerosi multipla? Uno studio canadese pubblicato nel 2007 dal Journal of Public Health Dentistry ha messo insieme lavori pubblicati dal 1966 al 2006. Da questi, è emerso che le persone con otturazioni in amalgama dentale avevano una probabilità più alta di ammalarsi di sclerosi multipla.  Nonostante ciò, nelle conclusioni gli studiosi affermano che è necessario svolgere ulteriori analisi che tengano conto non solo della presenza dell’amalgama. Ma anche delle sue dimensioni e della superficie che occupa, oltre che della durata dell’esposizione.  Altri lavori ancora hanno evidenziato che il mercurio delle otturazioni in amalgama costituisce solo il 10% del mercurio totale assunto da una persona. Infatti, il mercurio deriva da altre fonti importanti come alimenti (soprattutto pesce), inquinamento, vernici, disinfettanti e farmaci. Come si esprime la Mulitple Sclerosis International Federation? Riguardo il dibattito su un possibile legame tra amalgama dentale e sclerosi multipla, la MSIF (Multiple Sclerosis International Federation – Comitato Scientifico della Federazione Internazionale delle Associazioni Sclerosi Multipla) afferma che ad oggi non ci siano dati sufficienti. Infatti, non esistono dati sufficienti a riprova del fatto che il mercurio contenuto nelle amalgame provochi la sclerosi multipla o che la loro rimozione arrechi benefici sui sintomi o sull’andamento clinico della malattia.  Amalgama dentale e sclerosi multipla: cosa dice l’ANDI? Il Presidente dell’Associazione Nazionale Dentisti Italiani (ANDI) Gianfranco Prada afferma che le otturazioni in amalgama non possono essere ritenute nocive per la salute. Anzi, il materiale è considerato dalla comunità scientifica internazionale come uno dei migliori, in quanto permette di raggiungere risultati clinici ottimali per eseguire la ricostruzione di un dente compromesso dalla carie.  L’AISM come si pronuncia? L’AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla) si basa sullo studio del 2007 e su ciò che dicono MSIF e ANDI per esprimere la sua opinione sull’eventuale correlazione tra amalgama dentale e sclerosi multipla.  Quello che afferma, infatti, è che non ci sia un legame tra le 2 e che non esistano dimostrazioni che provino che le amalgame in mercurio abbiano effetti tossici per la salute tanto da provocare la sclerosi multipla.  Ciò che l’AISM sottolinea, però, è l’importanza di sottoporsi a controlli periodici dal dentista e di continuare ad avere una buona igiene dentale. Anche tramite l’eventuale uso di farmaci e/o ausili. Alcuni sintomi della malattia, infatti, possono influenzare l’igiene dentale quotidiana. Pensiamo, ad esempio, alla spasticità, ai tremori, alla fatica, alla nevralgia trigeminale.  Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Visita Dentale con i Medici del Centro Medico Unisalus? Prenota la tua visita dal pulsante qui sotto oppure chiamaci al n.0248013784. Puoi anche scrivere a info@unisalus.it oppure contattarci tramite la sezione contatti del nostro sito. Prenota Visita Dentale News PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI ORARIO CENTRO MEDICO Lunedì – Venerdì dalle 08:00 alle 20:00 Sabato dalle 09:00 alle 16:00

