Terapie

la fibromialgia può scomparire

Le ultime novità sulle cure della Fibromialgia

La fibromialgia è una condizione cronica complessa, caratterizzata da dolore muscoloscheletrico diffuso, affaticamento, disturbi del sonno e alterazioni cognitive. Fino a poco tempo fa, il trattamento era principalmente orientato alla gestione dei sintomi — e le opzioni farmacologiche erano limitate e spesso insoddisfacenti. Negli ultimi anni, però, la ricerca ha accelerato: nuovi farmaci in via di approvazione, terapie non farmacologiche integrate, biomarcatori e strumenti digitali stanno aprendo nuove prospettive. Questo articolo riassume le principali novità del 2024-2025 che possono interessare pazienti e professionisti, con un focus sull’applicazione in Italia. In questo articolo parleremo di Nuovi farmaci e molecole in fase avanzata Tonmya (ciclobenzaprina sublinguale) Una delle maggiori novità è l’approvazione negli Stati Uniti di Tonmya, la prima nuova terapia per la fibromialgia in oltre quindici anni. La sua caratteristica è la somministrazione sublinguale, prima di coricarsi, con l’obiettivo di agire sul sonno non ristoratore — un aspetto centrale della sindrome — e non solo sul dolore. In Italia ed Europa è ancora in fase di approvazione, ma rappresenta una svolta nell’approccio terapeutico. Altre molecole promettenti La combinazione di L-acetilcarnitina (LAC) e Palmitoiletanolamide (PEA) ha mostrato risultati incoraggianti in studi controllati su pazienti con fibromialgia moderata-grave, con un miglioramento dei punteggi legati al dolore e alla qualità di vita. Sono inoltre in corso ricerche su nuove classi di farmaci orientate alla neuromodulazione e al riequilibrio dei sistemi neurotrasmettitoriali. In sintesi: queste novità non sostituiscono i trattamenti consolidati, ma aprono la strada a opzioni più mirate e personalizzate. È essenziale che la valutazione clinica resti individualizzata. Terapie non farmacologiche e approccio integrato Un aspetto sempre più rilevante è l’approccio multidisciplinare: combinare farmaci, terapie fisiche e interventi psicosociali. Esercizio fisico, TCC e mindfulness Esercizio regolare, terapia cognitivo-comportamentale e mindfulness migliorano dolore, affaticamento e qualità del sonno. Queste metodiche, se integrate, consentono di ridurre l’uso di farmaci e migliorare la gestione quotidiana della malattia. Neuromodulazione e tecnologie digitali La stimolazione magnetica transcranica (rTMS) e la stimolazione a corrente continua (tDCS) stanno mostrando efficacia crescente nel ridurre il dolore cronico. Allo stesso tempo, la realtà virtuale e le app terapeutiche rappresentano strumenti di supporto emergenti nella gestione del dolore e dell’ansia. Stile di vita e nutraceutici L’integrazione di sostanze come PEA e L-acetilcarnitina, associata a una corretta alimentazione, all’igiene del sonno e alla gestione dello stress, può avere effetti positivi. L’approccio globale rimane la chiave: curare corpo, mente e abitudini quotidiane insieme. Per un centro medico specializzato, predisporre percorsi integrati che includano fisioterapia, psicoterapia e educazione terapeutica rappresenta il modello vincente. Biomarcatori e riconoscimento istituzionale Verso una diagnosi più precisa La ricerca sta individuando nuovi biomarcatori utili per la diagnosi della fibromialgia, come indicatori legati alla sensibilizzazione centrale e all’infiammazione neuroimmunitaria. Questi strumenti potrebbero, in futuro, rendere la diagnosi più oggettiva e precoce. Riconoscimento nei LEA e PDTA nazionali In Italia si sta procedendo verso l’inserimento della fibromialgia nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) e nella definizione di percorsi diagnostico-terapeutici assistenziali (PDTA). Questo significa che i pazienti potranno accedere con maggiore facilità a visite, terapie riabilitative e trattamenti specifici. Per i centri medici, adeguarsi a questi standard significa poter offrire percorsi conformi alle future linee guida nazionali e partecipare attivamente al riconoscimento istituzionale della patologia. Le tendenze del 2025 Farmaci innovativi come Tonmya segnano un cambio di paradigma: non più solo controllo del dolore, ma anche miglioramento del sonno e della qualità di vita. L’approccio integrato — farmaco, esercizio, psicoterapia e nutrizione — diventa il nuovo standard. La digital health entra nella pratica clinica quotidiana con strumenti di neuromodulazione e app di monitoraggio. La fibromialgia ottiene finalmente maggiore riconoscimento clinico e sociale in Italia. Cresce la personalizzazione del trat Consigli pratici per il paziente Affidarsi a un centro specializzato per una valutazione multidisciplinare che includa reumatologo, fisioterapista e psicologo. Discutere con il medico la possibilità di utilizzare nuove terapie farmacologiche o integrative. Seguire un programma di esercizio fisico regolare, calibrato sulle proprie condizioni. Integrare tecniche di mindfulness e strategie per migliorare il sonno. Monitorare la propria qualità di vita e condividere i risultati con il proprio specialista per una terapia su misura. Perché scegliere il Centro Medico Unisalus di Milano Il Centro Medico Unisalus di Milano rappresenta un punto di riferimento per la diagnosi e la cura della fibromialgia grazie a un approccio integrato e personalizzato. Il nostro team multidisciplinare — composto da reumatologi, fisioterapisti, psicologi e nutrizionisti — lavora in sinergia per offrire un percorso terapeutico completo, basato sulle più recenti evidenze scientifiche. Ogni paziente viene seguito con attenzione individuale, con l’obiettivo di ridurre il dolore, migliorare la qualità del sonno e recuperare il benessere psicofisico.Il centro si distingue per l’utilizzo di tecnologie innovative, programmi di riabilitazione su misura e un’attenzione costante all’educazione del paziente. Scegliere Unisalus significa affidarsi a professionisti che mettono al centro la persona, la scienza e il miglioramento concreto della qualità di vita. Prenota ora la visita per la Fibromialgia La fibromialgia resta una sfida, ma le prospettive stanno cambiando rapidamente. Le nuove terapie farmacologiche, l’integrazione di approcci mente-corpo e il riconoscimento istituzionale segnano un passo avanti concreto. Per i centri come Unisalus, il futuro è nell’innovazione clinica e nella comunicazione chiara con il paziente: offrire percorsi terapeutici aggiornati, basati sulla scienza, che mettano al centro la persona e la sua qualità di vita. Prenota online

