Pedodonzia

Fluoroprofilassi

La fluoroprofilassi è il miglior alleato nella prevenzione della carie.  Oltre che per il mantenimento della salute orale generale, dei denti decidui e di quelli adulti. Può essere effettuata tramite somministrazione topica o sistemica.  Il quantitativo di fluoro da somministrare è sempre deciso dal dentista. Se uno scarso utilizzo può provocare delle carie, una somministrazione eccessiva di fluoro può portare a problematiche come la fluorosi.  Cos’è la fluoroprofilassi La fluoroprofilassi è una tecnica medica che utilizza il fluoro per prevenire problematiche e mantenere la salute orale. Può essere scelta a tutte le età ma è uno dei pilastri della prevenzione orale nei bambini. Il fluoro è essenziale sia per la formazione dei denti che delle ossa.  Da un lato rafforza la struttura del dente agendo sullo smalto, combinandosi coi suoi minerali. Dall’altro, esercita una funzione antibatterica. Agendo sui microrganismi della placca che producono acidi, disincentivando l’adesione allo smalto.  L’esposizione al fluoruro deve essere regolare e avvenire per piccole quantità ma per lunghi periodi.  La presenza costante del fluoro nella saliva, remineralizza lo smalto e aiuta nelle prime fasi della carie. L’uso deve essere controllato. Il sovradosaggio può creare problematiche dentali come la fluorosi, che può avere molte complicanze su tutto il corpo.  Le linee guida raccomandate dal Ministero della Salute sono stilate dall’OMS. Abbiamo un quadro preciso per la somministrazione, in particolare in età pediatrica.  Approfondiamo ora insieme a cosa serve, come si fa la fluoroprofilassi e le due tipologie di somministrazione. A cosa serve Come anticipato fluoroprofilassi è utile per mantenere i corretti livelli di fluoro ad esempio nella prevenzione delle carie, malattia dentale degenerativa, provocata da batteri che, deteriorando lo smalto, creano cavità nel dente, fino a lenire la polpa. Viene utilizzata anche per chi soffre di sensibilità dentinale.  I denti sensibili possono diventare un problema anche invalidante, che può essere ridotto tramite sedute di applicazione al fluoro.  Gli effetti positivi della fluoroprofilassi (topica) sono quindi: Effetto sbiancante Azione antibatterica Rallentamento della carie Remineralizzazione dello smalto Riduzione della sensibilità dei colli scoperti e dentale Effetto cicatrizzante Fluoroprofilassi come si fa Il principale obiettivo della fluoroprofilassi è quello di evitare sia un eccesso che un difetto di fluoro. Entrambi infatti hanno effetti negativi. È quindi fondamentale individuare il corretto metodo di somministrazione.  Parliamo innanzitutto dei metodi, che si classificano come: Naturali. Cibi, acqua contengono fluoro.  Artificiali. Prodotti per l’igiene orale, integratori, compresse o gel per fluoroprofilassi. Prima di parlare delle due modalità di somministrazione chiariamo cosa può comportare un eccessivo uso di fluoro.  Fluorosi dentale Con la fluorosi c’è un’alterazione della formazione dello smalto. Questa ipomineralizzazione causa la comparsa di macchie bianche in cui il dente risulta decolorato. In casi gravi, possono provocare lesioni del dente. Per prevenire questa situazione ci sono strategie come: Scelta del dentifricio corretto  Attenzione particolare agli alimenti. Fluoroprofilassi topica e sistemica Le due modalità di somministrazione del fluoro sono topica e sistemica. La prima è quella consigliata oggi in Italia, soprattutto nei bambini.  