Estetica

Bruxismo e Faccette Dentali

Bruxismo e faccette dentali possono convivere? Sappiamo che il bruxismo è una problematica, spesso notturna, che porta le persone a digrignare inconsciamente i denti. Questa condizione è dovuta quasi sempre ad accumulo di stress e tensioni nervose. Vi lasciamo un link a un nostro articolo che parla di bruxismo. Le faccette dentali sono un procedimento di estetica dentale che permette di posizionare davanti al dente naturale delle protesi sottilissime in ceramica. In questo modo possiamo dare al dente una forma estetica e un colore ottimale.  Ecco allora il link al nostro articolo sulle faccette ai denti. Sappiamo che il bruxismo (digrignamento dei denti) può logorare e fratturare i denti naturali. Quindi, se stai seriamente valutando la possibilità di comprare delle faccette in porcellana, dovresti pensarci bene. Perché digrignare i denti può fratturare anche le faccette. Le faccette in porcellana sono il modo più naturale per ripristinare i denti scheggiati, scoloriti o disallineati. Questo perché imita le caratteristiche dei denti naturali. Tuttavia le faccette hanno un costo non indifferente e devi stare attento a fare una scelta corretta per non perdere i tuoi soldi. Per questo motivo, prima di andare dal dentista e chiedere di posizionarti le protesi, ci sono alcune cose che devi sapere sul bruxismo e faccette dentali. Veniamo dunque alla domanda che ci siamo posti. Il bruxismo e le faccette dentali possono coesistere? Chi soffre di Bruxismo può avere delle faccette estetiche o deve cercare altre soluzioni? Ecco alcuni consigli dal Medico. Statistiche su bruxismo e faccette dentali Uno studio Americano del 2017 pubblicato sul portale web della National Library of Medicine – National Institutes of Health (Stati Uniti) ci spiega qualcosa in più sul tema delle faccette in porcellana e pazienti con bruxismo: Frattura del dente: Le faccette estetiche hanno più probabilità di rompersi nei pazienti con bruxismo. Debonding: così come per le fratture c\’è maggiore possibilità di allentamento o caduta delle protesi in porcellana nei i pazienti che digrignano. Bite dentale :I bite dentali possono diminuire i rischi appena elencati sopra. Se bruxi ma non indossi un paradenti, le tue faccette avranno una probabilità otto volte maggiore di fratturarsi. (A proposito, scopri di più sui bite dentali) Risolvere il bruxismo prima di procedere? Prima di acquistare delle faccette estetiche in porcellana, devi dire al dentista che soffri di bruxismo. In questo modo potrai scoprire le causa di digrignamento e impostare una terapia. Il trattamento può includere un bite dentale personalizzato da indossare di notte o tecniche di rilassamento per ridurre lo stress. Ci sono anche bite sportivi da indossare di giorno e adatti a rilassare la muscolatora per chi fa molta attività fisica. Tra le cause del bruxismo ricordiamo: Stress o ansia Soffrire di Apnea notturna Malocclusione dentale (qui un articolo sulla malocclusione nei bambini) Altre diverse condizioni mediche o farmaci da prescrizione Bruxismo e faccette dentali: prenota una visita dentistica Adesso sai qualcosa in più su bruxismo e faccette dentali, ma andiamo avanti per gradi. Prima di farti mettere delle faccette estetiche in porcellana, è necessario svolgere un esame approfondito dello stato di salute della tua bocca. Perché? Devi sapere se i tuoi denti e gengive sono abbastanza forti e sani da poter mantenere le faccette Se hai denti già rotti o danneggiati dal bruxismo devi prima ripristinarli Potresti avere un disturbo dell\’ATM che va curato prima di ricevere le faccette dentali Potrebbero essere necessari esercizi per aiutarti a ripristinare la corretta funzione dell\’ATM e alleviare il dolore o il disagio del disturbo. Ti verrà consigliato un bite personalizzato come protezione per le faccette e per prevenire le fratture. Una protezione non solo per le faccette, ma anche per il tuo investimento. Scegliere bene i Materiali La giusta convivenza di bruxismo e faccette dentali passa anche dalla scelta dei materiali della protesi. I marchi delle faccette sono davvero tanti. Ognuno con i suoi punti di forza per quanto riguarda le faccette in porcellana. Un dentista esperto può determinare se la porcellana ad alta resistenza è adatta al tuo caso e se ti permette di ottenere i risultati che desideri. Pensa a delle alternative Attenzione. La risposta alla domanda se bruxismo e faccette dentali possono coesistere varia di caso in caso. Sicuramente chi digrigna di denti avrà più difficoltà con le faccette dentali. Ma non sempre è così. Abbiamo visto che il bruxismo può rompere o allentare le faccette. Tuttavia sappiamo anche che il bite può ridurre questo rischio. In questo caso anche chi soffre di bruxismo può ottenere delle faccette in porcellana. Anche il \”grado di bruxismo\” permette di capire se puoi ottenere delle faccette oppure no. Se digrigni costantemente giorno e notte e lo fai con molta intensità non è il caso che tu acquisti le faccette estetiche. Dovrai prima provare a risolvere i problemi di bruxismo e poi pensare di procedere con la parte di estetica. Oppure potresti pensare delle alternative alle faccette. Quali? A seconda della condizioni di partenza dei denti e del risultato che vuoi speri di ottenere, il tuo dentista potrebbe consigliarti delle valide alternative. Ad esempio le corone in ceramica. Se hai selezionato un dentista cosmetico esperto, ti dirà esattamente cosa aspettarti da ogni diversa opzione e quale scelta è migliore per te. Conclusioni su bruxismo e faccette dentali Per concludere il nostro articolo sulle faccette dentali e bruxismo, ti suggeriamo di sentire sempre il parere di un professionista esperto in estetica dentale. Cerca dentisti cosmetici accreditati o comunque assicurati di sceglere dentisti con una formazione avanzata ed esperienza in odontoiatria estetica. Infatti la scelta è molto importante e devi trovare un dentista che ti possa aiutare a capire se le faccette sono la soluzione idonea prendersi cura del tuo sorriso. Al contrario dovrà consigliarti, se necessario, un trattamento alternativo. Presso il Centro Dentistico Unisalus di Milano, vicino alla stazione centrale, è presente un team di Dentistici Estetici che può aiutarti a risolvere i tuoi problemi. Abbiamo nel nostro staff esperti odontoiatri, gnatologi, ortodonzisti, igienisti dentali. A tua completa disposizione per una valutazione del tuo caso. Visita anche