Le ultime novità sulle cure della Fibromialgia Leggi tutto »

cannabis

Cannabis terapeutica a Milano: il servizio del Centro Medico Unisalus

Milano è una città in cui l’innovazione non dorme, anche nel campo medico. Al Centro Medico Unisalus, offriamo la terapia con cannabis medica come opzione integrativa per pazienti selezionati: un percorso sicuro, regolamentato e personalizzato, con medici esperti che affiancano il paziente in ogni fase. In questo articolo parleremo di Cos’è la cannabis terapeutica La cannabis terapeutica non è “marijuana ricreativa” ma farmaci o preparazioni vegetali a base di cannabinoidi (THC, CBD, ecc.) usate per trattare sintomi come dolore cronico, spasticità, nausea da chemioterapia, e altri disturbi. In Italia, tali terapie sono contemplate da norme specifiche (Decreto ministeriale 9 novembre 2015 è fra le fonti normative di riferimento).  Attualmente, l’Italia consente le preparazioni magistrali a base di cannabis per uso medico (tinture, oli, estratti) realizzate in farmacia su prescrizione.  Un farmaco sintetico, il Sativex, è autorizzato in casi specifici (per la spasticità nella sclerosi multipla).  Negli ultimi tempi, la normativa è in evoluzione: il decreto D.L. 48/2025 ha introdotto restrizioni sull’importazione e sulla cessione delle infiorescenze secche, pur non colpendo estratti, oli e preparati derivati.  Chi può accedere e in quali casi La cannabis terapeutica è indicata quando trattamenti convenzionali hanno fallito o hanno effetti collaterali inaccettabili. Le condizioni in cui può essere utile includono, fra le altre: dolore cronico refrattario spasticità in malattie neurologiche nausea e vomito da chemioterapia neuropatie resistenti sintomi legati a patologie infiammatorie In Regione Lombardia (incluso Milano), la cannabis terapeutica può essere rimborsabile (cioè il paziente paga solo il ticket, se non esente) se prescritta con i requisiti corretti.  Il percorso terapeutico al Centro Medico Unisalus Valutazione iniziale Un medico specialista valuta la storia clinica, i trattamenti precedenti, i sintomi residui e i potenziali rischi. Prescrizione e autorizzazioni Se il medico ritiene la cannabis opportuna, formula la prescrizione conforme alle normative vigenti. Preparazione galenica / formulazione personalizzata Il farmaco (olio, estratto, etc.) viene preparato in farmacia affiliata secondo le dosi richieste. Monitoraggio e follow-up Importante tracciare efficacia, dosaggio, eventuali effetti avversi, interazioni farmacologiche. Possibile aggiustamento Il trattamento è dinamico: si può modificare posologia o formula in base alla risposta. Benefici, rischi e limiti La cannabis terapeutica è un trattamento sintomatico, non una cura radicale: può migliorare la qualità della vita, ridurre dolore o spasmi, e permettere una riduzione di altri farmaci.  I rischi includono effetti collaterali (alterazioni cognitive, stanchezza, effetti sull’umore, interazioni con altri farmaci). È fondamentale un monitoraggio medico costante. Un limite pratico è la disponibilità dei materiali: in Italia, la disponibilità di cannabis medica spesso è soggetta a problemi logistici di approvvigionamento.  Altro aspetto da considerare: il Codice della Strada aggiornato dal 14 dicembre 2024 non contempla tutele specifiche per chi assume cannabinoidi a scopo terapeutico, sollevando preoccupazioni tra pazienti.  FAQ utili La cannabis terapeutica è legale in Italia? Sì, se prescritta da medico e somministrata tramite preparazioni galeniche o farmaci autorizzati. Si acquista in farmacia? Sì, nelle farmacie specializzate con ricetta medica. È rimborsabile? In Lombardia, sì, se soddisfa requisiti clinici e prescritti correttamente. Quanto costa una visita con cannabis terapica a Unisalus? Circa 200 €. Ci sono restrizioni sul trasporto / guida? Il nuovo Codice della Strada non distingue utenti medici, quindi il rischio legale è incerto. Prenota la Cannabis Terapia presso Unisalus Se stai cercando un approccio innovativo e gestito con responsabilità alla gestione del dolore o di sintomi persistenti, la terapia con cannabis medica presso il Centro Medico Unisalus può essere un’opzione da esplorare. Prenota una visita specialistica, ricevi una valutazione personalizzata e scopri se puoi essere idoneo. Contattaci al 02.48.013.784 o scrivi a info@unisalus.it per maggiori informazioni e prenotazioni. Contatti: Via Gustavo Fara 39, Milano — Tel. 02 4801 3784 Prenota ora la Cannabis Terapia La nostra Dottoressa Marciniak Katarzyna è a tua completa disposizione! Prenota online