In Italia infatti non c’è la fluorazione delle acque potabili. Quindi l’assunzione sistemica non sarebbe sufficiente per garantire il minimo livello di assunzione.  Somministrazione topica La fluoroprofilassi topica avviene con un’applicazione del fluoro direttamente sul dente.   Può avvenire per via Professionale. Effettuata dal dentista, ad esempio con applicatori di gel al fluoro. Domiciliare. A casa propria, con dentifrici fluorati o colluttori. La somministrazione topica è più efficace nei bambini perché quando un dente erutta, la sua superficie non è totalmente mineralizzata. Quindi il dente è più suscettibile alla carie.  Tendenzialmente, nei bambini ad alto rischio, la somministrazione domiciliare e professionale sono associate in modo strategico. Fluoroprofilassi sistemica Il fluoro si assume per via orale tramite, ad esempio Gocce o pastiglie Acqua fluorata Cibo La somministrazione sistemica, viene utilizzata prima che i denti eruttino.La quantità di fluoro consumata oralmente varia e dipende dalla dieta o dalle sostanze assunte. Come già detto, in Italia non si effettua la fluorazione dell’acqua.  E l’aggiunta di fluoro al sale o al latte non ha avuto riscontri utili. Per bambini ad alto rischio, solitamente vengono integrate pastiglie o gocce.  Per funzionare, la fluoroprofilassi deve essere sempre accompagnata da una corretta igiene orale.  Somministrazione nei bambini Secondo l’OMS, Organizzazione Mondiale della Sanità, la somministrazione del fluoro per fluoroprofilassi, deve avvenire con la comparsa del primo dente da latte e continuare fino ai tredici anni circa, tranne in situazioni specifiche. Le linee guida fluoroprofilassi OMS, stabiliscono i seguenti passaggi in base all’età: zero – sei mesi. Utilizzare solo acqua sei mesi – due anni. Iniziare ad introdurre una piccola quantità di dentifricio, in base alla risposta del bambino due – sei anni. Lavare i denti due volte al giorno con un dentifricio con 1000 ppm di fluoro. La quantità deve avere le dimensioni di un pisello.  Dopo i sei anni. Dentifricio con 1450 ppm di fluoruro, due volte al giorno, con una quantità maggiore. Nella fluoroprofilassi per i bambini è importante ricordare alcune cose.  Il dentifricio deve essere selezionato in base all’età. Non deve essere ingerito, per evitare che ci sia un assorbimento sistemico, quindi in tutto il corpo.  Il risciacquo è sconsigliato, in modo da lasciare al fluoro il tempo di agire.  Rivolgiti al tuo dentista pediatrico per sapere qual è la quantità di fluoro corretta il tuo bambino.  La somministrazione di eventuali integratori deve essere prescritta da un medico competente per evitare problemi come la fluorosi.  Fluoroprofilassi in gravidanza Esistono due correnti di pensiero in merito alla fluoroprofilassi in gravidanza.  Il primo suggerisce l’assunzione sistemica di compresse.  L’altro invece è scettico sull’efficacia della fluoroprofilassi in questa fase.  Fluoroprofilassi topica in gravidanza. Viene consigliato l’utilizzo topico anche per soggetti con predisposizione alla carie, per evitare la proliferazione di batteri che possono causare problematiche come aborti o parti prematuri.  Solitamente è il Dentista Esperto a valutare la necessità della terapia.  Negli adulti La fluoroprofilassi topica è utilizzata per la prevenzione di patologie cariose in soggetti predisposti.  Inoltre può essere consigliata per chi soffre di ipersensibilità dentale, bocca secca o infiammazione delle gengive. Viene suggerita anche per chi si