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Denti in resina

I denti in resina vengono eseguiti con un procedimento odontoiatrico chiamato bonding dentale. Grazie a questa tecnica puoi trovare soluzione a denti cariati, macchiati, scheggiati o scoloriti. I denti di questo tipo sono utilizzati per rimediare a piccoli problemi estetici e non solo. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta. Dente resina: cos’è Il bonding dentale consiste nell’applicazione di una resina per denti. Questa resina è un materiale plastico che viene indurito per farlo aderire al dente. Nel bonding dentale si usa una resina polimerica dato che presenta costi più contenuti rispetto a ceramica e zirconio. Si tratta comunque di una procedura molto efficace. La resina composita viene scelta dello stesso colore dei denti. In questo modo si possono correggere in modo facile e veloce alcuni difetti estetici di questo tipo. Oltre a questo, alcuni dentisti consigliano i denti in resina principalmente per piccoli interventi. Ad esempio la correzione di quei denti che si trovano in aree con pressione del morso molto bassa (parliamo di denti anteriori). Perché si fanno i denti di resina I denti in resina per protesi si realizzano a causa di svariati motivi. Innanzitutto, la tecnica utilizzata è semplice e veloce. Infatti in totale richiede al massimo dai 30 ai 60 minuti. In secondo luogo, come già accennato, questo trattamento è economico e molto efficace ed utile anche per proteggere i denti quando le gengive si ritirano. Ecco i motivi per i quali si ricorre a protesi in resina: riparare i denti cariati migliorare l’aspetto dei denti scoloriti correggere denti scheggiati chiudere gli spazi tra i denti proteggere la radice dei denti quando le gengive si ritirano Protesi dentarie resina: come si realizzano Il trattamento del bonding dentale si realizza in modo facile e occorre solo una minima preparazione. Il dentista sceglie la gradazione di bianco adatta, usando una scala di colori. Fatto questo, si procede ad irruvidire il dente. Tutto ciò permette al materiale adesivo di aderire alla superficie dentale. L’anestesia, nella maggior parte dei casi, non è nemmeno necessaria. Salvo che la resina non venga usata per l’otturazione di denti cariati. La resina per denti, ha consistenza simile al mastice e si “attacca” tramite l’utilizzo di un liquido trattante. Una volta applicata, viene modellata e levigata per farle assumere la forma desiderata. Dopodiché il dentista la indurisce attraverso l’uso di una luce laser oppure ad ultravioletti. Poi procede ad una nuova modellazione ed infine alla lucidatura che, le dona la stessa lucentezza del dente naturale. Resina denti: quanto dura Dopo che hai inserito le protesi dentarie in resina,  nelle 48 ore seguenti è importante non  fumare e non consumare cibi e bevande acidi. Quindi evita alimenti come tè e caffè. Infatti, queste sostanze possono macchiare la resina appena applicata. In linea generale, il bonding dentale dura solitamente dai 3 ai 10 anni ed è importante avere una cura ed un’attenzione particolare nei confronti dei denti su cui è stata applicata la resina. Quindi, quando parliamo di denti in resina è necessaria un\’ottima igiene dentale quotidiana. Ricorda di andare dal dentista per la pulizia dei denti professionale. Almeno una volta ogni 6 mesi. Poiché il materiale adesivo può scheggiarsi, è importante evitare abitudini negative. Ad esempio non dovresti: mangiarti le unghie masticare penne o matite mangiare ghiaccio o altri cibi duri usare denti per aprire cose Perché tutto questo? La resina non è dura quanto lo smalto dei denti naturali e nel lungo termine queste abitudini possono danneggiarla. Se noti degli spigoli vivi su un dente in resina o percepisci qualcosa di strano quando mordi, chiama il tuo dentista. Denti in resina a Milano Ora che ne sai di più sul bonding dentale, non esitare a contattare il Centro Dentistico Unisalus a Milano per richiedere una visita dentistica e un preventivo senza impegno.

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Denti trasparenti cause e rimedi