Cannabis terapeutica a Milano: il servizio del Centro Medico Unisalus Leggi tutto »

ozonoterapia endovenosa

Ozonoterapia a Milano: come il Centro Medico Unisalus porta sollievo e benessere con terapie avanzate

 Se soffri di dolori cronici, infiammazioni persistenti o tensioni muscolo-scheletriche, forse hai già sentito parlare dell’ozonoterapia — una pratica sempre più richiesta per le sue proprietà analgesiche e rigeneranti. Al Centro Medico Unisalus di Milano offriamo un approccio medico serio, personalizzato, con protocolli sicuri e trasparenti. Scopri come può cambiare il tuo benessere. In questo articolo parleremo di Cos’è l’Ozonoterapia e come funziona L’ozonoterapia (o ossigeno-ozono terapia) consiste nell’uso controllato di una miscela di ossigeno e ozono, somministrata localmente (infiltrazioni, iniezioni articolari, trattamenti intramuscolari) oppure tramite tecniche sistemiche (es. autoemoterapie).  Agisce stimolando meccanismi antinfiammatori, analgesici, migliorando l’ossigenazione dei tessuti, attivando processi di rigenerazione cellulare e modulando il sistema immunitario.   Benefici attesi  Investire nell’ozonoterapia non significa “magia”, ma scegliere un supporto medico mirato. Ecco i principali possibili benefici, secondo studi clinici e pratiche consolidate: Riduzione del dolore e dell’infiammazione nei distretti trattati Miglior microcircolo e apporto di ossigeno ai tessuti periferici  Stimolo dei processi rigenerativi, accelerazione della guarigione tessutale  Azione antimicrobica (antibatterica, antivirale, antimicotica) e immunomodulante  Utilità in patologie vertebrali come ernie, protrusioni, contratture muscolari e lombalgie  Nota di trasparenza e avvertenze: L’ozonoterapia è considerata controversa da alcune istituzioni mediche: mancano studi clinici robusti di altissimo livello per molte indicazioni, e l’ozono può essere dannoso se usato impropriamente o in concentrazioni elevate. Al Centro Medico Unisalus applichiamo protocolli testati, controlli rigorosi e valutazioni individuali per minimizzare i rischi e massimizzare i benefici. Per chi è indicata L’ozonoterapia può essere particolarmente utile nei casi di: Dolori vertebrali, ernie, protrusioni Artrosi, tendinopatie, dolori articolari cronici Infiammazioni locali persistenti (trigger point, contratture) Situazioni dove è richiesta una stimolazione rigenerativa o un supporto immunitario mirato Prima di procedere, ogni paziente viene valutato con anamnesi, esami di base e un’analisi personalizzata per definire la strategia ottimale.   Cosa aspettarsi durante il percorso terapeutico Prima visita e valutazione completa Indicazione del protocollo: numero di sedute, modalità (locale, sistemica, etc.) Monitoraggio continuo dei progressi Regolazioni del piano terapeutico in base alla risposta individuale Perché scegliere il Centro Medico Unisalus Esperienza specialistica e tecnologie all’avanguardia Protocoli personalizzati e rigorosi standard di sicurezza Approccio integrato: medicina, fisioterapia, valutazione completa Posizione strategica a Milano, vicina a stazioni e snodi urbani. Prenota l’Ozonoterapia presso Unisalus Se vuoi approfondire l’ozonoterapia per te, prenota una consulenza presso il Centro Medico Unisalus. Il nostro staff ti guiderà con trasparenza, valutando rischi, benefici e alternative complementari. Contatti: Via Gustavo Fara 39, Milano — Tel. 02 4801 3784 Prenota ora l’Ozonoterapia La nostra Dottoressa Marciniak Katarzyna è a tua completa disposizione! Prenota online

Ozonoterapia a Milano: come il Centro Medico Unisalus porta sollievo e benessere con terapie avanzate Leggi tutto »