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Prevenzione orale nei bambini

La prevenzione orale nei bambini e nei neonati è particolarmente importante. Oltre ad anticipare il verificarsi di problematiche a livello dentale, aiuta a rendere il bambino fin da subito consapevole del valore dell’igiene orale. Tra le varie attività di prevenzione, la prima visita odontoiatrica è sicuramente la prima cosa da fare che viene fatta intorno ai sei mesi, massimo un anno di vita del bambino. In sede di visita il Dentista Pediatrico dispenserà tanti consigli su come deve essere eseguita l’igiene orale quotidiana in casa. Ma vediamo ora come si deve fare per prevenire le problematiche legate ad una scarsa igiene orale. Analizziamo l’iter di cura dei denti dei bambini fin dall’infanzia fornendovi alcuni consigli utili per creare consapevolezza nei bimbi e garantire un ottimo stato di salute dentale. Prevenzione orale nei neonati Prestare attenzione alla salute orale dei bambini è importante ancor prima dello spuntare del primo dentino. Fin dalla nascita del bambino, i dentisti consigliano di pulire le gengive, almeno due volte al giorno con un panno umido e morbido. Questa azione deve essere fatta dopo la prima poppata e subito prima di dormire, in modo da eliminare eventuali batteri che possono essersi depositati all’interno della bocca. Le gengive dei neonati devono risultare ben pulite e di un colore rosa per essere considerate sane. Oltre che per la pura igiene, l’attenzione per la prevenzione orale nei neonati è importante anche perché mette in luce malattie che possono essere nascoste. Se si notano residui di placca, degli accenni di gengivite o delle macchie marroni o bianche sui primi dentini, infatti, potrebbero essere presenti dei batteri. Questi, oltre alla carie possono portare ad altre problematiche gravi. Situazioni del genere si verificano spesso quando i bambini o i neonati sono nutriti con latte artificiale o liquidi zuccherati, è quindi necessario fare più attenzione. Nei neonati quindi, l’allattamento al seno è ideale per garantire anche un buono stato di salute delle gengive. Quando iniziano a spuntare i primi dentini, invece, inizia ad essere sconsigliato perché diventa una possibile causa di carie. Come gestire la comparsa dei primi dentini Con la comparsa del primo dentino che avviene tra i sei e gli otto mesi di età, inoltre, avvengono anche altri cambiamenti. La prevenzione orale nei bambini prevede a questo punto l’inserimento dello spazzolino. Nei bambini molto piccoli, i denti andrebbero lavati due volte al giorno con uno spazzolino a setole morbide e acqua possibilmente naturale. Inserire fin da subito nella vita del bambino delle abitudini sane, è la prima arma che abbiamo per la prevenzione orale nei bambini. In questa fase di transizione le gengive non vanno dimenticate: è necessario continuare a pulirle con un panno umido e a massaggiarle per alleviare il dolore della dentizione, ovvero lo sviluppo dei primi dentini. In questa fase è consigliato dare al bambino un anello da dentizione pulito o lavare le gengive e i denti con l’acqua fredda. Lavare i dentini in questa fase quindi può essere anche un sollievo per il bambino. E’ importante ricordare che la carie è una malattia infettiva trasmissibile. È quindi sconsigliato, ad esempio, testare la temperatura dei biberon con la bocca o condividere cucchiaini o altro. Tra i sei mesi e il primo anno arriva il momento di fissare il primo appuntamento dal dentista, sia in caso di segni evidenti di problematiche, sia che la situazione sembri normale: già con la comparsa del primo dentino è necessario contattare l’odontoiatra pediatrico per applicare sul dente la vernice al fluoro, sempre in ottica di prevenzione della carie. Dal punto di vista dell’igiene orale, invece, è necessario continuare a lavare i denti più volte al giorno con uno spazzolino adatto che non dia sensazioni spiacevoli al bambino, continuando ad associare la pulizia della bocca ad un momento positivo della giornata. Come fare la Prevenzione orale nei bambini Entro i 30 mesi tutti i dentini dovrebbero essere usciti e il bambino dovrebbe essersi allontanato pian piano dal ciuccio o dall’istinto di succhiare il pollice. Se ciò non è avvenuto, è necessario contattare un dentista pediatrico, per valutare insieme il da farsi. Proprio intorno ai due anni, viene solitamente inserito nella quotidianità, il dentifricio al fluoro. Questo passaggio avviene sempre con la consulenza di uno specialista odontoiatrico che si occupa di prevenzione orale nei bambini. Da questo momento in poi, i controlli dovrebbero diventare regolari. A quattro anni il bambino inizia ad imparare a lavarsi i denti da solo, sotto supervisione. Il compito dei genitori è quello di mostrare ai bambini il modo giusto di spazzolare i denti: avanti e indietro, su e giù per almeno cinque volte. E’ anche importante insegnare al bambino il risciacquo. Una buona strategia da utilizzare, è quella di configurare questo momento come gioco: i bambini si annoiano facilmente e rendere la pulizia dei denti un impegno quotidiano può stancarli. Inserire il divertimento, aiuta il bambino ad apprezzare il momento e contemporaneamente ad iniziare a costruire la propria indipendenza. Intorno ai 6 anni il bambino dovrebbe conoscere le tecniche di spazzolamento di base. A questo punto ci si spinge un po’ oltre. Si insegna al bimbo a spazzolare bene la parte interna dei denti, spesso sottovalutata, cercando di integrare e alternare i movimenti: su e giù, destra e sinistra. Il movimento circolare rimuove meglio ciò che si deposita nello spazio tra i denti. Dai dieci anni in poi, appreso totalmente il movimento e l’importanza della prevenzione orale nei bambini, si può inserire il filo interdentale da utilizzare in maniera autonoma. Prevenzione orale nei bambini efficace Affinché il bambino si occupi della sua igiene orale in maniera ottimale, ci sono dei trucchetti da seguire: Lo spazzolino deve essere adeguato all’età. Le setole degli spazzolini, così come la testina e l’impugnatura devono essere adeguate. Consulta il tuo dentista se sei insicuro della tua scelta Così come lo spazzolino, anche il dentifricio e la quantità usata devono essere selezionati. La quantità di fluoro contenuto è scelta in base all’età. Per i bambini sono studiati anche degli aromi più apprezzabili Il filo interdentale

