Protesica

All on Six

Cosa significa All on Six? La tecnica All on Six è una tecnica odontoiatrica e protesica che consiste nel posizionare la protesi dentale su 6 impianti dentali. Questa tecnica è in grado di offrire, alle persone che subiscono una perdita parziale o totale dei denti, una protesi dentale fissa ad arcata completa. Mediante l\’utilizzo dell\’implantologia All on Six è infatti possibile ricostruire un\’intera arcata dentale con denti fissi. Questa tecnologia, chiamata anche Toronto Bridge, è caratterizzata dall\’applicazione di una protesi a 12-14 denti sorretta, appunto, da sei impianti dentali. Anche questa tecnica, come per l\’All on Four, può essere applicata ad entrambe le arcate. La procedura prevede l\’installazione in 24-48 ore della dentatura provvisoria, utilizzando la tecnica degli impianti a carico immediato. La dentatura viene poi sostituita, dopo un periodo di tre-sei mesi, da quella definitiva. Chi può fare All on Six? La tecnica All on 6 si identifica come di una tecnica di posizionamento di impianti dentali particolarmente indicata per quei pazienti edentuli o per coloro che stanno per perdere tutti i denti. E\’ inoltre consigliato per i pazienti con un\’arcata completa di denti mancanti. Il posizionamento degli impianti avviene sempre a seguito di una visita con un medico specialista, che illustrerà al paziente i vantaggi di questa tecnica e le indicazioni per una corretta gestione della protesi. Prenota la tua visita Vantaggi L\’implantologia All on Six presenta numerosi vantaggi quali: riduzione del numero di interventi buon recupero da parte del paziente, sia dal punto di vista masticatorio che fonetico riduzione del numero di infezioni perfetta riabilitazione estetica brevità dell\’intervento L\’intervento è minimamente invasivo e consente al paziente, dopo pochi giorni, di riprendere le normali abitudini quotidiane e l\’alimentazione abitudinaria. Meglio All on Four o All on Six? Non c\’è una risposta definitiva a questa domanda. Dipende molto dalle condizioni del paziente e dallo stato di salute del suo cavo orale. La scelta dipende comunque da quanto evidenziato in fase di visita e sulla base degli, eventuali, riscontri diagnostici individuati dal medico in fase di visita. Vuoi effettuare una prima visita o scoprire di più sulla tecnica All on Six? Chiama il n. 02 48013784 oppure scrivi a info@centrodentisticounisalus.it. Puoi contattarci anche tramite la sezione contatti del nostro sito.