Denti trasparenti cause e rimedi: in questo articolo vedremo quali sono le motivazioni e le soluzioni a questo antiestetico problema. I denti trasparenti sono una complicazione della salute della bocca da non sottovalutare perché possono essere sintomo di altre patologie. In condizioni normali i denti appaiono bianchi e luminosi in quanto lo smalto è una sostanza traslucida. A volte può succedere che, a causa di sostanze acide introdotte con l\’alimentazione, lo smalto e la dentina si corrodano. I denti apparirebbero, così, trasparenti e con i bordi segmentati. Denti trasparenti cause e rimedi Denti trasparenti cause: quali sono? Innanzitutto bisogna dire che i denti trasparenti hanno molteplici cause, dall’alimentazione al bruxismo all’ipoplasia. Vediamole di seguito nel dettaglio. Bruxismo Digrignare i denti può portare alla corrosione dello smalto dei denti. Il logoramento dello smalto nel lungo periodo può portare ad avere i denti sottili e trasparenti. Cibi e bevande acidi Un’alimentazione ricca di cibi acidi può accelerare l’erosione dello smalto portando appunto ad avere denti trasparenti. Parliamo di alimenti e bevande come agrumi, caffè, bevande gassate e caramelle. Celiachia Questa patologia autoimmune è caratterizzata dal causare danni e lacerazioni all’intestino quando viene assunto il glutine. Mentre gonfiore e dissenteria sono sintomi comuni, alcune persone manifestano anche denti trasparenti. Infatti, la celiachia porta ad avere lo smalto dentale debole e perciò più facilmente deteriorabile. Reflusso acido L’esposizione frequente agli acidi dello stomaco può logorare lo smalto dei denti. Il reflusso acido può trasformarsi in reflusso del tratto gastroesofageo che causa un reflusso acido più frequente. Gli effetti conseguenti sono più gravi sullo smalto dei denti. Ipoplasia dello smalto L’ipoplasia è una malattia genetica che porta ad una mancanza di mineralizzazione, componente fondamentale nella produzione dello smalto. Infatti, soggetti con questa patologia possono presentare denti trasparenti e uno smalto sottile. Demineralizzazione A rendere i denti trasparenti, infine, può essere la demineralizzazione, ovvero quel processo di perdita dei minerali che compongono lo smalto. Denti trasparenti rimedi I denti trasparenti sono dunque causati da molteplici fattori. Allo stesso modo esistono diverse soluzioni, a seconda del motivo scatenante. Infatti, se i denti sottili e trasparenti sono causati dal bruxismo la soluzione sarà il byte. Se invece, sono conseguenza di demineralizzazione o ipoplasia, dentifrici al fluoro possono aiutare. Nel caso di reflusso acido o gastroesofageo, invece, sarà opportuno intervenire con una terapia farmacologica appropriata. Questi rimedi servono a risolvere il problema all’origine dei denti trasparenti. Denti trasparenti soluzioni Abbiamo visto prima le soluzioni per trattare la causa alla base dei denti trasparenti. Ma vediamo ora come rimediare alle conseguenze di questo problema. Per correggere gli inestetismi dei denti trasparenti le soluzioni possono essere le seguenti. Bonding dentale I denti trasparenti possono essere trattati applicando una resina sui denti. La resina dentale viene scelta dello stesso colore dello smalto per dare un maggiore effetto estetico. Faccette dentali Il dente trasparente, se è a un livello da lieve a moderato, può essere trattato con le faccette dentali. In questo caso viene applicato al dente una sorta di guscio protettivo che è in grado di ripristinare il dente dal punto di vista estetico. Dunque lo proteggono da ulteriore erosione. Capsule dentali Se i denti trasparenti sono estremamente usurati, la soluzione migliore sono le capsule dentali. Questa soluzione consiste nel ricoprire il dente, in modo tale da fornire protezione e struttura. Pertanto le capsule dentali, in caso di lesioni gravi, sono la soluzione migliore. Prevenzione dei denti trasparenti La trasparenza dei denti può essere prevenuta con buone abitudini di igiene orale, come lavare i denti due volte al giorno e passare il filo interdentale una volta al giorno. Inoltre, possono essere utili queste abitudini: evitare cibi acidi se si soffre di reflusso bere più acqua sciacquare la bocca con l’acqua dopo aver mangiato cibi acidi ridurre cibi zuccherati contattare il tuo dentista per effettuare controlli e pulizie almeno una volta ogni sei mesi Ecco qui concluso il nostro articolo \”Denti trasparenti cause e rimedi\”. Per ulteriori informazioni o per prenotare un consulto non esitare a contattarci.

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Sorriso gengivale

Si parla di sorriso gengivale o gummy smile, noto in termini medici come esposizione gengivale eccessiva, quando sorridi e si vede troppo tessuto gengivale sopra i denti superiori. Non esiste una definizione fissa di sorriso gengivale, in quanto non è un problema medico di per sé. Un sorriso gengivale si basa principalmente sulla percezione personale. Tuttavia, ci sono stati studi per determinare ciò che le persone considerano un’eccessiva esposizione gengivale. Nella maggior parte dei casi, i soggetti coinvolti hanno valutato i sorrisi come attraenti quando sono visibili 2 millimetri o meno di tessuto gengivale. A circa 3 millimetri o più, il sorriso si riteneva gengivale. La condizione, inoltre, sembra essere più comune nelle donne rispetto che agli uomini. Gummy smile cause Anche se non è considerato una condizione medica, possiamo comunque discutere quali siano le cause di un sorriso gengivale. Ovviamente, queste cause sono tutte legate a denti, labbra, mascella e gengive. Cioè, i componenti chiave che determinano l’estetica del sorriso di una persona. Le cause più comuni delle gengive sporgenti includono: denti che appaiono corti e rimangono parzialmente coperti da tessuto gengivale denti piccoli rispetto alle gengive, principalmente per via della genetica un labbro superiore troppo corto che non copre le gengive un labbro superiore di lunghezza normale quando il viso è a riposo ma che si solleva troppo quando si sorride, esponendo così molto tessuto gengivale ipertrofia gengivale (tessuto gengivale ingrossato) ipersviluppo mascellare (crescita eccessiva della mascella superiore che fa gonfiare le gengive) protrusione della mascella Solitamente la causa alla base di un sorriso gengivale è genetica, quindi non c’è nulla che si possa fare per prevenirlo. Sorriso gengivale rimedi Sono disponibili diverse opzioni per correggere un gummy smile, a seconda della causa principale alla base del problema. Ortodonzia sorriso gengivale Se il motivo dell’eccessiva esposizione gengivale è lieve ed è causato da problemi ortodontici della mascella o dei denti, può essere risolto solo con apparecchi ortodontici. Ad esempio, utilizzando gli apparecchi giusti è possibile spostare il morso nella posizione corretta e far apparire le gengive grandi meno prominenti. Correzione sorriso gengivale: un altro modo per risolvere il problema sono le faccette dentali. Queste possono essere utilizzate per far sembrare più lunga la dentatura superiore e migliorare, così, il rapporto dente-gengiva quando i denti sono troppo corti a causa dell’usura o della genetica. Sorriso gengivale intervento Quando la causa di un gummy smile è una protrusione della mascella da moderata a grave, i trattamenti potrebbero diventare più invasivi e richiedere un certo tipo di intervento chirurgico. Queste opzioni includono: gengivectomia. Consiste nel rimuovere il tessuto gengivale in eccesso e rimodellare il restante per esporre più denti chirurgia di allungamento della corona. È un intervento chirurgico per allungare la corona dei denti quando questi non sono completamente fuoriusciti. Si rimuove il tessuto gengivale e/o osseo per esporre una parte maggiore del dente, consentendo alle gengive di ritirarsi nella posizione corretta chirurgia della mascella superiore. Questa operazione chirurgica viene eseguita nei casi più gravi intervento di riposizionamento del labbro. Viene eseguito quando l’eccessiva esposizione gengivale è il risultato di un labbro superiore corto o iperattivo Iniezioni di tossina botulinica Se sei infastidito da un sorriso gengivale che non può essere corretto con l’ortodonzia ma non ti piace l’idea di sottoporti a un intervento chirurgico, le iniezioni di tossina botulinica potrebbero essere la soluzione. La tossina botulinica agisce paralizzando temporaneamente i muscoli elevatori, in modo che non sollevino eccessivamente il labbro superiore ogni volta che sorridi. Generalmente i risultati durano dai 3 ai 4 mesi. Quindi, se stai considerando un intervento per correggere il tuo sorriso gengivale, questa opzione può essere un ottimo modo per testare come apparirai prima di sottoporti all’operazione chirurgica.