Stress da rientro: come affrontare ansia e stanchezza dopo le vacanze

Lo stress da rientro è una condizione molto comune che si manifesta quando, dopo le vacanze estive, si torna ai ritmi frenetici di lavoro, scuola e impegni quotidiani. Questo fenomeno, noto anche come ansia da rientro o post-vacation blues, può causare stanchezza, calo di motivazione e irritabilità. Riconoscerne i sintomi e imparare a gestirli è fondamentale per affrontare settembre con energia e benessere. In questo articolo parleremo di Cos’è lo stress da rientro? Lo stress da rientro è un malessere temporaneo caratterizzato da calo dell’energia, difficoltà di concentrazione e sensazione di ansia o irritabilità. È legato al brusco passaggio da un periodo di relax e libertà a una routine scandita da impegni e responsabilità. Non è una malattia, ma può diventare un campanello d’allarme se i sintomi persistono troppo a lungo o peggiorano nel tempo. I sintomi più comuni Lo stress da rientro può manifestarsi con diversi segnali: difficoltà di concentrazione sul lavoro o nello studio   stanchezza fisica e mentale   ansia e irritabilità   disturbi del sonno   mal di testa o tensioni muscolari   sensazione di tristezza o demotivazione   Riconoscere questi sintomi è il primo passo per affrontarli correttamente.   Strategie pratiche per ridurre lo stress da rientro Riprendi gradualmente la routine Non pretendere di tornare subito al 100%. Concediti tempo per riorganizzare i ritmi di sonno, alimentazione e lavoro. Organizza le giornate Pianifica le attività più impegnative nelle prime ore del giorno e inserisci pause rigeneranti. Fai attività fisica Lo sport stimola la produzione di endorfine e riduce il cortisolo, l’ormone dello stress. Anche una passeggiata quotidiana è un ottimo alleato. Cura l’alimentazione Prediligi cibi leggeri e nutrienti: frutta, verdura di stagione, cereali integrali e tanta acqua. Ritagliati momenti di relax Leggere un libro, ascoltare musica o dedicarsi a un hobby aiuta a ridurre la tensione e recuperare energie mentali. Quando rivolgersi a uno specialista Se i sintomi dello stress da rientro si protraggono per più di due settimane o diventano invalidanti (ansia persistente, insonnia grave, calo di motivazione), può essere utile il supporto di uno psicologo. Un percorso psicologico permette di: comprendere le cause profonde del malessere imparare tecniche di gestione dell’ansia recuperare energia e motivazione prevenire ricadute future Prenota una visita psicologica presso Unisalus Presso il Centro Medico Unisalus puoi trovare psicologi qualificati pronti ad ascoltarti e guidarti verso il benessere. 👉 Prenota ora una visita psicologica e inizia a prenderti cura della tua salute mentale: il primo passo verso un rientro sereno. Prenota ora una Visita Psicologica La nostra Dottoressa Silvia Garavaglia è a tua completa disposizione! Prenota online

Stress da rientro: come affrontare ansia e stanchezza dopo le vacanze Leggi tutto »