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Bruxismo e Faccette Dentali

Bruxismo e faccette dentali possono convivere? Sappiamo che il bruxismo è una problematica, spesso notturna, che porta le persone a digrignare inconsciamente i denti. Questa condizione è dovuta quasi sempre ad accumulo di stress e tensioni nervose. Vi lasciamo un link a un nostro articolo che parla di bruxismo. Le faccette dentali sono un procedimento di estetica dentale che permette di posizionare davanti al dente naturale delle protesi sottilissime in ceramica. In questo modo possiamo dare al dente una forma estetica e un colore ottimale.  Ecco allora il link al nostro articolo sulle faccette ai denti. Sappiamo che il bruxismo (digrignamento dei denti) può logorare e fratturare i denti naturali. Quindi, se stai seriamente valutando la possibilità di comprare delle faccette in porcellana, dovresti pensarci bene. Perché digrignare i denti può fratturare anche le faccette. Le faccette in porcellana sono il modo più naturale per ripristinare i denti scheggiati, scoloriti o disallineati. Questo perché imita le caratteristiche dei denti naturali. Tuttavia le faccette hanno un costo non indifferente e devi stare attento a fare una scelta corretta per non perdere i tuoi soldi. Per questo motivo, prima di andare dal dentista e chiedere di posizionarti le protesi, ci sono alcune cose che devi sapere sul bruxismo e faccette dentali. Veniamo dunque alla domanda che ci siamo posti. Il bruxismo e le faccette dentali possono coesistere? Chi soffre di Bruxismo può avere delle faccette estetiche o deve cercare altre soluzioni? Ecco alcuni consigli dal Medico. Statistiche su bruxismo e faccette dentali Uno studio Americano del 2017 pubblicato sul portale web della National Library of Medicine – National Institutes of Health (Stati Uniti) ci spiega qualcosa in più sul tema delle faccette in porcellana e pazienti con bruxismo: Frattura del dente: Le faccette estetiche hanno più probabilità di rompersi nei pazienti con bruxismo. Debonding: così come per le fratture c\’è maggiore possibilità di allentamento o caduta delle protesi in porcellana nei i pazienti che digrignano. Bite dentale :I bite dentali possono diminuire i rischi appena elencati sopra. Se bruxi ma non indossi un paradenti, le tue faccette avranno una probabilità otto volte maggiore di fratturarsi. (A proposito, scopri di più sui bite dentali) Risolvere il bruxismo prima di procedere? Prima di acquistare delle faccette estetiche in porcellana, devi dire al dentista che soffri di bruxismo. In questo modo potrai scoprire le causa di digrignamento e impostare una terapia. Il trattamento può includere un bite dentale personalizzato da indossare di notte o tecniche di rilassamento per ridurre lo stress. Ci sono anche bite sportivi da indossare di giorno e adatti a rilassare la muscolatora per chi fa molta attività fisica. Tra le cause del bruxismo ricordiamo: Stress o ansia Soffrire di Apnea notturna Malocclusione dentale (qui un articolo sulla malocclusione nei bambini) Altre diverse condizioni mediche o farmaci da prescrizione Bruxismo e faccette dentali: prenota una visita dentistica Adesso sai qualcosa in più su bruxismo e faccette dentali, ma andiamo avanti per gradi. Prima di farti mettere delle faccette estetiche in porcellana, è necessario svolgere un esame approfondito dello stato di salute della tua bocca. Perché? Devi sapere se i tuoi denti e gengive sono abbastanza forti e sani da poter mantenere le faccette Se hai denti già rotti o danneggiati dal bruxismo devi prima ripristinarli Potresti avere un disturbo dell\’ATM che va curato prima di ricevere le faccette dentali Potrebbero essere necessari esercizi per aiutarti a ripristinare la corretta funzione dell\’ATM e alleviare il dolore o il disagio del disturbo. Ti verrà consigliato un bite personalizzato come protezione per le faccette e per prevenire le fratture. Una protezione non solo per le faccette, ma anche per il tuo investimento. Scegliere bene i Materiali La giusta convivenza di bruxismo e faccette dentali passa anche dalla scelta dei materiali della protesi. I marchi delle faccette sono davvero tanti. Ognuno con i suoi punti di forza per quanto riguarda le faccette in porcellana. Un dentista esperto può determinare se la porcellana ad alta resistenza è adatta al tuo caso e se ti permette di ottenere i risultati che desideri. Pensa a delle alternative Attenzione. La risposta alla domanda se bruxismo e faccette dentali possono coesistere varia di caso in caso. Sicuramente chi digrigna di denti avrà più difficoltà con le faccette dentali. Ma non sempre è così. Abbiamo visto che il bruxismo può rompere o allentare le faccette. Tuttavia sappiamo anche che il bite può ridurre questo rischio. In questo caso anche chi soffre di bruxismo può ottenere delle faccette in porcellana. Anche il \”grado di bruxismo\” permette di capire se puoi ottenere delle faccette oppure no. Se digrigni costantemente giorno e notte e lo fai con molta intensità non è il caso che tu acquisti le faccette estetiche. Dovrai prima provare a risolvere i problemi di bruxismo e poi pensare di procedere con la parte di estetica. Oppure potresti pensare delle alternative alle faccette. Quali? A seconda della condizioni di partenza dei denti e del risultato che vuoi speri di ottenere, il tuo dentista potrebbe consigliarti delle valide alternative. Ad esempio le corone in ceramica. Se hai selezionato un dentista cosmetico esperto, ti dirà esattamente cosa aspettarti da ogni diversa opzione e quale scelta è migliore per te. Conclusioni su bruxismo e faccette dentali Per concludere il nostro articolo sulle faccette dentali e bruxismo, ti suggeriamo di sentire sempre il parere di un professionista esperto in estetica dentale. Cerca dentisti cosmetici accreditati o comunque assicurati di sceglere dentisti con una formazione avanzata ed esperienza in odontoiatria estetica. Infatti la scelta è molto importante e devi trovare un dentista che ti possa aiutare a capire se le faccette sono la soluzione idonea prendersi cura del tuo sorriso. Al contrario dovrà consigliarti, se necessario, un trattamento alternativo. Presso il Centro Dentistico Unisalus di Milano, vicino alla stazione centrale, è presente un team di Dentistici Estetici che può aiutarti a risolvere i tuoi problemi. Abbiamo nel nostro staff esperti odontoiatri, gnatologi, ortodonzisti, igienisti dentali. A tua completa disposizione per una valutazione del tuo caso. Visita anche

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Osteointegrazione impianti dentali