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Demineralizzazione denti

Quando il minerale presente sui nostri denti inizia ad essere consumato, andiamo incontro a quel processo che viene definito come demineralizzazione dei denti. Questo accadimento rende i nostri denti meno forti, più esposti alle carie e più facilmente soggetti a macchiarsi. Lo smalto dei denti ha un altissimo contenuto di minerali e funziona come prima barriera protettiva del dente stesso. Quando la placca inizia ad accumularsi, magari a causa di una scarsa igiene dentale, la barriera protettiva dello smalto inizia ad incrinarsi. Questo è il primo passaggio verso la demineralizzazione dentale, un processo che rende la dentina più debole e le radici dentali più sensibili. Con la conseguenza che siamo molto più esposti a carie frequenti e infiltrazioni di placca e batteri nelle cavità del dente. La demineralizzazione denti influisce anche sull\’aspetto estetico del sorriso. I denti infatti perdono quella loro caratteristica forma liscia per diventare più ruvidi e spenti. Ciò comporta una facilità maggiore per la placca e il tartaro di fermarsi sul dente e anche una difficoltà e \”fastidio\” a lavarsi i denti. Come arrestare o invertire il processo di demineralizzazione Una volta perso lo smalto dei denti non è più possibile rigenerarlo. La demineralizzazione del dente rischia appunto di farci perdere smalto dentale. A questo punto è utile fermare per tempo o invertire il processo di demineralizzazione dei denti. Lo possiamo fare soprattutto attraverso corrette strategie di prevenzione o con alcuni tipi di trattamento. Ecco alcuni modi per agire, che vedremo nello specifico: dieta povera di acidi e zuccheri aumenta la salivazione assumi probiotici trattamenti al fluoro Demineralizzazione denti: posso prevenirla? Come per molte condizione mediche, la prevenzione è fondamentale, anche per quanto riguarda il concetto demineralizzazione denti dobbiamo tenere a mente alcuni accorgimenti. Le bevande zuccherine o acide ad esempio, sono molto aggressive sullo smalto dentale. Per questo motivo, sono una delle prime cause di demineralizzazione dei denti. Così che andrebbero ridotte o addirittura eliminate dalla nostra dieta. Sono invece consigliati alcuni tipi di latticini e verdure a foglia verde, proprio perché ricche di calcio. L\’igiene orale a casa è molto importante in tema di prevenzione. I consigli sono quelli di lavare sempre i denti dopo i pasti principali, non spazzolare troppo forte e fare attenzione a come vi prendete cura della vostra salute orale. Attenzione perché lo smalto non si rigenera e non abbiamo altre fonti di smalto nel corpo. Possiamo tuttavia fermare il processo di demineralizzazione dei denti grazie all\’utilizzo del fluoro e altri utili consigli. Questo può permettere di salvaguardare lo smalto dei denti. Un consiglio naturale è quello di masticare ogni tanto dei chewingum senza zucchero per incrementare la salivazione. Infatti la produzione di saliva serve a proteggere lo smalto dentale ed evitare di incappare in denti demineralizzati. Trattamenti al fluoro contro la demineralizzazione dei denti Abbiamo anticipato che il fluoro è un ottimo elemento per frenare il processo di demineralizzazione denti. Il fluoro è un minerale presente in natura e serve per fortificare le ossa favorendo i depositi di calcio all\’interno delle stesse. Una carenza di fluoro può portare problematiche dentali. L\’utilizzo di trattamenti al fluoro è in grado di favore la mineralizzare dei denti o meglio remineralizzazione dei denti rendendoli più forti e lisci. Solitamente un gel al fluoro viene applicato dopo le sedute di igiene professionale dal dentista. Due sedute all\’anno di igiene professionale in poltrona sono sempre consigliate. Potresti anche comprare un gel al fluoro in farmacia oppure un dentifricio con un contenuto extra di questo elemento. Per prevenire, bloccare o invertire il processo di demineralizzazione dentale affidatevi sempre al dentista professionista. Prenotate per tempo le sedute di igiene orale professionale e seguite i suoi consigli su alimentazione e procedure di igiene orale \”casalinga\” che vi verranno forniti durante una visita. Se vi rendete conto che, nell\’ultimo periodo, siete soggetti a carie frequenti, problemi alle gengive e i denti si macchiano facilmente, contattate senza esitazione il medico. Potreste essere nelle prime fasi di un processo di demineralizzazione denti ancora facilmente arrestabile. Non perdete tempo, per evitare il rischio di perdere lo smalto dentale e subire poi problematiche peggiori.