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Paura del dentista

La paura del dentista è molto comune e può derivare da una serie di emozioni legate alle preoccupazioni per la salute orale e brutte esperienze avute dal dentista durante la giovinezza. In alcuni casi, tali paure possono manifestarsi sotto forma di dentofobia, chiamata anche odontofobia. Come altre fobie, è definita come una paura estrema o irrazionale per oggetti, situazioni o persone. La paura estrema del dentista si chiama dentofobia. Data l\’importanza dell\’igiene orale per la salute generale, la paura del dentista non dovrebbe esimere controlli e pulizie orali professionali anche se non è sempre facile andare dal dentista. In questo articolo discuteremo le potenziali cause sottostanti, nonché i trattamenti e i meccanismi che possono aiutarti a vincere la tua paura (o quella di tuo figlio o conoscente) del dentista. Paura VS Fobia Paure e fobie sono spesso discusse in modo intercambiabile, ma questi due stati mentali hanno alcune sostanziali differenze tra loro. Una paura può essere una forte antipatia che può causare l\’elusione, ma non è necessariamente qualcosa a cui si potrebbe pensare finché la cosa che temi non si presenta. Invece, una fobia è una forma di paura molto più forte. Le fobie sono considerate un tipo di disturbo d\’ansia e sono note per causare estremo disagio al punto da interferire con la vita quotidiana. Un\’altra caratteristica delle fobie è che non è qualcosa che probabilmente farà del male nella realtà, ma non si può fare a meno di pensare che lo farà. Se applicato al contesto dell\’andare dal dentista, avere paura potrebbe significare che non ti piace andare e rimandare gli appuntamenti fino al momento necessario. Potresti non gradire la sensazione e i suoni degli strumenti utilizzati durante le pulizie e altre procedure, ma li sopporti comunque. In confronto, la dentofobia può presentare una paura talmente grave da evitare del tutto l’andare dal dentista. Anche la semplice menzione o pensiero del dentista può causare ansia. Possono verificarsi anche incubi e attacchi di panico. Le cause e il trattamento della paura del dentista e della dentofobia possono essere somiglianti. Tuttavia, una fobia legittima del dentista può richiedere più tempo e lavoro per fronteggiarla Cause paura del dentista La paura del dentista è solitamente causata da esperienze negative che si sono verificate in passato. Si potrebbe aver avuto paura del dentista da bambini e tali sentimenti sono rimasti impressi durante la crescita. Alcune persone temono anche i rumori degli strumenti che dentisti e igienisti dentali adoperano per la pulizia e il trattamento delle carie. Quindi pensare a tali rumori potrebbe suscitare alcune paure. Per definizione, una fobia è una paura estrema che potrebbe essere legata a un’esperienza negativa in passato. Forse si è provato dolore, disagio o una generale assenza di empatia quando si è stati presso uno studio dentistico. Tale condizione è creato una significativa avversione a vedere altri dentisti in futuro. Gli studi hanno stimato che il 2,7% degli uomini e il 4,6 % delle donne hanno la dentofobia. Oltre alle paure e fobie legate a brutte esperienze passate, è possibile provare paura per un dentista a causa delle preoccupazioni per la propria salute dentale e orale. Forse si prova mal di denti o sanguinamento delle gengive o magari non si va dal dentista da diverso tempo e si ha paura di ricevere cattive notizie. Ognuna delle preoccupazioni sopra elencate potrebbero fare evitare di andare dal dentista. Trattamenti I timori lievi di vedere il dentista si risolvono più facilmente andandoci piuttosto che evitarlo. In caso di un intervento sui denti significativo, si potrebbe chiedere di essere sedato in modo da non essere sveglio durante la procedura. Sebbene, l’anestesia totale non sia una pratica comune in tutti gli studi dentistici, alcuni potrebbero soddisfare tale richiesta. Tuttavia, se si ha una vera fobia, l\’atto di andare dal dentista può essere molto difficile., perché la dentofobia può essere legata a un disturbo d’ansia, che può richiedere una combinazione di terapie e farmaci. Terapia dell\’esposizione La terapia dell\’esposizione, un tipo di psicoterapia, è tra le soluzioni più efficaci per la dentofobia perché prevede di andare dal dentista in modo graduale. Potresti iniziare facendo visite allo studio del dentista senza effettivamente sederti per un esame per poi gradualmente aumentare le visite con esami parziali, radiografie e pulizie professionali fino a quando non ti senti a tuo agio per prendere un appuntamento completo. Farmaci I farmaci non curano la dentofobia da sola, ma in alcuni tipi di farmaci anti-ansia possono ‘alleviare i sintomi mentre stai facendo la terapia dell’esposizione. Questi farmaci possono anche alleviare alcuni dei sintomi più fisici della tua fobia, come l\’ipertensione. Consigli rimanere calmi Sia che tu sia pronto ad affrontare la tua paura che ti stia preparando per la terapia dell\’esposizione, i seguenti suggerimenti possono aiutarti a mantenere la calma: Vedere il dentista in un momento della giornata meno impegnativo, come le ore del mattino. Ci saranno meno persone, ma anche meno strumenti che emettono rumori che potrebbero scatenare ansia. Inoltre, più tardi vedrai il tuo dentista, più aumenterà l’ansia in previsione. Porta delle cuffie o degli auricolari con eliminazione del rumore. La musica per aiutarti a rilassarti. Chiedi a una persona cara, un familiare oppure un amico di accompagnarti durante l\’appuntamento. Pratica la respirazione profonda e altre tecniche di meditazione per calmare i nervi. Soprattutto, sappi che va bene se hai bisogno di una pausa in qualsiasi momento durante la tua visita. Può essere utile stabilire un \”segnale\” con il dentista in anticipo in modo che sappia quando fermarsi. Dopodiché sarà possibile continuare le visite quando sarai pronto a tornare quando ti sentirai meglio.