Osteointegrazione impianti dentali: cos’è? Con osteointegrazione si intende l’unione tra osso e impianto dentale.  In particolare, l’osteointegrazione impianti dentali si riferisce al processo biologico attraverso cui gli impianti osteointegrati si uniscono perfettamente all’osso mandibolare. L’osteointegrazione è un aspetto essenziale nell’implantologia che denota buona riuscita dell’intervento chirurgico. Un’osteointegrazione corretta è essenziale per assicurare la permanenza degli impianti dentali. Infatti, garantisce la lunga durata e la stabilità degli impianti.  Gli impianti dentali sono la soluzione migliore perchè imitano le funzionalità e la forza di un dente naturale.  Excursus storico  Osteointegrazione è un termine coniato alla fine degli anni sessanta da, professore di biologia applicata Per-Ingvar Brånemark.  Il professore ha scoperto questa tecnica per caso nel 1952. Stava utilizzando camere di impianto in titanio per studiare il flusso di sangue nelle ossa dei conigli. Una volta concluso lo studio e arrivato il tempo di rimuovere le camere di titanio, il professore non è stato in grado di rimuoverle in quanto si erano fuse con l’osso. A cosa serve l’osteointegrazione? Facciamo prima una breve digressione sull’implantologia. Ricorriamo all’implantologia per sostituire denti mancanti con radici artificiali in titanio, ossia con impianti dentali. Per poter effettuare il corretto inserimento degli impianti, però, deve essere presente sufficiente osso mandibolare.  Se l’osso mandibolare non è abbastanza, facciamo ricorso alla ricostruzione dell’osso dentale, ossia alla rigenerazione ossea dentale.  Di norma, gli impianti dentali sono realizzati in titanio. Scegliamo questo materiale perché è biocompatibile, ha ottime caratteristiche strutturali, è estremamente leggero, non va incontro a corrosione, ha un’elasticità simile al tessuto osseo ed è idoneo a integrarsi perfettamente con l’osso scongiurando i rigetti.  Il processo di osteointegrazione impianti dentali Questo procedimento deve essere effettuato da professionisti. Sono due i fattori che giocano un ruolo fondamentale nel processo di osteointegrazione: la stabilità primaria e la stabilità secondaria. La stabilità primaria è una stabilità meccanica. Ossia è la stabilità che un impianto raggiunge subito dopo essere stato posizionato nell’osso. Dopo 3-4 mesi, concluso il processo di osteointegrazione, non si parla più di stabilità primaria. Infatti, “osteointegrazione” denota il processo di integrazione dell’impianto con l’osso. Quest’ultimo inizia a crescere intorno all’impianto appena inserito fino a quando non lo ingloba al suo interno.  La stabilità secondaria, invece, è il risultato del processo di guarigione correlato alla formazione di nuovo tessuto osseo e al suo rimodellamento a contatto con la superficie implantare. Le fasi del processo di osteointegrazione impianti dentali Il processo di osteointegrazione può essere suddiviso in cinque fasi: preparazione, emostasi, infiammazione, proliferazione e rimodellamento. La preparazione Il dentista, prima di inserire l’impianto, deve creare lo spazio necessario nell’osso per ospitare la radice in titanio. Vengono utilizzate delle frese della stessa grandezza dell’impianto così da asportare la minor quantità possibile di osso.  L’emostasi Una volta creato lo spazio nell’osso, il medico continua praticando un foro nel sito dell’impianto e il perno in titanio viene messo in contatto con l’osso mascellare.  Una volta fatto il foro, i vasi sanguigni si rompono causando una piccola emorragia. Si tratta di una risposta naturale essenziale per iniziare la guarigione.  Il siero che fuoriesce dai vasi sanguigni inizia, entro pochi minuti, ad aderire alla superficie dell’impianto in titanio. Nel frattempo, cominciano a guarire da soli anche i vasi sanguigni. L’infiammazione Dopo qualche ora dall’intervento, le cellule responsabili della funzione immunitaria del corpo, vengono rilasciate per pulire la materia ossea scheggiata, i tessuti e i batteri orali dalla ferita. I leucociti polimorfonucleati (cellule essenziali per il funzionamento del sistema immunitario del corpo umano) iniziano a uccidere i batteri rilasciando ossigeno ed enzimi.  La proliferazione Alcuni giorni dopo l’intervento, cominciano a crearsi nuovi vasi sanguigni che vengono integrati dalla rete vascolare esistente.  Viene ripristinato l’apporto di ossigeno consentendo l’inizio della guarigione dell’osso.  Circa una settimana dopo l’intervento, comincia la formazione di nuovo tessuto osseo che collega l’osso mascellare e l’impianto. Il rimodellamento Poche settimane dopo l’intervento, comincia a rimodellarsi la nuova struttura ossea. Di norma, questo rimodellamento avviene attraverso strutture ossee che si collegano al perno in titanio ad angolo retto. Col passare dei mesi, si crea una struttura ossea forte che permette al dente impiantato di essere pienamente funzionale.  I tempi di osteointegrazione impianti dentali I tempi possono dipendere da vari fattori, ma, solitamente, vanno dai 3 ai 4 mesi per l’arcata inferiore e dai 5 ai 7 mesi per l’arcata superiore. La durata diversa di completamento del processo di osteointegrazione dipende dal fatto che l’osso mandibolare è più compatto di quello mascellare. Dunque, fornisce un maggior supporto. È meglio non applicare subito le protesi, capsule o ponti, per aumentare la possibilità di riuscita dell’osteointegrazione. Consigliamo di aspettare per dar tempo agli impianti di integrarsi all’osso mandibolare. Esistono, però, gli impianti a carico immediato. È una tecnica che permette di applicare le protesi fisse subito dopo l’inserimento degli impianti. Se l\’osteointegrazione impianti dentali non avviene? Se l’impianto non si integrasse perfettamente all’osso,  cioè se non avvenisse l’osteointegrazione impianti, parliamo di fallimento degli impianti dentali.  Il fallimento può dipendere da: inesperienza o scarsa preparazione del chirurgo, uso di materiali di scarsa qualità, mancanza di sterilità o igiene durante l\’intervento.   Precisiamo che non esiste il rigetto in implantologia. Infatti, il fallimento degli impianti dentali dipende da uno dei fattori sopraelencati e non dall’incapacità dell’osso di integrarsi con l’impianto.  Osteointegrazione e alimentazione All’osteointegrazione impianti dentali concorrono vari fattori: successo dell’intervento chirurgico, qualità e quantità dell’osso a disposizione e condizioni di salute generali del paziente. Ci riferiamo anche all’alimentazione. I principali micronutrienti che favoriscono gli impianti dentali sono:  vitamina D. Stimola la crescita, la mineralizzazione e il corretto mantenimento dei denti  magnesio. È fondamentale per l’assorbimento del calcio  fluoruri. Favoriscono la formazione delle ossa supportando la mineralizzazione dei denti resveratrolo. Stimola la formazione ossea  vitamina C. Concorre alla normale funzione di ossa e denti  calcio. È ampiamente dimostrata la sua correlazione positiva con la salute dei denti potassio. Contribuisce alla salute dei denti   zinco. Concorre alla formazione e alla salute delle ossa e dei denti   Una dieta ricca di questi nutrienti contribuisce alla salute delle ossa limitando il rischio di fratture. Al contrario,