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Limatura denti

Limatura denti: cos’è?  La limatura dei denti è una tecnica ortodontica indolore di rimodellamento dentale. Può risolvere sia problemi estetici sia funzionali.  Limatura denti a scopo estetico In caso di limatura dei denti a scopo estetico, il paziente si sottopone alla limatura denti per cambiarne la forma o le dimensioni. Può capitare che i denti non siano uguali tra di loro. Ciò non ha conseguenze dal punto di vista funzionale. Ma può dar luogo a disagio o imbarazzo in quei pazienti che vorrebbero una dentatura più armonica. Ecco che allora possono ricorrere al rimodellamento dentale. Limatura denti: problematiche funzionali che risolve La limatura denti viene effettuata anche per risolvere problematiche funzionali. Infatti, limare i denti consente di: migliorare la chiusura del morso in caso denti superiori e inferiori abbiano dimensioni differenti avvicinare tra loro denti che non sono vicini per via della loro forma particolare allineare i denti senza effettuare estrazioni in caso di moderato affollamento dentale (il cosiddetto stripping dentale) Quando limare i denti? Di norma si ricorre alla limatura denti in caso di aggiunta di protesi e rivestimenti.  Parliamo di faccette dentali e corone dentali. Faccette e limatura dei denti È necessario limare i denti naturali per applicare le faccette estetiche? La risposta è no.  Ormai, infatti, è possibile lavorare la ceramica in spessori molto sottili. Questo consente di applicare le faccette senza limare i denti naturali.  Devono, però, sussistere le condizioni necessarie. La prima condizione tra tutte è che i denti siano perfettamente allineati.  Se, tuttavia, i denti sono accavallati, storti o scuri, può essere necessario ricorrere alla limatura dei denti per l’applicazione delle faccette.  Denti accavallati La limatura crea gli spazi necessari all’applicazione delle faccette.  Denti storti In questa ipotesi, può non rendersi necessaria la limatura.  Si può evitare, infatti, di ricorrere alla limatura se è possibile anteporre un apparecchio all’applicazione delle faccette dentali che allinei i denti naturali.  Denti scuri Se i denti sono scuri e il paziente vuole ottenere un sorriso bianco, la limatura potrebbe essere condizione necessaria. Inoltre, lo spessore delle faccette deve essere maggiore.  Può non rendersi necessaria la limatura se il paziente effettua uno sbiancamento dentale prima dell’applicazione delle faccette.  Limatura denti per inserimento di capsule dentali In passato, per poter incapsulare un dente era necessario che venisse limato fino a diventare un moncone. Venivano limati tutti i lati del dente mantenendo solo la parte centrale che fungeva da supporto per la capsula.  Oggi, invece, grazie ai nuovi materiali di cui sono costituite le capsule, è possibile limare pochissimo il dente.  Come limare i denti? Innanzitutto, come abbiamo detto all\’inizio, la limatura dei denti è una tecnica indolore. Non viene, quindi, effettuata l’anestesia.  Intervenendo in superficie, infatti, la porzione di smalto interessata non è innervata.  La procedura consiste nel limare una quantità di smalto normalmente compresa tra 0,1 e 0,5 mm. A seconda, poi, delle caratteristiche del dente e della situazione in cui si interviene, queste misure possono cambiare.  La scelta di quanto limare un dente viene presa dall’odontoiatra dopo aver eseguito una radiografia dentale. Questa ha, per l’appunto, lo scopo di misurare lo spessore dello smalto.. La procedura La rimozione dello smalto può essere effettuata manualmente o meccanicamente.  Alla fine di entrambi i tipi di procedura, viene effettuata la lucidatura delle superfici con apposite striscette e può essere applicato del fluoro per ridurre la sensibilità. Rimozione manuale  L’odontoiatra utilizza una lima e una carta abrasiva con granulometria decrescente. Rimozione meccanica L’odontoiatra usa una fresa diamantata o un disco. Questa tecnica viene utilizzata soprattutto nel caso in cui sia necessario rimuovere una grande quantità di smalto.  I vantaggi della limatura  Prima di tutto, questa tecnica indolore può evitare il ricorso a estrazioni di denti in caso di moderato affollamento dentale.  La limatura permette, poi, di eliminare le macchie che si erano create come conseguenza del mal posizionamento dei denti.  In sintesi, la limatura dei denti permette di ottenere facilmente omogeneità nell’aspetto. Consente, inoltre, di ristabilire la piena funzionalità dei denti senza ricorrere a procedure troppo invasive. Esistono controindicazioni alla limatura dei denti? Innanzitutto, l’odontoiatra deve attenersi a regole e protocolli precisi al fine di evitare complicanze.  La rimozione dello smalto, poi, non è una tecnica consigliata nel caso in cui i denti non abbiano una quantità di smalto sufficiente o abbiano difetti di formazione dello smalto. Ci stiamo riferendo all’ipoplasia, ossia la mancanza parziale o totale dello smalto dei denti.  Inoltre, la limatura può causare un’eccessiva sensibilità dentale al caldo o al freddo riducendo lo spessore dello smalto che riveste il dente.  Infine, la cosa più importante da ricordare è che la limatura è una tecnica irreversibile: una volta che si lima il dente, non può più essere riportato allo stato precedente. Cosa fare dopo la limatura? Consigliamo, in primo luogo, di utilizzare un dentifricio al fluoro per rinforzare lo smalto dei denti e per rimineralizzarli.  faInoltre, è necessario dedicare particolare cura all’igiene orale onde evitare il formarsi di carie, macchie o il sorgere di problemi a carico delle gengive. 