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cura denti in gravidanza

Cura denti in gravidanza

Cura denti in gravidanza Salute Indice Cura denti in gravidanza La cura denti in gravidanza è di fondamentale importanza.  Spesso accade che le donne abbiano dei problemi ai denti durante il periodo di gestazione. Per questo motivo è necessario che intensifichino l’igiene orale.  Difatti, ci sono delle patologie dentali che possono avere effetti negativi sulla gestazione. Ci riferiamo, ad esempio, alla piorrea. È stato dimostrato che possa essere causa della nascita di feti prematuri o sottopeso. Perché i denti peggiorano durante la gravidanza? Ci sono vari motivi alla base del peggioramento della salute dei denti in gravidanza.  Innanzitutto, la donna subisce un cambiamento degli ormoni nel corpo. Aumenta, infatti, il rilascio di progesterone che causa un’alterazione della flora orale.  Inoltre, arriva più sangue alle gengive che, quindi, sono più sensibili e possono sanguinare o infiammarsi. Nei casi più gravi le gengive possono essere colpite da batteri che portano all’allentamento e alla caduta dei denti.  Muta, poi, l’acidità della saliva e questo può danneggiare lo smalto dei denti o generare carie. Anche la frequente emesi può ripercuotersi negativamente sui denti. Oltre alle gengive, altresì i denti diventano più sensibili al freddo e al caldo a causa dei cambiamenti ormonali. Prevenzione  È essenziale intensificare la cura denti in gravidanza per evitare l’insorgenza di grandi problematiche. Cura denti in gravidanza: quali sono le regole da seguire?  Per mantenere una buona igiene orale è opportuno lavarsi i denti 2 volte al giorno, utilizzare il filo interdentale e usare un dentifricio o un collutorio contenenti fluoro.  Per evitare l’infiammazione delle gengive, può essere utile effettuare delicati massaggi con le dita o con uno spazzolino morbido. Se le gengive sanguinano o sono infiammate, potete ricorrere a camomilla e salvia che hanno un effetto disinfettante e calmante.  Oltre a una minuziosa igiene orale e a regolari controlli dal dentista, anche seguire una dieta povera di zuccheri e ricca di frutta e verdura può evitare lo sviluppo di patologie dentali durante la gravidanza.  Gravidanza e dentista Se sorge la necessità di recarsi dal dentista per risolvere patologie dentali, occorre informare il medico della gravidanza. È raccomandabile rimandare a dopo la gestazione gli interventi chirurgici importanti e le estrazioni dentarie. Queste, infatti, richiedono una radiografia che è meglio evitare in stato interessante. Le otturazioni, invece, sono permesse. Anzi, sono indispensabili in caso di carie perché un’infezione potrebbe propagarsi velocemente. Tuttavia, viene utilizzata la plastica per le otturazioni e non l’amalgama.  L’anestesia locale è eseguibile e non comporta rischi per il bambino in quanto viene eliminata in breve tempo dall’organismo.  In ogni caso, la cosa migliore sarebbe rimandare tutti gli interventi non urgenti ma necessari al secondo trimestre. Si possono fare radiografie ai denti in gravidanza? È meglio limitare le radiografie ai casi strettamente necessari e sono assolutamente da non fare nel primo trimestre di gravidanza.  Qualora la radiografia sia indispensabile, vengono fatti indossare alla donna un grembiule di piombo e una protezione in piombo a tutela della ghiandola tiroidea.  Dentista in gravidanza Di norma, consigliamo di effettuare almeno 2 visite di controllo dal dentista durante lo stato di gravidanza e una seduta di igiene professionale ogni 3 mesi per scongiurare eventuali complicazioni.  Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Visita Dentale con i Medici del Centro Medico Unisalus? Prenota la tua visita dal pulsante qui sotto oppure chiamaci al n.0248013784. Puoi anche scrivere a info@unisalus.it oppure contattarci tramite la sezione contatti del nostro sito. Prenota Visita Dentale News PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI ORARIO CENTRO MEDICO Lunedì – Venerdì dalle 08:00 alle 20:00 Sabato dalle 09:00 alle 16:00