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Impianto a carico immediato

Per impianto a carico immediato intendiamo una tecnica riferita all’implantologia, grazie alla quale possiamo innestare un impianto dentale definitivo nel giro di 24 ore.  L’implantologia a carico immediato ha grandi vantaggi per il paziente, ma non sempre è possibile adottare questa tecnica.  Vedremo più avanti quali sono le condizioni necessarie affinché una persona possa usufruire dei vantaggi del carico immediato.  In una situazione “normale” e a seconda dell\’indicazione del Dentista, possono essere necessari dai 3 ai 12 mesi per completare un impianto dentale. Questo comporta diverse sedute dal dentista, che divide il trattamento in più parti.  Gli impianti a carico immediato, quando indicati, offrono l\’opportunità di accorciare enormemente il tempo necessario per completare il lavoro, con enormi vantaggi per il paziente, ma anche per l’odontoiatra.  Che cos’è il carico immediato? Si parla di impianto a carico immediato quando un impianto viene inserito in contemporanea all\’estrazione del dente naturale.  Possiamo definirlo anche impianto immediato, le cui prime tecniche si sono avute già alla fine degli anni 70’. Solo alcuni pazienti, previa visita medica dal dentista, possono ottenere implantologia dentale a carico immediato.  Come funziona l’impianto a carico immediato? Il carico immediato altrimenti noto come funzione immediata, prevede il posizionamento dell’impianto in circa 24 ore.  Per i pazienti edentuli (senza denti in almeno un\’intera arcata), si utilizza una tecnica definita all-on-four, con il posizionamento di solo 4 impianti per ricostruire l’intera arcata. In alcuni casi vengono utilizzati sei impianti e la tecnica viene chiamata all-on-six. L\’impianto all on four è quello più comune e prevede l’innesto di due impianti verticali nella parte frontale dei denti e due impianti inclinati all’altezza dei premolari. Che benefici comporta l’impianto a carico immediato Abbiamo già detto che il primo beneficio dell’impianto a carico immediato è la tempistica. Infatti la procedura si risolve in circa 24 ore.  Questo significa che il tempo tra l’estrazione e l’innesto dell’impianto è praticamente immediato e per questo motivo il paziente rimane con il “buco” dell’estrazione per un lasso di tempo limitatissimo. Con tutti i benefici del caso.  Inoltre gli impianti a carico immediato non necessitano di diverse sedute come nella normale implantologia, quindi il flusso chirurgico si riduce a una sola operazione.  Quando è possibile fare un carico immediato Il carico immediato in implantologia non è sempre attuabile. Sarà il dentista a valutare la tua situazione, ma ci sono delle condizioni assolutamente necessarie affinché l’impianto a carico immediato vada a buon fine. Tra queste ricordiamo: densità e qualità dell’osso dentale stabilità primaria dell’impianto gengive sane e con buon supporto totale assenza di bruxismo o altro tipo di malocclusioni dentali La valutazione del paziente da parte del medico è molto importante per il successo del carico immediato.  L’importanza della densità ossea Per poter posizionare denti fissi a carico immediato è molto importante valutare la densità ossea nel sito dove si deve inserire l’impianto.  Laddove non c’è sufficiente densità dell\’osso, non è possibile ottenere la tecnica di implantologia immediata. Non è possibile nemmeno effettuando attività di rigenerazione ossea dentale. Per verificare la densità di osso, il dentista potrebbe chiederti di eseguire una tomografia computerizzata. In caso di mancanza di osso dentale ti verrà indicata la soluzione più adatta al tuo caso che può comportare anche un intervento di rigenerazione ossea dentale o comunque l’innesto di un impianto senza la possibilità di carico immediato. Eventuali complicanze Non ci sono grosse complicanze nell’eseguire il carico immediato. Sicuramente bisogna attenersi alle indicazioni del dentista che deve valutare il tuo caso per capire se questa tecnica può andare a buon fine.  Eventuali complicanze possono essere quelle canoniche di un qualsiasi altro impianto.  Per quanto concerne l’impianto carico immediato, in alcuni casi è possibile avere una frattura della protesi dentale o un allentamento della vite del moncone dovuto alla guarigione gengivale.  Sono però tutte complicanze di facile risoluzione, dato che basta aggiustare la protesi o sistemare le viti, senza che questo intacchi il lavoro svolto dal dentista.  Carico Immediato a Milano Per sapere i costi e se un impianto a carico immediato a Milano è indicato nel tuo caso, puoi prenotare una prima visita senza impegno presso il Centro Dentistico Unisalus di Milano. Si trova in via G.B. Pirelli 16/B, a pochi passi dalla stazione centrale.