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Edentulia

L\’Edentulia è una condizione debilitante e irreversibile per la quale un paziente si trova senza alcun dente in bocca. In questo caso parliamo di edentulia totale. Possiamo risolverla con diversi tipi di impianti dentali e laddove necessario dovremmo ricorrere alla rigenerazione ossea. Sebbene parliamo di Edentulismo nel caso in cui si abbia la mancanza completa dei denti nella nostra bocca, possiamo anche definire Edentulia parziale quella che coinvolge solo una parte di essi. Nonostante la prevalenza della perdita completa dei denti sia diminuita nel corso degli ultimi anni, questa problematica rimane una delle principali malattie orali in tutto il mondo. Soprattutto nelle persone più anziane e in maniera indifferente tra uomini e donne, sebbene in alcuni paesi siano più colpite le donne. In ogni caso, ci sono variazioni di dati sia tra paesi diversi del mondo che all\’interno di uno stesso paese come l\’Italia Quali fattori incidono sull\’Edentulia? Sappiamo che ci sono diversi fattori che vanno a incidere sulle probabilità di soffrire di Edentulismo. Alcuni fattori che possono incidere sull\’Edentulia sono, ad esempio: istruzione condizioni economiche stili di vita accesso all\’informazione (es. internet) credenze popolari avversione alle cure dentali copertura assicurativa del paziente edentulo Gli studi dimostrano che l\’Edentulia è strettamente associata a fattori di tipo sociale ed economico e trova maggior diffusione nei paesi poveri e tra le donne. Per fortuna l\’Edentulismo, nonostante sia una condizione irreversibile, si può curare grazie all\’uso delle protesi dentarie. Infatti la maggior parte delle persone sdentate sono anziani che indossano protesi complete in una o entrambe le mascelle. Cos\’è l\’Edentulismo totale Ci riferiamo all\’Edentulismo totale nel momento in cui, per diverse cause, ci troviamo a non avere più denti in bocca. Questa condizione è irreversibile e il problema va trattato con protesi o impianti dentali. Nei casi più gravi sarà necessario ricorrere prima ad un intervento di rigenerazione ossea dentale. Cos\’è l\’Edentulia parziale Sebbene la parola Edentulia indichi la completa mancanza di denti nella bocca, con il termine Edentulia parziale, stiamo indicando la mancanza di molti denti (non tutti). L\’Edentulismo parziale solitamente precede quello totale. Le cause della forma parziale sono alcune condizioni patologiche della bocca quali gengivite o parodontite non tempestivamente curate. L\’impatto dell\’Edentulia sulla bocca L\’Edentulia parziale o totale ha un forte impatto sulla salute della nostra bocca, ma anche sullo stato di salute generale. Soprattutto quella totale può portare anche ad una perdita ossea. Questo accada quando non risolviamo velocemente il problema della mancanza dei denti con una protesi. Come detto in precedenza, la perdita di osso, ci \”costringerà\” ad un intervento di rigenerazione ossea dentale. L\’impatto sulla salute della bocca del paziente edentulo può essere molto negativo. Ovviamente la mancanza di tutti i denti o la maggior parte (Edentulismo parziale), incide sul modo di alimentarsi e sulla masticazione. La dieta sarà prevalentemente composta da cibi liquidi, facendoci così avere difficoltà a inserire nel nostro organismo una serie di nutrienti utili al corpo umano. Un altro punto negativo relativo alla mancanza dei denti è un cambio, anche sostanziale, della fisionomia del viso. Infatti un Edentulia totale, se non trattata con tempestiva porterà il nostro viso a modificarsi, ad esempio nel mento (protrusione del mento), nelle labbra, nella mascella o mandibola. Edentulismo: come incide sulla salute generale? Esistono diversi studi secondo i quali una condizione di Edentulia totale può influire sulla salute generale in diversi modi, come indicato di seguito: una dieta del paziente edentulo con scarsa assunzione di frutta, verdura e fibre e carotene porta a un aumento del colesterolo e dei grassi saturi oltre a una maggiore prevalenza di obesità che può aumentare il rischio di malattie cardiovascolari e disturbi gastrointestinali aumento dei tassi di alterazioni infiammatorie croniche della mucosa gastrica, cancro del tratto gastrointestinale superiore e del pancreas e tassi più elevati di ulcere peptiche o duodenali maggiore rischio di sviluppare diabete mellito incremento del rischio di anomalie elettrocardiografiche, ipertensione, insufficienza cardiaca, cardiopatia ischemica, ictus e sclerosi della valvola aortica associazione con apnee ostruttive del sonno e disturbi della respirazione durante il sonno Uno studio ha anche dimostrato una possibile associazione tra Edentulia completa e aumento del rischio di malattia coronarica. Dove trattare l\’Edentulia a Milano Abbiamo visto molto bene come un paziente con Edentulia soffre di diverse conseguenze deleterie per la salute della bocca e quella generale. Per riassumere le conseguenze orali variano dalla funzione masticatoria compromessa con relativa difficoltà ad alimentarsi in modo corretto, fino ad una generica disabilità sociale e scarsa qualità della vita per la salute orale. Per quanto riguarda la salute generale il paziente edentulo è anche a maggior rischio per diverse malattie cardiovascolari con relativo aumento del tasso di mortalità. Pertanto, gli Odontoiatri, dovrebbero prevenire la perdita dei denti con un\’adeguata educazione dentale, con la promozione della salute orale e un alto livello di cure odontoiatriche nel tentativo di assicurare l\’esistenza di una dentatura fisiologica. Laddove questo non bastasse, i Dentisti dovrebbero intervenire tempestivamente per non lasciare senza denti il paziente per un periodo di tempo troppo prolungato. Come? Grazie all\’utilizzo di protesi e impianti adeguati. Presso il Centro Dentistico Unisalus a Milano, potete trovare Dentisti professionisti in grado di trattare efficacemente i vostri problemi di salute orale e di Edentulismo. Per contattare il Centro Dentistico Unisalus chiama il n. 0248013784 oppure scrivici info@centrodentisticounisalus.it o tramite la sezione contatti del nostro sito.