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Come convincere i bambini a lavarsi i denti

Come convincere i bambini a lavarsi i denti? In questo articolo spiegheremo come e quando insegnare ai bambini l’igiene dentale. Nel periodo della crescita, il bambino impara con il tempo a prendersi cura del proprio corpo. Tra le varie attività quotidiane da insegnare al bambino c’è sicuramente quella di lavarsi i denti. In alcuni casi insegnare questa attività ai bambini può essere complicato. Infatti, molti bambini lo fanno malvolentieri e alcune volte la richiesta, da parte dei genitori, di lavarsi i denti sfocia in un capriccio. Tuttavia, come ben sappiamo, il lavarsi i denti è un gesto fondamentale e da cui non si può prescindere. Quindi basta munirsi di un pizzico di creatività e qualche trucchetto per invogliare i bambini a farlo. Cosa fare con l’inizio della dentizione Una volta che i primi denti compaiono vanno lavati, ma oltre ciò è bene iniziare ad abituare il bambino come oggetto d’uso quotidiano. Quindi è consigliabile darne uno con cui può “giocare” e permettergli di lavare i denti da solo fin da subito, senza però dimenticare di dare il buon esempio e lavarli anche noi. Lavare i denti con i propri figli può essere una pratica divertente e può essere educativo perché imiterà i nostri gesti. Altro trucco potrebbe essere quello di inventare canzoncine e filastrocche per invogliare il bambino a lavarsi i denti. Perché insegnare ai bambini a lavarsi i denti? Il motivo principale per insegnare ai bambini a lavare i denti è quello di preservare l\’igiene orale e prevenire problemi futuri, come la carie. Ma non solo, tuttora è molto comune la fobia del dentista. Infatti, studi hanno dimostrato che il 50% delle persone adulte si rivolga al dentista solo in caso di dolore, una scelta sbagliatissima in termini preventivi, in particolare se si tratta di prevenzione nei bambini. Anche per questo motivo l’azione di lavare spesso i denti è fondamentale per far sì che il bambino non debba sottoporsi a cure dolorose dal dentista fin dalla più tenera età. Creare una routine costante Creare una routine funziona benissimo nei bambini in tante occasioni. Anche quando si tratta di abituarsi a spazzolare i denti dopo i pasti principali deve essere un’abitudine costante della loro giornata e un passaggio fondamentale come può essere il lavarsi le mani prima di mangiare. Talvolta, la stanchezza prende il sopravvento e si tende a lavare qualche lavaggio per non litigare con il proprio figlio. La costanza deve essere anche da parte del genitore, nel chiedere al figlio di lavarsi i denti, con il tempo diventerà un rituale costante dalle sue giornate. Visita odontoiatrica La pulizia dei denti è importante fin da piccoli ma anche le visite di controllo dal dentista. Si consiglia di portare il proprio figlio dal dentista alla comparsa dei primi denti da latte che solitamente avviene tra i 3 – 4 anni. Inoltre, negli anni si è resa necessaria l\’introduzione di una nuova figura Odontoiatrica specializzata nella prevenzione di problematiche dentali in età pediatrica, chiamato Odontoiatra pediatrico.