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Rigenerazione ossea dentale

La rigenerazione ossea dentale è una procedura di chirurgia orale che ha come scopo quello di stimolare la crescita di nuovo osso che è andato perduto. La ricrescita ossea implica, implica il posizionamento di materiale da innesto osseo dove vogliamo che si formi la nuova struttura ossea. Tale innesto inizierà a crescere, fino a quando non si \”fonde\” completamente con l\’osso mascellare esistente in modo tale da creare una struttura stabile. Ma andiamo con ordine. L\’osso mascellare svolge un compito di primaria importanza nella salute dentale e generale delle persone. Può fornire un supporto ai denti e può anche formare parte della struttura della bocca e quindi è responsabile dell\’aspetto del nostro viso. È quindi motivo di preoccupazione quando la mascella inizia a deteriorarsi a causa della perdita ossea. Come detto la terapia di rigenerazione ossea denti aiuta a fermare la perdita di osso e stimola la crescita di nuova struttura. Come vedremo il trattamento di ricostruzione ossea dei denti è particolarmente importante quando si pensa di sottoporsi al posizionamento di un impianto dentale. Rigenerazione denti: vediamo nel prossimo paragrafo tutte le cause della perdita di osso. Quali sono le cause di perdita ossea La perdita di osso nella mascella può essere collegate a diverse cause. Tra le principali abbiamo: Denti mancanti. La mandibola ha sempre bisogno di stimolazione per mantenere la sua struttura. Questa è data dai denti durante le semplici attività quotidiane che svolgi quali ad esempio la masticazione. Pertanto, quando ti mancano uno o più denti, alla mandibola manca la stimolazione costante e per questo motivo inizia a deteriorarsi. Malattia gengivale avanzata. La mandibola è costituita da tessuti cellulari viventi. Tessuto che possono essere colpiti da infezioni batteriche. L\’infezione batterica della malattia gengivale può arrivare fino la mandibola e causare grossi danni, che possono portare alla perdita di osso. Sarà pertanto necessario procedere alla ricostruzione osso gengiva Trauma dentale. Una lesione di tipo traumatico può far cadere il dente, fratturarlo o semplicemente causarne lo spostamento. Tutto ciò può provocare un\’infezione, che può facilmente diffondersi, causando la perdita ossea. Infezione orale. Un\’infezione orale (virale, batterica, tumorale e altre) può anche raggiungere la mandibola, causando danni e provocando la perdita di tessuto osseo. Paradontite (Piorrea) se non trattata, può portare alla perdita di osso In tutti questi casi è consigliato, previa valutazione del Dentista, un trattamento di rigenerazione ossea dentale. Come si esegue la rigenerazione ossea dentale La procedura di rigenerazione ossea dentale viene eseguita in anestesia e solitamente basta una sola seduta dal dentista. Per effettuare la ricostruzione ossea dentale, dapprima viene praticata un\’incisione sulla gengiva che circonda la zona in cui si è venuta a creare la mancanza di osso per offrire l\’accesso alla mandibola. In caso di precedente infezione, l\’osso danneggiato viene rimosso e l\’area accuratamente pulita. Il materiale di innesto viene dunque posizionato e coperto con del materiale biocompatibile. Successivamente, il sito chirurgico viene chiuso cucendo insieme le gengive. In questo modo abbiamo concluso l\’attività di rigenerazione ossea. Quando fare la rigenerazione ossea? La rigenerazione ossea dentale viene solitamente eseguita prima di una procedura di impianto dentale, nel momento in cui il Dentista si rende conto che vi sono importanti danni all\’osso. Oppure quando non c\’è osso sufficiente che possa mantenere gli impianti. In questi casi parliamo di rigenerazione ossea per implantologia dentale. La procedura può, tuttavia, essere eseguita per motivi diversi da questi. Vediamone alcuni. Aumentare il supporto dei denti. La perdita ossea, se non trattata, può raggiungere livelli critici che possono provocare la perdita multipla di denti. La ricostruzione ossea può quindi essere eseguita per aumentare il supporto dei denti. Preservare la struttura ossea e prevenire problemi dentali. La rigenerazione dentale dell\’osso può essere utilizzata come trattamento preventivo, ad esempio dopo un\’estrazione. Se utilizziamo  in questo modo, aiuta a preservare la struttura dell\’osso mascellare prevenendo la perdita ossea. Migliorare l\’aspetto del viso. La perdita di osso nella mascella potrebbe essere causa di modifiche all\’aspetto del viso. Il riempimento osseo può aiutare a ripristinare la corretta struttura della bocca, migliorando così l\’aspetto del nostro volto. Durante l\’intervento di rialzo del seno. Il rialzo del seno comporta l\’aumento della struttura della mandibola con conseguenza mancanza di spazio. Un materiale da innesto osseo viene posizionato nel vuoto creatosi, per consentire la ricrescita ossea mandibolare. La struttura della mascella danneggiata o insufficiente può comportare gravi problematiche circa il posizionamento dell\’impianto dentale, oltre a causare altri problemi di diverso tipo. Puoi prenotare una visita presso il Centro Dentistico Unisalus per una prima visita senza impegno e verificare se il tuo caso necessita di una rigenerazione ossea dentale.