massoterapia cervicale

Massoterapia cervicale: benefici, tecniche e indicazioni

La massoterapia cervicale è una tecnica manuale impiegata per alleviare dolori e tensioni muscolari nella zona del collo e delle spalle. Questo trattamento, eseguito da professionisti qualificati, si basa su manipolazioni mirate a rilassare la muscolatura contratta, migliorare la circolazione sanguigna e favorire il benessere generale. Sempre più persone si rivolgono alla massoterapia per contrastare fastidi legati a posture scorrette, stress o traumi. La vita moderna impone spesso ritmi frenetici che costringono il corpo a posizioni innaturali per lungo tempo, causando irrigidimenti che possono sfociare in dolore cronico. La massoterapia cervicale offre sollievo immediato e allo stesso tempo agisce sulle cause del problema, prevenendo il suo peggioramento. Non si tratta di un semplice massaggio rilassante, ma di un trattamento terapeutico con basi scientifiche, in grado di apportare benefici concreti.  Per ottenere risultati efficaci, è fondamentale rivolgersi a operatori esperti che sappiano individuare le reali necessità del paziente e applicare le tecniche più adatte al caso specifico. In questo articolo parleremo di Anatomia del tratto cervicale Per comprendere l’efficacia della massoterapia cervicale, è importante conoscere l’anatomia di questa regione. La colonna cervicale è composta da sette vertebre (C1-C7) che formano la parte superiore della colonna vertebrale. Queste vertebre sono responsabili della mobilità del collo e del supporto del capo, e lavorano in sinergia con muscoli, tendini e legamenti per garantire stabilità e movimento. I muscoli cervicali svolgono un ruolo fondamentale nella postura e nel movimento del collo. Tra i principali troviamo il trapezio, lo sternocleidomastoideo e i muscoli scaleni, che spesso si irrigidiscono a causa di tensioni o posture scorrette. Quando questi muscoli sono contratti, possono causare dolore localizzato o irradiato verso altre zone, come le spalle o la testa.  Un altro elemento fondamentale dell’anatomia cervicale è il sistema nervoso. Il midollo spinale passa attraverso la colonna cervicale e da esso si diramano nervi importanti, come il nervo vago e il plesso brachiale, responsabili della trasmissione degli impulsi nervosi a diverse parti del corpo. Un’infiammazione o una compressione di queste strutture può generare sintomi quali mal di testa, formicolii agli arti superiori o difficoltà nei movimenti. Cause Comuni dei disturbi cervicali Il dolore cervicale può derivare da molteplici fattori, spesso legati allo stile di vita moderno. Queste le cause più comuni: postura scorretta: si acquisisce quando si trascorrono molte ore davanti a un computer o si utilizza frequentemente lo smartphone. Il cosiddetto “text neck” è un fenomeno sempre più diffuso, in cui l’inclinazione eccessiva del capo in avanti provoca uno stress continuo sulla muscolatura cervicale; lo stress è un altro fattore determinante. Quando siamo sotto pressione, tendiamo a contrarre involontariamente i muscoli del collo e delle spalle, causando rigidità e dolore. Questa tensione prolungata può trasformarsi in un problema cronico, aggravato da una respirazione superficiale e da una ridotta ossigenazione muscolare; traumi fisici, come il colpo di frusta a seguito di un incidente stradale, possono causare danni alla colonna cervicale e ai tessuti circostanti. Anche piccoli traumi ripetuti, come quelli derivanti da movimenti bruschi o sforzi improvvisi, possono provocare microlesioni che, col tempo, generano dolore persistente; la sedentarietà e la mancanza di esercizio fisico contribuiscono a una minore elasticità muscolare e a un indebolimento delle strutture di supporto del collo. Senza un’adeguata attività fisica, i muscoli si irrigidiscono e diventano più vulnerabili agli stress quotidiani. La massoterapia cervicale si rivela particolarmente utile in questi casi, poiché aiuta a rilassare la muscolatura contratta e a migliorare la mobilità articolare. Benefici della Massoterapia Cervicale La massoterapia cervicale offre numerosi vantaggi a chi soffre di tensioni e dolori al collo.  Il beneficio più immediato è il sollievo dal dolore, grazie al rilassamento muscolare e al miglioramento della circolazione sanguigna. Quando i muscoli sono meno contratti, anche il flusso di sangue aumenta, favorendo una migliore ossigenazione dei tessuti e un’accelerazione dei processi di guarigione. Un altro aspetto fondamentale è la riduzione delle tensioni muscolari croniche. Grazie alle tecniche di manipolazione specifiche, la massoterapia aiuta a sciogliere contratture profonde, prevenendo l’accumulo di tensione che può portare a rigidità persistente e limitazioni nei movimenti.  La pratica regolare contribuisce anche a migliorare la postura, riducendo lo stress biomeccanico sulle vertebre cervicali e prevenendo eventuali squilibri muscolari. Oltre ai benefici fisici, la massoterapia cervicale ha un impatto positivo sul benessere mentale. Il rilassamento indotto dal trattamento stimola il rilascio di endorfine, sostanze chimiche naturali che migliorano l’umore e riducono i livelli di ansia e stress. Questo effetto è particolarmente utile per chi soffre di tensioni accumulate a causa di uno stile di vita frenetico o stress lavorativo. Infine, un altro vantaggio rilevante è il miglioramento della qualità del sonno. Molte persone che soffrono di disturbi cervicali sperimentano difficoltà nel riposo notturno a causa del dolore e della rigidità. La massoterapia aiuta a ridurre queste problematiche, favorendo un rilassamento profondo e una maggiore facilità nell’addormentarsi, con un impatto positivo sulla qualità della vita quotidiana. Tecniche Utilizzate nella Massoterapia Cervicale Le tecniche impiegate nella massoterapia cervicale variano in base alle esigenze del paziente e al tipo di disturbo da trattare. Lo sfioramento è una tecnica delicata che prevede movimenti leggeri e superficiali, mirati a rilassare la muscolatura e preparare i tessuti per un lavoro più profondo. È spesso utilizzato all’inizio della seduta per favorire un senso di rilassamento generale. L’impastamento è una tecnica più intensa, che consiste in movimenti di sollevamento e torsione della muscolatura. Questa manovra agisce in profondità, sciogliendo le contratture e favorendo l’elasticità muscolare. Viene impiegata soprattutto per trattare rigidità muscolari croniche o tensioni accumulate a causa di posture scorrette. La frizione è utilizzata per stimolare la circolazione sanguigna e migliorare l’elasticità dei tessuti. Questa tecnica prevede movimenti circolari con una pressione maggiore, particolarmente utile per sciogliere aderenze e migliorare la mobilità delle articolazioni cervicali. Le percussioni, eseguite con movimenti rapidi e ritmici, servono a tonificare i muscoli e stimolare il sistema nervoso. Questa tecnica aiuta a riattivare la muscolatura, migliorando la risposta neuromuscolare e la coordinazione motoria. Infine, la vibrazione è una manovra che utilizza movimenti oscillatori per rilassare le tensioni profonde e ridurre la sensibilità

Massoterapia cervicale: benefici, tecniche e indicazioni Leggi tutto »