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Deglutizione atipica

La deglutizione atipica o deviata è caratterizzata da un’alterazione dell’atto di deglutire, che si può manifestare anche in età infantile. Quando non si deglutisce in modo corretto, si possono danneggiare i denti. Tale condizione è dovuta a una pressione anomala della lingua che provoca malocclusioni. Questi disturbi possono avere conseguenze negative su tutto il corpo, vista la correlazione tra denti e mal di schiena e problemi posturali. Cos’è la deglutizione atipica? La deglutizione, come respirare, è un gesto involontario e di vitale importanza. Tale gesto viene ripetuto migliaia di volte al giorno senza accorgersene, infatti deglutiamo circa 2000 volte ogni giorno. Il meccanismo della deglutizione inizia già nel grembo e cambia dall’età infantile all’età adulta in base a diversi fattori: raggiungimento della stazione eretta del capo eruzione dei denti assunzione di cibi di diverse consistenze La deglutizione coinvolge diversi muscoli lingua, palato e i denti e la sua funzione specifica è quella di ingerire il cibo, deviandolo correttamente verso l’esofago, pulendo anche le vie respiratorie. Se durante la fase evolutiva subentrano meccanismi che modificano le funzionalità di deglutizione, si può creare una deglutizione atipica. La deglutizione atipica modifica porta a queste complicanze: tempi di transito dei cibi allungati contrazioni muscolari improprie la lingua compie movimenti scorretti durante la deglutizione Queste alterazioni possono portare a conseguenze: nella respirazione nella masticazione nel linguaggio nella postura Sintomi deglutizione atipica nei bambini I sintomi della deglutizione atipica nei bambini si possono riconoscere quando mastica, deglutisce e parla in condizioni di riposo: Masticazione è lenta, a causa di una contrazione muscolare eccessiva, o veloce con la tendenza di ingoiare troppo in fretta il cibo. Durante la deglutizione la lingua fa una pressione sulle arcate dentali Nella fonetica, in particolare con la “s” perché la lingua spinge contro i denti o è interposta. A riposo il bambino tende a tenere la lingua verso il basso e addirittura fuori dalla bocca Cause Le cause della manifestazione della deglutizione atipica sono diverse e comprendono aspetti della vita di un bambino come: stile di vita abitudini alimentari nella primissima infanzia la formazione di abitudini viziate la presenza di patologie o malfunzionamenti orali. Abitudini alimentari infantili Le abitudini alimentari possono influire sulla manifestazione della deglutizione atipica infantile, come l’allattamento artificiale protratto nel tempo, svezzamento ritardato e una dita che prevede pochi cibi solidi. Abitudini viziate Le abitudini viziate fanno riferimento tutte quelle cattive abitudini che il bambino assume da piccolo ed esse possono essere: succhiare il pollice o alcuni particolari oggetti l’uso del ciuccio oltre i due anni rosicchiarsi le unghie delle mani. Patologie La deglutizione atipica può essere causata da patologie come: problemi di respirazione adenoidi tonsille allergie otiti asma Inoltre, studi recenti hanno dimostrato che anche fattori ereditari incidono sulla formazione della deglutizione atipica nel bambino come la forma della bocca e la muscolatura ed alcune patologie. Ristabilire la deglutizione corretta grazie all’ortodonzia La deglutizione, come accennato in precedenza, è strettamente collegata ai denti e sono l’elemento della bocca che subisce i danni maggiori. Infatti, le malocclusioni dentali possono essere la conseguenza e la causa della deglutizione atipica, per via della pressione esercitata dalla lingua. Dato che si deglutisce migliaia di volte in una giornata, la pressione costante le arcate si modificano. Possono nascere così problemi di denti sporgenti, morso profondo e morso inverso. Per rimediare ai difetti provocati dalla deglutizione atipica è necessario ricorrere all’ortodonzia mediante apparecchi.