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Come pulire protesi dentarie mobili

Come pulire protesi dentarie mobili? Se sei arrivato a porti questa domanda molto probabilmente non ti è chiara la procedura che ti ha spiegato il dentista. Niente panico! In questo articolo spiegheremo la procedura per una corretta igiene della tua protesi dentale. Non ha importanza se la tua protesi dentale sia in metallo, acrilico, silicone, superiore, inferiore o sostituisca tutti i denti, una parte o solo alcuni, è molto importante pulirla almeno una volta al giorno per aumentare la sua efficienza. Con una corretta pulizia della protesi dentaria mobile si evita la formazione di tartaro e la comparsa di cattivi odori. Inoltre, con il tempo la protesi tende a perdere il suo candore e la sua lucentezza. Come pulire protesi dentarie mobili? La protesi dentale deve essere pulita con un sapone liquido neutro. Il sapone neutro non ha coloranti o aromi artificiali, in questo modo dopo averla lavata non lascia uno sgradevole sapore in bocca. I dentifrici commerciali contengono abrasivi come il carbonato di calcio che aiutano a mantenere i denti naturali, privi di placca o tartaro dentale e lo smalto dei denti è molto resistente e può resistere a questi abrasivi. La protesi è sensibile a questo tipo di dentifricio abrasivo e con l\’uso prolungato può ridurre non solo il tempo di vita e la lucidatura originale della protesi, diventando così più porosa e facendo sì che i pori del cibo rimangano in questi pori e alla fine macchiano i colori scuri e hanno anche un cattivo odore. Con cosa devo spazzolare la protesi dentale rimovibile? Per una corretta pulizia della dentiera è importante disporre di uno speciale spazzolino per protesi. Questo speciale spazzolino ha 2 facce: Il taglio piatto pulisce la superficie della protesi e dei denti. la spazzola conica è per la pulizia di piccoli spazi o di difficile accesso. È anche importante avere uno spazzolino a setole morbide e una testina piccola per pulire le gengive, la lingua e i denti naturali. Se stai pensando, ma non ho i denti naturali, perché lavarsi? Non avere i denti non significa non lavarsi la bocca tutti i giorni. Questo perché si possono avere rifiuti alimentari e ferite aperte che potrebbero causare una grave infezione. Posso dormire con la protesi dentale rimovibile? Dato che si tratta di una protesi rimovibile, potrebbero verificarsi movimenti durante il sonno. Ci sono stati casi in cui hanno ingerito la protesi senza volerlo. Inoltre, la protesi potrebbe uscire dalla bocca e finire per essere schiacciata dal tuo corpo rovinandola. Altro motivo per cui non si dovrebbe dormire con la protesi che può generare una malattia chiamata stomatite. La stomatite è un’infiammazione dolorosa e fastidiosa dei tessuti molli come mucose e gengive dove avviene il contatto con protesi. Il corpo può generare un rigetto e allergie al materiale con cui è stata realizzata la protesi. Una soluzione a questa condizione può essere quella di smettere di usare la protesi fin quando il corpo non smette di sentirla come una minaccia. Oppure fino a quando non arriva al punto di cambiare la protesi con un\’altra di un altro materiale. Ecco perché prima di andare a letto ti consigliamo di pulire la tua protesi e di riporla nella sua scatola, custodia o dove la tieni normalmente. Devo usare il bicarbonato di sodio con il limone per pulire la protesi dentale rimovibile? Non è un obbligo né è necessario procedere in questo modo. Tuttavia, esistono in commercio pillole effervescenti che servono per pulire e disinfettare la protesi. Il composto principale di molte di queste pillole è l\’acido citrico e il bicarbonato di sodio. Se nel caso non vuoi acquistare queste pillole puoi creare il tuo liquido disinfettante a casa con questi 2 componenti, limone e bicarbonato di sodio. Tale metodica non è esclusiva per le protesi dentarie rimovibili, ma può essere utilizzato anche sui denti naturali o direttamente in bocca. Per creare il disinfettante in casa è sufficiente seguire le seguenti operazioni: Spremi abbastanza limone in un bicchiere per coprire la dentiera In un altro bicchiere aggiungi 1 o 2 cucchiaini di bicarbonato di sodio Metti la protesi nel bicchiere contenente il bicarbonato Aggiungi il succo di limone nel bicchiere contenente il bicarbonato e la protesi Attendi da 3 a 5 minuti, estrarre la protesi e lavarla con acqua. Puoi ripetere questa procedura 1 o 2 volte a settimana. Ogni quanto devo andare dal dentista per controllare la mia protesi dentale? Questo dipende dalle indicazioni che sono state fornite tuo dentista. In genere, bisognerebbe presentarsi a una visita di controllo per la tua protesi dentale ogni 6 mesi. La normale usura della protesi richiede tempestività. Durante le visite di controllo può verificare il corretto funzionamento e aspetto della protesi, in modo da evitare una protesi dentaria non funzionante e quindi aspettare molto tempo prima di poterla usare di nuovo.