massoterapia decontratturante

Massoterapia Decontratturante: Cos’è e Come Può Aiutarti

Se soffri di dolori muscolari persistenti, tensioni alla schiena o difficoltà di movimento, la massoterapia decontratturante potrebbe essere la soluzione che stai cercando. Questa tecnica, eseguita da professionisti qualificati, è progettata per alleviare le contratture muscolari e migliorare il benessere generale. Grazie a interventi mirati e tecniche specifiche, è possibile affrontare non solo il dolore, ma anche le cause alla base di rigidità muscolari e cattiva postura. In questo articolo parliamo di: Add a header to begin generating the table of contents Cos’è la Massoterapia Decontratturante Innanzitutto, che cos’è una contrattura? La contrattura muscolare è una contrazione involontaria e prolungata del muscolo, che non riesce a tornare alla sua posizione di riposo. Questa condizione può essere causata da uno sforzo eccessivo, movimenti bruschi, mancanza di riscaldamento o posture scorrette. Altri fattori includono stress emotivo, sedentarietà o alcune patologie articolari o neurologiche. La contrattura spesso si manifesta con dolore localizzato, rigidità e una riduzione della funzionalità muscolare.  La massoterapia decontratturante interviene efficacemente proprio su queste problematiche, utilizzando tecniche specifiche per alleviare le tensioni muscolari e migliorare la funzionalità complessiva. Si tratta di un trattamento manuale che mira a sciogliere le tensioni muscolari, migliorare la circolazione sanguigna e ripristinare la mobilità articolare. A differenza di altri tipi di massaggi, la massoterapia decontratturante si concentra su aree specifiche del corpo per alleviare dolori muscolari. Un esempio è la massoterapia cervicale e lombare, particolarmente efficace nel ridurre tensioni e rigidità nella parte superiore e inferiore della schiena. Anche la spalla, spesso colpita da rigidità, e il ginocchio, in caso di tensioni post-traumatiche o sovraccarico, traggono beneficio da questo trattamento, migliorando la mobilità e il benessere muscolare. I Benefici della Massoterapia Decontratturante La massoterapia decontratturante offre numerosi vantaggi sia a breve che a lungo termine.  Questo trattamento aiuta a: ridurre la tensione muscolare e il dolore localizzato, spesso causato da contratture croniche o sovraccarichi fisici; migliorare la circolazione sanguigna, favorendo l’ossigenazione dei tessuti e l’eliminazione delle tossine; correggere posture scorrette, alleviando lo stress muscolare associato; potenziare la flessibilità e la mobilità articolare, ideale per chi ha limitazioni motorie; favorire il rilassamento mentale, grazie all’effetto distensivo sulle tensioni accumulate. In particolare, è indicata per persone che trascorrono molte ore sedute o in piedi, per chi pratica sport regolarmente o per chi desidera semplicemente migliorare il proprio benessere generale. Tecniche Utilizzate nella Massoterapia Decontratturante Un trattamento efficace si basa sull’applicazione di tecniche specifiche, adattate alle esigenze individuali.  Le tecniche decontratturanti più comuni includono: pressioni profonde: ideali per sciogliere i nodi muscolari più ostinati, agendo in profondità sui tessuti; manovre di frizione: movimenti vigorosi che stimolano la circolazione locale, riducono l’infiammazione e alleviano il dolore; stretching passivo: utile per migliorare l’elasticità muscolare e ripristinare la piena mobilità delle articolazioni; impastamenti: tecniche più leggere, che favoriscono il rilassamento generale e preparano il muscolo a trattamenti più intensi. Ogni seduta viene personalizzata per affrontare le aree problematiche specifiche, assicurando risultati ottimali in base alle condizioni del paziente. Dolori Dopo un Massaggio Decontratturante: Cosa Aspettarti Dopo una seduta di massoterapia decontratturante, potresti avvertire un leggero indolenzimento muscolare. Questo è un fenomeno normale e temporaneo, legato al lavoro intenso sui tessuti profondi. In genere, il disagio scompare nel giro di 24-48 ore. Per ridurre eventuali fastidi, si consiglia di: bere abbondante acqua per aiutare il corpo a eliminare le tossine; evitare attività fisiche intense per almeno un giorno; applicare impacchi caldi o freddi per lenire eventuali infiammazioni. Seguire queste semplici indicazioni può contribuire a massimizzare i benefici del trattamento e accelerare il recupero. Quando Scegliere la Massoterapia Decontratturante La massoterapia decontratturante è particolarmente indicata in diverse situazioni: tensioni croniche alla schiena, come lombalgia o cervicalgia, che limitano la mobilità; recupero muscolare per sportivi dopo allenamenti intensi o infortuni; miglioramento della postura per chi trascorre molte ore in posizioni statiche; sollievo dallo stress accumulato, sia fisico che mentale. Grazie alla sua versatilità, questo trattamento si adatta a esigenze diverse, rappresentando una soluzione efficace per chi desidera ritrovare equilibrio e benessere. Per Chi È Controindicata la Massoterapia La massoterapia in generale, pur essendo benefica per molti, presenta alcune controindicazioni. È sconsigliata per individui con disturbi della coagulazione o trombocitopenia, poiché potrebbe causare lividi o sanguinamenti. Inoltre, è opportuno evitare pressioni dirette su ossa affette da osteoporosi, per prevenire possibili complicazioni. La massoterapia dovrebbe essere evitata anche in presenza di infezioni cutanee, ferite aperte o stati febbrili. È fondamentale consultare un professionista sanitario prima di intraprendere la massoterapia, assicurandosi che sia appropriata per la propria condizione di salute. Come Scegliere un Professionista Qualificato Per ottenere i massimi benefici, è fondamentale affidarsi a un massoterapista esperto e certificato. Al Centro Polimedico Unisalus, i professionisti valutano con attenzione ogni caso, definendo un piano di trattamento personalizzato in base alle tue esigenze. Questo approccio garantisce risultati efficaci e un’esperienza sicura e rilassante. Scegliere un massoterapista qualificato significa investire nella propria salute con la certezza di essere in buone mani. Inizia il tuo percorso verso il benessere Affidati ai professionisti del Centro Medico Unisalus e scopri i benefici di una massoterapia decontratturante personalizzata. Prenota Ora il Tuo Trattamento