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ipersensibilità dentale

Ipersensibilità dentale

Come si cura l’ipersensibilità dentale? Salute Indice L’Ipersensibilità Dentale è una delle problematiche dentistiche che vengono riferite dai pazienti in modo più frequente. Il problema dei denti sensibili si verifica a causa dell’esposizione della dentina a stimoli termici, chimici o osmotici. Questa esposizione è causa di estrema sensibilità e dolore. Ma che cos’è la dentina? È la parte della struttura del dente che si trova direttamente sotto lo smalto dentale. L’ipersensibilità dentinale è detta anche sensibilità dentinale. Chi ne soffre può accusare un importante limitazione alla qualità generale della vita. Proprio a causa del dolore, che può colpire mentre si fa qualcosa di routine come mangiare qualcosa di freddo o caldo, e il cattivo aspetto estetico. Ipersensibilità dentale cause e fattori La causa di ipersensibilità dentale è l’esposizione della dentina. A sua volta l’esposizione dentinale può avere diverse cause e fattori alla sua origine tra le quali ricordiamo: gengive scoperte spazzolamento dei denti troppo aggressivo recessione gengivale parodontite denti rotti bruxismo placca e tartaro Vi sono anche alcune operazioni dentistiche che possono portare forte sensibilità ai denti. Stiamo parlando ad esempio di otturazioni o inserimento di corone dentali. Tuttavia è bene ricordare che se questa fosse la sola causa di ipersensibilità dentale, il problema tende a risolversi entro un mese dall’intervento. Diagnosi di sensibilità ai denti Per poter affrontare un percorso terapeutico corretto al fine di risolvere l’ipersensibilità dentinale, è importante il giusto approccio diagnostico. In questo modo possiamo verificare l’esatta causa di sensibilità dentale e lavorare correttamente al problema. La diagnosi di sensibilità ai denti inizia con l’anamnesi. Il dentista raccoglie tutte le informazioni utili dal paziente come ad esempio: durata del dolore intensità del dolore fattori esterni che incidono sul dolore Lo specialista odontoiatra, inoltre può utilizzare alcuni strumenti utili alla diagnosi. Strumenti che emettono un getto d’aria o di acqua fredda sul dente sensibile per valutare se questo incide sull’intensità del dolore. Una volta appurata la causa e il tipo di problema di ipersensibilità al dente, è possibile impostare il piano di cura. Trattamento dell’ipersensibilità dentale L’ipersensibilità dentale è possibile risolverla in diversi modi, a seconda anche del problema che vi sta alla base. Tra le operazioni da fare abbiamo ad esempio la rimozione dei fattori che concorrono alla forte sensibilità del dente. I consigli in questo caso sono quello di eliminare cibi troppo acidi dalla dieta, modificare lo spazzolino e lo stile di spazzolamento, oppure anche correggere problemi di occlusione e masticazione. Se questo non bastasse e la sensibilità dei denti è molto forte, possiamo ricorre ad agenti desensibilizzanti. Vi sono diversi prodotti di questo tipo. Vengono suddivisi in base al tipo di utilizzo che viene fatto, se casalingo o professionale in studio dentistico. Agenti desensibilizzanti da casa per ipersensibilità dentale Si tratta del metodo più semplice per trattare una minima sensibilità dentale. Questo perché può essere applicato in autonomia a casa propria. Sempre ovviamente su consiglio ed indicazione del medico curante. In genere questo tipo di prodotti per risolvere il problema dei denti molto sensibili sono in forma di: dentifrici desensibilizzanti collutori chewingum polveri Trattamento in clinica dentistica Questo metodo di trattamento dell’ipersensibilità dentale è sicuramente più efficace, ma è più costoso perché viene fatto in modo mirato sui denti sensibili. A differenza del prodotto casalingo che di solito copre tutta la dentatura. Per questo motivo viene consigliato soprattutto nei casi di forte sensibilità ai denti, con dolore fastidioso e perdurante. Come funziona? Il dentista utilizza dei prodotti a base di nitrato di potassio o fluoruro di sodio al 2%, oppure ancora ossalati o agenti leganti dentinali. Tutti questi agenti desensibilizzanti, lavorano sigillando i tubuli dentinali oppure interrompendo il segnale di impulso nervoso che è causa di dolore dentinale. Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Visita Dentale con i Medici del Centro Medico Unisalus? Prenota la tua visita dal pulsante qui sotto oppure chiamaci al n.0248013784. Puoi anche scrivere a info@unisalus.it oppure contattarci tramite la sezione contatti del nostro sito. Prenota Visita Dentale News PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI ORARIO CENTRO MEDICO Lunedì – Venerdì dalle 08:00 alle 20:00 Sabato dalle 09:00 alle 16:00