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Faccette dentali

Oggi parliamo in modo approfondito delle faccette dentali. Se vuoi correggere le imperfezioni del tuo sorriso senza ricorrere a operazioni invasive, le faccette dentali estetiche sono la soluzione ideale. Queste, infatti, permettono di cambiare forma, colore, allineamento e posizione dei denti in modo rapido e duraturo, donando un effetto naturale al tuo sorriso. Cosa sono le faccette dentali? Fin dai primi anni del 2000 le faccette dentali, anche chiamate faccette estetiche, sono considerate uno dei trattamenti meno invasivi ad alta valenza estetica. Le faccette ai denti non sono altro che piccolissime e sottilissime lamine che vanno all’incirca dai 0,2 ai 0,7 mm e che vengono applicate e cementate sulla parte vestibolare dei denti, quindi sulla parte anteriore.  Servono, come già anticipato, a modificare forma, colore, allineamento e posizione dei denti.  Quali problemi possono risolvere le faccette dentali? Le faccette possono essere utilizzate per correggere un’ampia gamma di problemi dentali come: denti macchiati che non possono essere sbiancati con altre procedure  dentatura con denti storti o deformi problemi di denti scheggiati o consumati spazi irregolari tra i denti Quali materiali si utilizzano? I materiali che vengono utilizzati per le faccette sono differenti e la scelta dipende dal caso clinico.  Si possono realizzare faccette:  ceramica  composito  disilicato di litio Lo spessore e il materiale cambiano in base al tipo di problema su cui bisogna intervenire. Ad esempio, se bisogna attuare una grande modifica di posizione o di forma del dente, è sempre meglio utilizzare una faccetta in ceramica. Infatti, questa ha una durata molto lunga e copre bene il dente, ottenendo un risultato estetico migliore rispetto alla faccetta estetica dentale in composito.   Ogni tipo di materiale, poi, ha i suoi vantaggi. Vediamoli, di seguito, nel dettaglio.  Faccette in ceramica Ecco i vantaggi delle faccette in porcellana: sono forti e durevoli  hanno un colore più naturale non si macchiano facilmente durano in media 10-15 anni Faccette in composito Le faccette in resina hanno numerosi vantaggi: non prevedono molaggio, cioè il rimodellamento della superficie dei denti. Il composito viene applicato direttamente sui denti, senza danneggiare lo smalto e la struttura dei denti hanno un costo inferiore rispetto a quelle in ceramica  facili da riparare più veloci da impiantare (vengono applicate in un sola seduta) durano in media 5-7 anni non necessitano di limatura e possono prevedere soltanto una successiva seduta di lucidatura Faccette in disilicato di litio Le faccette in disilicato di litio hanno i seguenti vantaggi:  comportano una preparazione mininvasiva  sono una soluzione di lunga durata consentono di realizzare faccette anche in situazioni biomeccanicamente non ideali (come nel caso dei pazienti portatori di bite o nel caso di severa usura dei margini incisali) Come si impiantano le faccette dentali? Le procedure per l’applicazione delle faccette sono piuttosto brevi e prevedono poche sedute dal dentista. Le faccette dentali si applicano in maniera differente a seconda del materiale di cui sono fatte.  Faccette ceramica: come si applicano Ci sono vari passaggi che il dentista deve seguire per applicare le faccette in ceramica.  Si comincia con la fase di progettazione. Qui, il paziente discute insieme al dentista dei difetti che vuole correggere. In questo momento, viene anche deciso il colore delle faccette, basandosi sulla tonalità degli altri elementi dentari presenti nell’arcata.    Il dentista prosegue realizzando una ceratura che permette la realizzazione di un provvisorio, chiamato mock up. Il mock up è una simulazione fedele di come sarà il lavoro finito da posizionare sui denti del paziente non ancora limati. Se al paziente piace forma e colore, si passa alla fase della limatura. Si arriva, così, alla preparazione dei denti, che avviene limando leggermente la loro superficie anteriore esterna. Viene tolta una piccola porzione di smalto dentale, di spessore uguale alle faccette che devono essere applicate. Finita la preparazione dei denti, vengono prese le impronte di precisione. Per fare ciò, viene utilizzato uno scanner digitale intraorale, che permette di rilevare tutti i parametri fondamentali per costruire in modo preciso la protesi estetica. Le impronte vengono trasmesse, attraverso un computer, all’odontotecnico che si occupa di costruire le faccette. Prese le impronte, viene riposizionato il mock up perché permette di evitare la sensibilità dentale e il disagio estetico dato dai denti limati. Una volta pronte, le faccette vengono cementate sui denti naturali. Faccette dentali in composito Richiedono almeno due sedute dal dentista. Prima di tutto si preparano i denti cambiando le vecchie otturazioni. In alcuni casi, la superficie esterna dei denti viene levigata per riuscire a far aderire meglio le faccette. Viene poi realizzata un\’impronta per avere un modello sul quale confezionare le faccette e si sceglie il colore dei rivestimenti dentali. Segue, poi, l’applicazione delle faccette dentali. Il dentista si assicura che ciascuna faccetta dentale sia ottimizzata per colore e dimensione; quando trova la soluzione migliore, procede alla cementazione adesiva sul dente. Faccette sui denti: cosa evitare Pur essendo un trattamento molto resistente, è comunque necessario averne la giusta cura e rispettare alcune accortezze: non masticare cibi troppo duri non mangiare le unghie  lavare i denti almeno 3 volte al giorno per evitare l’accumulo di tartaro e placca effettuare una pulizia dentale dal dentista due volte all’anno proteggere i denti con le protezioni adeguate nel caso in cui si pratichino sport pericolosi  evitare il fumo per evitare che le faccette si macchino o si rovinino evitare bibite e alimenti che tendono a macchiare i denti come caffè, tè o vino rosso  Tutti possono fare le faccette dentali?  No, non tutti possono applicare le faccette dentali. Chi non può sottoporsi a questo trattamento? Non possono essere usate faccette dentali: da pazienti che praticano una cattiva o insufficiente routine correlata all’igiene orale pazienti che praticano sport di contatto senza usare protezioni per i denti in caso di morso incrociato anteriore per chiudere un grande diastema Sono necessari dei controlli? Sì, le faccette richiedono sempre un controllo periodico.  Le faccette in ceramica o in disilicato di litio, avendo una durata più lunga, prevedono una minor quantità di controlli. Le faccette in composito, invece, avendo una durata che si aggira intorno ai 5 anni,