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Rigenerazione ossea dentale

La rigenerazione ossea dentale è una procedura di chirurgia orale che ha come scopo quello di stimolare la crescita di nuovo osso che è andato perduto. La ricrescita ossea implica, implica il posizionamento di materiale da innesto osseo dove vogliamo che si formi la nuova struttura ossea. Tale innesto inizierà a crescere, fino a quando non si \”fonde\” completamente con l\’osso mascellare esistente in modo tale da creare una struttura stabile. Ma andiamo con ordine. L\’osso mascellare svolge un compito di primaria importanza nella salute dentale e generale delle persone. Può fornire un supporto ai denti e può anche formare parte della struttura della bocca e quindi è responsabile dell\’aspetto del nostro viso. È quindi motivo di preoccupazione quando la mascella inizia a deteriorarsi a causa della perdita ossea. Come detto la terapia di rigenerazione ossea denti aiuta a fermare la perdita di osso e stimola la crescita di nuova struttura. Come vedremo il trattamento di ricostruzione ossea dei denti è particolarmente importante quando si pensa di sottoporsi al posizionamento di un impianto dentale. Rigenerazione denti: vediamo nel prossimo paragrafo tutte le cause della perdita di osso. Quali sono le cause di perdita ossea La perdita di osso nella mascella può essere collegate a diverse cause. Tra le principali abbiamo: Denti mancanti. La mandibola ha sempre bisogno di stimolazione per mantenere la sua struttura. Questa è data dai denti durante le semplici attività quotidiane che svolgi quali ad esempio la masticazione. Pertanto, quando ti mancano uno o più denti, alla mandibola manca la stimolazione costante e per questo motivo inizia a deteriorarsi. Malattia gengivale avanzata. La mandibola è costituita da tessuti cellulari viventi. Tessuto che possono essere colpiti da infezioni batteriche. L\’infezione batterica della malattia gengivale può arrivare fino la mandibola e causare grossi danni, che possono portare alla perdita di osso. Sarà pertanto necessario procedere alla ricostruzione osso gengiva Trauma dentale. Una lesione di tipo traumatico può far cadere il dente, fratturarlo o semplicemente causarne lo spostamento. Tutto ciò può provocare un\’infezione, che può facilmente diffondersi, causando la perdita ossea. Infezione orale. Un\’infezione orale (virale, batterica, tumorale e altre) può anche raggiungere la mandibola, causando danni e provocando la perdita di tessuto osseo. Paradontite (Piorrea) se non trattata, può portare alla perdita di osso In tutti questi casi è consigliato, previa valutazione del Dentista, un trattamento di rigenerazione ossea dentale. Come si esegue la rigenerazione ossea dentale La procedura di rigenerazione ossea dentale viene eseguita in anestesia e solitamente basta una sola seduta dal dentista. Per effettuare la ricostruzione ossea dentale, dapprima viene praticata un\’incisione sulla gengiva che circonda la zona in cui si è venuta a creare la mancanza di osso per offrire l\’accesso alla mandibola. In caso di precedente infezione, l\’osso danneggiato viene rimosso e l\’area accuratamente pulita. Il materiale di innesto viene dunque posizionato e coperto con del materiale biocompatibile. Successivamente, il sito chirurgico viene chiuso cucendo insieme le gengive. In questo modo abbiamo concluso l\’attività di rigenerazione ossea. Quando fare la rigenerazione ossea? La rigenerazione ossea dentale viene solitamente eseguita prima di una procedura di impianto dentale, nel momento in cui il Dentista si rende conto che vi sono importanti danni all\’osso. Oppure quando non c\’è osso sufficiente che possa mantenere gli impianti. In questi casi parliamo di rigenerazione ossea per implantologia dentale. La procedura può, tuttavia, essere eseguita per motivi diversi da questi. Vediamone alcuni. Aumentare il supporto dei denti. La perdita ossea, se non trattata, può raggiungere livelli critici che possono provocare la perdita multipla di denti. La ricostruzione ossea può quindi essere eseguita per aumentare il supporto dei denti. Preservare la struttura ossea e prevenire problemi dentali. La rigenerazione dentale dell\’osso può essere utilizzata come trattamento preventivo, ad esempio dopo un\’estrazione. Se utilizziamo  in questo modo, aiuta a preservare la struttura dell\’osso mascellare prevenendo la perdita ossea. Migliorare l\’aspetto del viso. La perdita di osso nella mascella potrebbe essere causa di modifiche all\’aspetto del viso. Il riempimento osseo può aiutare a ripristinare la corretta struttura della bocca, migliorando così l\’aspetto del nostro volto. Durante l\’intervento di rialzo del seno. Il rialzo del seno comporta l\’aumento della struttura della mandibola con conseguenza mancanza di spazio. Un materiale da innesto osseo viene posizionato nel vuoto creatosi, per consentire la ricrescita ossea mandibolare. La struttura della mascella danneggiata o insufficiente può comportare gravi problematiche circa il posizionamento dell\’impianto dentale, oltre a causare altri problemi di diverso tipo. Puoi prenotare una visita presso il Centro Dentistico Unisalus per una prima visita senza impegno e verificare se il tuo caso necessita di una rigenerazione ossea dentale.

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Gengivectomia

La gengivectomia è una procedura chirurgica per la rimozione del tessuto gengivale o della gengiva e viene utilizzata per trattare patologie del cavo orale come la gengivite. La gengivectomia è una soluzione che viene scelta anche per motivi estetici. A chi è rivolta la gengivectomia? Un dentista può raccomandare la gengivectomia in caso di una recessione gengivale dovuta da: invecchiamento malattie gengivali, come la gengivite infezioni batteriche lesioni gengivali Malattie gengivali Nel caso siano presenti malattie gengivali, un dentista può consigliare la gengivectomia per prevenire futuri danni alle gengive e per consentire al dentista di accedere più facilmente ai denti per la pulizia. La malattia gengivali, in molti casi, creano aperture nella parte inferiore dei denti. Tali aperture possono portare a un accumulo di: placca batteri tartaro Tali accumuli possono quindi portare a ulteriori danni. Il dentista, quindi, può raccomandare questa procedura in caso di malattie gengivali o infezioni e per fermare la progressione di una patologia dentale. È importante ricordare che la gengivite può colpire anche i bambini. Come vi abbiamo spiegato in questo articolo di approfondimento.  Gengivectomia elettiva La gengivectomia per ragioni estetiche è facoltativa, ma molti dentisti non raccomandano questo tipo di procedura a meno che i rischi non siano bassi o che se siano specializzati in procedure cosmetiche. Occorre una valutazione con il proprio dentista per essere a conoscenza dei pro e i contro di questa procedura. Cosa aspettarsi durante la procedura? La durata dell’intervento di gengivectomia varia, tra i 30 e i 60 minuti, a seconda della quantità di tessuto gengivale da rimuovere. Le procedure minori che coinvolgono uno o più denti probabilmente richiederanno solo una seduta presso il dentista. La rimozione o il rimodellamento delle gengive può richiedere diverse visite, specialmente se il dentista desidera che l’area soggetta all’intervento guarisca prima di passare alla successiva. Come funziona la procedura? Il dentista procede con un’anestesia locale per intorpidire l\’area. Successivamente con l’utilizzo di un bisturi o uno strumento laser rimuove il tessuto gengivale in eccesso, chiamata anche incisione dei tessuti molli. Durante la procedura userà uno strumento di aspirazione, che viene inserito in bocca, per rimuovere la saliva in eccesso. Una volta rimosso il tessuto gengivale in eccesso, il dentista potrebbe utilizzare uno strumento laser per vaporizzare il tessuto restante e modellare il bordo gengivale. Infine, applicherà una sostanza morbida, simile allo stucco, per bendare l’area e proteggere le gengive mentre guariscono. Com\’è il recupero? Il recupero dall’intervento di gengivectomia è in genere rapido. Di seguito elencheremo le fasi di recupero Le prime ore Dopo l’intervento di gengivectomia si è in grado di tornare preso la propria abitazione in autonomia, perché in genere il dentista per questa procedura usa un’anestesia locale. Subito dopo l’intervento si potrebbe non sentire alcun dolore, ma poiché l\’intorpidimento svanisce poche ore dopo la procedura, il dolore potrebbe essere acuto o persistente. Un antidolorifico da banco come il paracetamolo o l\’ibuprofene possono aiutare ad alleviare il dolore. Inoltre, è probabile che le gengive sanguinino per alcuni giorni. È necessario sostituire eventuali bende o medicazioni fino a quando non si sarà fermata l\’emorragia o finché il dentista non riterrà che le gengive possono essere nuovamente esposte. Nei giorni successivi all’intervento Nei giorni successivi all’intervento si potrebbe avvertire un po\’ di dolore alla mascella. Il dentista probabilmente consiglierà di mangiare esclusivamente cibi morbidi in modo da non irritare o danneggiare le gengive in via di guarigione. È importante risciacquare con acqua calda salata o soluzione salina per mantenere l\’area libera da batteri o altre sostanze irritanti e bisogna evitare collutorio o altri liquidi antisettici. Potrebbe anche essere necessario assumere antibiotici per prevenire le infezioni gengivali. Lungo termine Qualsiasi dolore e indolenzimento dovrebbe finire dopo circa una settimana. È bene rivolgersi nuovamente presso il proprio dentista per verificare che l’area stia guarendo e che si possa riprendere una dieta normale Infine, è importante prendersi cura dei propri denti, spazzolando i denti e usando il filo interdentale due volte al giorno.