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radiografie-dentali

Radiografie dentali

Radiografie Dentali Salute Indice Le radiografie dentali sono immagini dei denti che il dentista usa per valutare la tua salute orale. Questi raggi X vengono utilizzati con bassi livelli di radiazioni per catturare immagini dell’interno del cavo orale. Le radiografie dentali possono aiutare il dentista a identificare problemi, come carie ed altre patologie dentali. Le radiografie dentali possono sembrare complesse, ma in realtà sono strumenti molto comuni di diagnostica odontoiatrica e sono importanti quanto altre tecnologie usate da un dentista. Perché si eseguono radiografie dentali Le radiografie dentali vengono in genere eseguite ogni anno, ma possono essere necessarie più spesso se il dentista ritiene di dover monitorare i progressi di un problema o di un trattamento dentale. Possono verificarsi più spesso se il dentista sta monitorando i progressi di un problema o di un trattamento dentale. I fattori che influenzano la frequenza con cui si ottengono i raggi X dentali possono includere: età attuale salute orale sintomo di malattia orale storia di malattie gengivali o carie I nuovi pazienti probabilmente si sottoporranno a radiografie in modo tale che il dentista possa avere un quadro chiaro della salute dentale. Questo potrebbe essere importante specialmente se non si hanno raggi X dei precedenti dentisti. I bambini potrebbero aver bisogno di radiografie dentali più spesso degli adulti perché i loro dentisti potrebbero aver bisogno di monitorare la loro dentizione. Questa è una delle procedure di prevenzione orale nei bambini. Il monitoraggio è importante perché può aiutare il dentista a determinare se i denti da latte devono essere estratti per prevenire complicazioni, come denti permanenti che crescono dietro quelli decidui. Rischi delle radiografie dentali I raggi X dentali comportano radiazioni con livelli di esposizione bassi che sono considerati sicuri per bambini e adulti. Nel caso il dentista utilizzi raggi X digitali, invece di svilupparli su pellicola, i rischi di esposizione sono ancora minori. In ogni caso il dentista posizionerà anche un “bavaglio” di piombo sul petto o su parti sensibili per prevenire qualsiasi esposizione alle radiazioni. Inoltre, un collare tiroideo può essere utilizzato in caso di patologie tiroidee.I bambini e le donne in età fertile possono anche indossarli insieme al pettorale di piombo. Tuttavia, le donne in gravidanza sono un’eccezione. Le donne incinte o che pensano di esserlo dovrebbero evitare qualsiasi esposizione ai raggi X. È importante informare il proprio dentista se si pensa di essere incinta, perché le radiazioni non sono sicure per lo sviluppo del feto. Preparazione per le radiografie dentali Le radiografie dentali non richiedono una preparazione speciale, l’unica accortezza è quella di lavarsi i denti prima dell’appuntamento. Questo perché crea un ambiente più igienico per il personale odontoiatrico. Le radiografie dentali vengono sono solitamente usate prima della pulizia orale professionale. Presso lo studio dentistico il paziente si siederà su una sedia con un giubbotto di piombo sul petto e sulle ginocchia. La macchina a raggi X è posizionata accanto alla testa per registrare le immagini della bocca. Tipi di raggi X Esistono diversi tipi di radiografie dentali, che registrano viste leggermente diverse della bocca. I più comuni sono i raggi X endorali come: Morso. Questa tecnica prevede di mordere un pezzo di carta speciale per vedere quanto le arcate dentali combaciano.Questa procedura è comunemente usata per verificare la presenza di cavità tra i denti. Occlusale. Questa radiografia viene eseguita quando la mascella è chiusa per vedere come si allineano i denti superiori e inferiori. Può anche rilevare anomalie anatomiche del cavo orale o del palato. Questa tecnica cattura tutti i denti in un colpo solo. Panoramica. Per questo tipo di radiografia, la macchina ruota attorno alla testa. Il dentista può utilizzare questa tecnica per controllare i denti del giudizio, pianificare dispositivi dentali impiantati o indagare su problemi alla mascella. Periapicale. Questa tecnica si concentra su due denti completi dalla radice alla corona. I raggi X extraorali possono essere utilizzati quando il dentista sospetta che potrebbero esserci problemi in aree al di fuori delle gengive e dei denti, come la mascella. Durante la procedura verrà chiesto di rimanere fermi mentre le immagini vengono registrate. I distanziatori. se utilizzati, verranno spostati e regolati in bocca per ottenere le immagini corrette. Dopo le radiografie dentali In caso di raggi X digitali le immagini saranno pronte istantaneamente, e il dentista potrà esaminarle insieme al paziente e verificare la presenza di anomalie. Se il dentista riscontra problemi, come carie o carie, discuterà le opzioni di trattamento. Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Visita Dentale con i Medici del Centro Medico Unisalus? Prenota la tua visita dal pulsante qui sotto oppure chiamaci al n.0248013784. Puoi anche scrivere a info@unisalus.it oppure contattarci tramite la sezione contatti del nostro sito. Prenota Visita Dentale News PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI ORARIO CENTRO MEDICO Lunedì – Venerdì dalle 08:00 alle 20:00 Sabato dalle 09:00 alle 16:00

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