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Deglutizione atipica

La deglutizione atipica o deviata è caratterizzata da un’alterazione dell’atto di deglutire, che si può manifestare anche in età infantile. Quando non si deglutisce in modo corretto, si possono danneggiare i denti. Tale condizione è dovuta a una pressione anomala della lingua che provoca malocclusioni. Questi disturbi possono avere conseguenze negative su tutto il corpo, vista la correlazione tra denti e mal di schiena e problemi posturali. Cos’è la deglutizione atipica? La deglutizione, come respirare, è un gesto involontario e di vitale importanza. Tale gesto viene ripetuto migliaia di volte al giorno senza accorgersene, infatti deglutiamo circa 2000 volte ogni giorno. Il meccanismo della deglutizione inizia già nel grembo e cambia dall’età infantile all’età adulta in base a diversi fattori: raggiungimento della stazione eretta del capo eruzione dei denti assunzione di cibi di diverse consistenze La deglutizione coinvolge diversi muscoli lingua, palato e i denti e la sua funzione specifica è quella di ingerire il cibo, deviandolo correttamente verso l’esofago, pulendo anche le vie respiratorie. Se durante la fase evolutiva subentrano meccanismi che modificano le funzionalità di deglutizione, si può creare una deglutizione atipica. La deglutizione atipica modifica porta a queste complicanze: tempi di transito dei cibi allungati contrazioni muscolari improprie la lingua compie movimenti scorretti durante la deglutizione Queste alterazioni possono portare a conseguenze: nella respirazione nella masticazione nel linguaggio nella postura Sintomi deglutizione atipica nei bambini I sintomi della deglutizione atipica nei bambini si possono riconoscere quando mastica, deglutisce e parla in condizioni di riposo: Masticazione è lenta, a causa di una contrazione muscolare eccessiva, o veloce con la tendenza di ingoiare troppo in fretta il cibo. Durante la deglutizione la lingua fa una pressione sulle arcate dentali Nella fonetica, in particolare con la “s” perché la lingua spinge contro i denti o è interposta. A riposo il bambino tende a tenere la lingua verso il basso e addirittura fuori dalla bocca Cause Le cause della manifestazione della deglutizione atipica sono diverse e comprendono aspetti della vita di un bambino come: stile di vita abitudini alimentari nella primissima infanzia la formazione di abitudini viziate la presenza di patologie o malfunzionamenti orali. Abitudini alimentari infantili Le abitudini alimentari possono influire sulla manifestazione della deglutizione atipica infantile, come l’allattamento artificiale protratto nel tempo, svezzamento ritardato e una dita che prevede pochi cibi solidi. Abitudini viziate Le abitudini viziate fanno riferimento tutte quelle cattive abitudini che il bambino assume da piccolo ed esse possono essere: succhiare il pollice o alcuni particolari oggetti l’uso del ciuccio oltre i due anni rosicchiarsi le unghie delle mani. Patologie La deglutizione atipica può essere causata da patologie come: problemi di respirazione adenoidi tonsille allergie otiti asma Inoltre, studi recenti hanno dimostrato che anche fattori ereditari incidono sulla formazione della deglutizione atipica nel bambino come la forma della bocca e la muscolatura ed alcune patologie. Ristabilire la deglutizione corretta grazie all’ortodonzia La deglutizione, come accennato in precedenza, è strettamente collegata ai denti e sono l’elemento della bocca che subisce i danni maggiori. Infatti, le malocclusioni dentali possono essere la conseguenza e la causa della deglutizione atipica, per via della pressione esercitata dalla lingua. Dato che si deglutisce migliaia di volte in una giornata, la pressione costante le arcate si modificano. Possono nascere così problemi di denti sporgenti, morso profondo e morso inverso. Per rimediare ai difetti provocati dalla deglutizione atipica è necessario ricorrere all’ortodonzia mediante apparecchi.

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