Massoterapia Decontratturante: Cos’è e Come Può Aiutarti Leggi tutto »

acne giovanile

Acne giovanile: guida a cause e trattamenti efficaci

L’acne giovanile è una condizione cutanea che interessa molti adolescenti e, in alcuni casi, giovani adulti. Non è solo un problema estetico, ma può anche influire profondamente sul benessere psicologico, compromettendo l’autostima e le relazioni sociali. Conoscere i fattori che contribuiscono alla sua comparsa, i sintomi principali e i trattamenti disponibili è fondamentale per affrontarla in modo consapevole ed efficace. Indice dei Contenuti Cos’è l’acne giovanile L’acne giovanile si verifica quando i follicoli piliferi si ostruiscono a causa dell’accumulo di sebo, cellule morte e batteri. Questo fenomeno dà origine a diverse manifestazioni cutanee, come comedoni (punti neri e bianchi), papule, pustole e, nei casi più gravi, noduli e cisti. È una condizione particolarmente comune durante l’adolescenza, un periodo caratterizzato da importanti cambiamenti ormonali che influenzano la produzione di sebo e la salute della pelle. Le cause dell’acne giovanile L’acne è il risultato di una combinazione di fattori. Di seguito i principali: Cambiamenti ormonali: durante la pubertà, l’aumento degli ormoni androgeni stimola le ghiandole sebacee a produrre più sebo. Questo eccesso di sebo, combinato con cellule morte che si accumulano sulla superficie cutanea, crea un ambiente ideale per la proliferazione batterica. Gli androgeni non solo incrementano l’attività delle ghiandole sebacee, ma possono anche alterare la composizione del sebo, rendendolo più denso e incline a ostruire i follicoli piliferi. Predisposizione genetica: la genetica gioca un ruolo cruciale nella predisposizione all’acne. Studi dimostrano che avere genitori o familiari stretti con una storia di acne severa aumenta significativamente il rischio di sviluppare la condizione. La predisposizione genetica non solo influenza la produzione di sebo, ma può anche determinare una maggiore sensibilità agli ormoni androgeni e una risposta infiammatoria più marcata. Fattori esterni: anche lo stile di vita e le abitudini quotidiane possono influire sulla gravità dell’acne. Lo stress cronico può alterare il sistema ormonale, stimolando la produzione di cortisolo, un ormone che aumenta l’attività delle ghiandole sebacee. Una dieta squilibrata, ricca di zuccheri raffinati e latticini, è stata correlata a un aumento delle lesioni acneiche. Inoltre, l’uso di cosmetici occlusivi o non formulati per pelli acneiche può peggiorare la condizione, favorendo l’ostruzione dei pori. Batteri: il Cutibacterium acnes, un batterio normalmente presente sulla pelle, può proliferare nei follicoli ostruiti, nutrendosi del sebo in eccesso. Questa proliferazione batterica scatena una risposta infiammatoria da parte del sistema immunitario, che si traduce nella comparsa di papule, pustole e, nei casi più gravi, noduli e cisti. Una maggiore comprensione del ruolo del Cutibacterium acnes ha portato allo sviluppo di trattamenti mirati per ridurre la sua attività senza danneggiare il microbiota cutaneo. I sintomi e la classificazione dell’acne L’acne si presenta con sintomi che variano per tipo e gravità: Lieve: si manifesta con punti neri (comedoni aperti) e punti bianchi (comedoni chiusi), senza infiammazione evidente. Moderata: include papule (piccoli rigonfiamenti infiammati) e pustole (lesioni con contenuto purulento). Grave: presenza di noduli e cisti, lesioni profonde e dolorose che possono portare alla formazione di cicatrici permanenti. Questa forma richiede un intervento dermatologico tempestivo. Come trattare l’acne giovanile Il trattamento dell’acne deve essere personalizzato in base alla severità e alle caratteristiche della pelle. È fondamentale affidarsi a un dermatologo per evitare il peggioramento delle lesioni o la comparsa di cicatrici. Rimedi per l’acne lieve Per trattare l’acne lieve, è importante adottare una routine di cura della pelle che aiuti a mantenere i pori puliti e a ridurre l’infiammazione. Gli interventi mirano principalmente a controllare la produzione di sebo e a prevenire la formazione di nuove lesioni. Detersione quotidiana: utilizzare detergenti delicati specifici per pelli grasse o acneiche, due volte al giorno. Evitare saponi aggressivi che possono alterare il film idrolipidico. Trattamenti topici: creme o gel a base di perossido di benzoile, acido salicilico o acido azelaico. Questi ingredienti aiutano a ridurre l’infiammazione, esfoliare la pelle e prevenire la formazione di nuovi comedoni. Idratazione: anche la pelle acneica necessita di idratazione. Scegliere creme leggere non comedogene. Terapie per l’acne moderata o grave L’acne moderata o grave richiede trattamenti più intensivi che possono includere sia terapie topiche che sistemiche. Questi approcci mirano a ridurre l’infiammazione, eliminare i batteri e prevenire le complicazioni a lungo termine. Farmaci topici: retinoidi (ad esempio, tretinoina), che accelerano il turnover cellulare, e antibiotici in crema per ridurre la proliferazione batterica. Farmaci orali: includono antibiotici come tetracicline o doxiciclina per controllare l’infiammazione. Nei casi gravi, si può ricorrere all’isotretinoina, un derivato della vitamina A altamente efficace ma con potenziali effetti collaterali. Terapie ormonali: per le ragazze, i contraccettivi orali possono aiutare a stabilizzare i livelli ormonali e ridurre la produzione di sebo. Trattamenti dermo-estetici: peeling chimici a base di acidi (glicolico, salicilico) per esfoliare la pelle e ridurre le macchie post-acneiche. Laserterapia per migliorare le cicatrici e ridurre il rossore. Perché è importante consultare un dermatologo Sottoporsi a una visita dermatologica è essenziale per affrontare l’acne in modo efficace. Il dermatologo può diagnosticare correttamente il tipo di acne e determinarne la causa. Inoltre, è in grado di personalizzare il trattamento, scegliendo le terapie più adatte alle caratteristiche della pelle e alle esigenze del paziente, riducendo al minimo gli effetti collaterali. Monitorare i progressi è un altro aspetto cruciale: il dermatologo può adattare la terapia in base ai risultati ottenuti, garantendo una maggiore efficacia. Infine, uno specialista offre soluzioni avanzate per prevenire cicatrici permanenti, migliorando non solo la salute della pelle ma anche l’aspetto estetico complessivo. Conclusioni L’acne giovanile, sebbene diffusa, non deve essere sottovalutata. Con le giuste cure e il supporto di uno specialista, è possibile migliorare l’aspetto della pelle e prevenire complicazioni a lungo termine. Non aspettare: agire tempestivamente è la chiave per risultati ottimali. Prenota una visita dermatologica Inizia il tuo percorso verso una pelle sana e luminosa! Prenota online