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Corone dentali

Che cosa sono le corone dentali? Sono protesi che coprono completamente i denti reali. Sono realizzate in metallo o in misto porcellana e metallo. Vengono applicate quando un dente è rovinato, ma non da togliere. Pertanto, possono essere montate in caso di rottura, decadimento o danneggiamento di un dente o anche solo per rendere un dente migliore dal punto di vista estetico. Per applicare una corona dentale, il vecchio dente dovrà essere limato. Quali sono i materiali con cui si realizzano le corone dentali? La corona dentale si compone di due strati: il primo si trova nella parte più interna di lega in metallo, mentre il secondo, all\’esterno, è generalmente in ceramica. La combinazione più diffusa è senza dubbio quello dello zirconio (parte interna) e ceramica (parte esterna). In particolare lo zirconio presenta caratteristiche particolarmente apprezzate, in quanto è molto solido e resistente. Tuttavia, è sempre più frequente il ricorso a materiali biocompatibili che permettono di realizzare corone molto simili ai denti naturali. Come si applicano le corone dentali? Generalmente sono necessarie almeno due sedute. La prima è dedicata alla preparazione del dente, in modo da renderlo idoneo ad ospitare la corona dentale. Viene pertanto limato e conformato secondo le necessità. Terminate queste operazioni, il dentista prenderà l’impronta dalla quale il tecnico specializzato realizzerà la corona. Questa prima fase si conclude con l’applicazione della corona provvisoria. Nel corso della seconda seduta viene applicata la corona definitiva che sarà cementata con materiale adesivo specifico. Differenza corona provvisoria e corona definitiva A livello funzionale una corona dentale provvisoria (chiamata anche il provvisorio) non è tanto diversa dalla corona definitiva. Questo perché ci permette comunque di avere una vita normale e di poter masticare senza grosse problematica. La vera differenza sta nella qualità della corona che, nel caso della definitiva è davvero molto più ampia. Sia per quanto riguarda i materiali utilizzati (spesso i provvisori sono in plastica o in materiale di qualità più bassa ed economica del definitivo), sia per quanto riguarda la durata. Infatti una corona provvisoria ha una durata breve e non passa molto tempo perché quest\’ultima possa rompersi o cadere. Anche in conseguenza al materiale utilizzato il provvisorio tende ad avere che può velocemente cambiare colore, modificarsi nella forma o deteriorarsi, andando ad incidere sulla masticazione. Per questo invitiamo tutti i pazienti a non \”abusare\” del provvisorio come spesso accade. Una volta pronta la corona dentale definitiva, procedere subito all\’innesto. Dove andare a Milano? Il nostro Centro Dentistico a Milano si trova presso il Poliambulatorio Medico Specialistico Unisalus. Siamo a due passi dalla Stazione Centrale ed esattamente in Via Giovanni Battisti Pirelli al numero 16/B. Si può prenotare una prima visita di controllo gratuita chiamando il nostro numero di telefono o inviandoci una mail nella sezione contatti attraverso l\’apposito form.

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Impronte dentali

Che cosa sono le impronte dentali? Le impronte dentali sono lo strumento che consente di ottenere un modello in gesso o digitale dell’arcata interessata dall\’intervento odontoiatrico (chirurgico, ortodontico). Consentono di trasferire sul modello ottenuto il posizionamento dell’impianto. Servono quindi per la realizzazione dell’apparecchio ortodontico su misura. Come si prendono le impronte dentali? Per rilevarle correttamente si utilizza un particolare strumento a forma di cucchiaio che può essere di metallo, in materiale plastico o in silicone. Sul quale viene inserita una pasta morbida. Si tratta di materiali che devono essere scelti con particolare cura, in quanto devono essere in grado di riprodurre ogni dettaglio. Per preparare la pasta, il dentista prende un contenitore in cui aggiunge alla polvere del materiale ritenuto idoneo la giusta quantità di acqua. Con l’aiuto di una spatola si compone dunque la miscela che deve assumere una consistenza cremosa e facilmente maneggevole. In modo tale da poterla sistemare sul cucchiaio ed applicarla per un paio di minuti alla bocca del paziente. Il disagio è in genere minimo anche se in qualche caso può avvertirsi la sensazione di nausea. In questi casi il dentista dovrà aiutare il paziente a gestire lo stato d’ansia che è spesso all\’origine di questo fastidio. Impronte dentali digitali Si, le impronte dentali digitali sono ormai abbastanza diffuse. In effetti offrono maggiore confort per il paziente che evita il disagio della sensazione di \”appiccicaticcio\” che il materiale utilizzato di solito lascia in bocca. Oltre ovviamente al possibile fastidioso senso di vomito di cui si è detto. La forma digitale consente inoltre di mettere in pausa in ogni momento la rilevazione delle impronte, per proseguire nuovamente senza dover ricominciare da capo ogni volta. A questo vantaggio si aggiunge anche la garanzia di maggiore precisione nel risultato finale e la possibilità di ridurre sensibilmente i tempi di realizzazione della protesi.

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