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Dentizione

La dentizione è la comparsa dei denti nel cavo orale seguendo un processo biologico che porta dalla crescita dei denti fino alla completa eruzione e infine alla definitiva crescita. La mineralizzazione dei denti, quindi alla formazione dello smalto dentale, procede anche dopo questa attraverso l’integrazione degli ioni contenuti nella saliva e la perdita degli stessi a causa della placca dentale. Durante tutto questo processo è necessario applicare le giuste misure di prevenzione orale, come la fluoroprofilassi, per far crescere i denti in maniera sana ed evitare patologie future. Dentizione come avviene? La dentizione avviene in diverse fasi, la prima delle quali inizia già durante quando si è embrione e si verifica intorno alle 7 settimane di gravidanza. In questo modo, quando si nasce sono già presente una abbozzatura di denti decidui (denti da latte) e permanenti, entrambi nascosti all’interno degli alveoli dentali. Solitamente spuntano i primi denti da latte inizia intorno ai 6-7 mesi di vita ma può variare in base a: bambini che nascono già con un incisivo centrale inferiore in alcuni casi i bambini devono aspettare a veder spuntare i primi dentini oppure ci sono bambini in cui i denti si sviluppano in modo precoce I primi denti a spuntare generalmente sono gli incisivi, gli inferiori prima dei superiori ed i mediani prima dei laterali. Calendario formazione dei denti Si possono distinguere due tipi di dentizione: dentatura decidua (denti da latte) e la dentatura permanente. Denti da latte La dentatura decidua è composta da 20 denti, 10 per l’arcata mascellare e 10 per l’arcata mandibolare. Ed è così composta: 4 incisivi 2 canini 4 molari Denti Formazione Incisivi centrali inferiori e superiori 5-7 mesi Incisivi laterali 7-10 mesi Primi molari 13-14 mesi Canini 13-24 mesi Secondi molari 24-30 mesi Dentatura permanente La dentatura permanente è composta, invece, da 32 denti 16 per l’arcata mandibolare e 16 per l’arcata mascellare ed è così composta: 4 incisivi 2 canini 4 premolari 6 molari Quasi la totalità dei denti permanenti sostituiscono i corrispettivi da latta tranne per i molari permanenti che non hanno un dente decidue soprastante, perché sono i premolari permanenti ad erompere in sostituzione dei molari da latte.   Denti Formazione Primi molari 6-7 anni Incisivi centrali 7-8 anni Incisivi laterali 8-10 anni Primi premolari 9-11 anni Canini 10-12 anni Secondi premolari 11-13 anni Secondi molari 12-14 anni Terzi molari chiamati denti del giudizio 18-30 anni Sintomi L’eruzione dei denti decidui può causare fastidio ai bambini. Infatti, possono manifestarsi pianto ed irrequietezza e inoltre i bambini possono sbavare più del solito per aumentare la saliva. Il frenetico bisogno di mordere nel bambino può essere placato mediante il rosicchiamento di appositi anelli di gomma refrigerati o di alimenti di consistenza dura ma priva di zuccheri. Tuttavia, vanno dati ai bambini con la massima attenzione perché possono essere ingeriti e causare così il soffocamento. Anomalie In rari casi, la dentizione può portare a anomalie come mancanza di denti o affollamento dentate. Anomalie numeriche Sono quelle anomalie che sono caratterizzate dalla mancanza o della presenza in più di denti. Le anomalie per difetto sono: Ipodontia. Congenita assenza di uno o più denti Anodontia chiamata anche anodonzia. Congenita assenza completa dei denti Dentulismo chiamata anche edentulia. Mancanza di denti che può essere parziale o totale Agenesia dentaria. Assenza congenita del germe dentario di uno o più denti L\’anomalia per accesso può essere: Iperodonzia. In questa condizione i denti sono in soprannumero la cui forma può corrispondere a quella di un dente della serie normale, e prenderà il nome di dente supplementare, oppure avere una forma del tutto irregolare e in base alla morfologia essere classificati in: tubercolati, conici, infundiboliformi. Complicanze odontotecniche Durante la dentizione si possono verificare complicanze odontotecniche come: anomalie di forma anomalie di volume ipoplasia dei denti anomalie di eruzione: vedi denti inclusi

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