Acne giovanile: guida a cause e trattamenti efficaci Leggi tutto »

prp ginocchio

PRP Ginocchio: Trattamento con Plasma Ricco di Piastrine

La medicina rigenerativa sta rivoluzionando il trattamento delle patologie articolari. Tra le tecniche più promettenti c’è il PRP (Platelet-Rich Plasma), utilizzato con successo per migliorare la salute del ginocchio. In questo articolo esploriamo come funziona il trattamento PRP, le sue applicazioni e i risultati che si possono ottenere. Indice dei Contenuti Cos’è il PRP e come funziona? Il PRP è un concentrato di piastrine ottenuto dal sangue del paziente stesso. Le piastrine contengono fattori di crescita che stimolano la rigenerazione dei tessuti danneggiati. La procedura prevede il prelievo di sangue, la centrifugazione per separare il plasma ricco di piastrine e la successiva infiltrazione nella zona da trattare. Questo processo è completamente naturale e minimamente invasivo. Quando è indicato il trattamento PRP al ginocchio? l trattamento con PRP è indicato per una vasta gamma di condizioni legate a problematiche del ginocchio, con particolare efficacia nei seguenti casi: Artrosi del ginocchio: il PRP è spesso utilizzato per alleviare il dolore e rallentare la degenerazione cartilaginea nei pazienti con artrosi in fase iniziale o moderata. Grazie ai fattori di crescita contenuti nel PRP, si stimola la rigenerazione della cartilagine residua e si favorisce la lubrificazione naturale dell’articolazione. Lesioni al menisco: il trattamento è indicato in caso di lesioni non chirurgiche o come complemento alla riabilitazione post-chirurgica. Il PRP favorisce la guarigione e riduce l’infiammazione. Infiammazioni croniche: tendiniti, borsiti e altre condizioni infiammatorie croniche del ginocchio possono trarre beneficio dalle infiltrazioni PRP, che riducono l’infiammazione e accelerano il recupero. Danni alla cartilagine: nei casi di lesioni alla cartilagine, il PRP può promuovere la rigenerazione tissutale, migliorando la funzionalità articolare e prevenendo un’ulteriore degenerazione. Infortuni sportivi: il PRP è spesso scelto da atleti per trattare microtraumi, distorsioni o stiramenti al ginocchio, favorendo un recupero più rapido. Artrosi post-traumatica: nei pazienti che hanno subito lesioni o interventi chirurgici al ginocchio, il PRP può aiutare a prevenire o gestire l’insorgenza di artrosi secondaria. Prima di intraprendere il trattamento, è fondamentale sottoporsi a una valutazione medica approfondita. Lo specialista potrebbe richiedere esami diagnostici come radiografie, risonanza magnetica o ecografie per determinare la condizione specifica e valutare l’idoneità al trattamento PRP. Questo approccio personalizzato garantisce risultati ottimali e minimizza i rischi. Come avviene l’infiltrazione PRP al ginocchio? L’infiltrazione PRP è una procedura sicura e veloce: Prelievo del sangue: viene prelevata una piccola quantità di sangue dal paziente. Preparazione del PRP: attraverso un processo di centrifugazione, si ottiene il plasma ricco di piastrine. Iniezione nel ginocchio: il PRP viene iniettato nell’articolazione del ginocchio sotto guida ecografica per garantire precisione. La procedura dura circa 30-60 minuti e non richiede ricovero ospedaliero. Benefici del PRP per il ginocchio Il trattamento PRP al ginocchio rappresenta una svolta per la gestione del dolore e il miglioramento della funzionalità articolare. Una delle sue caratteristiche principali è la capacità di ridurre significativamente il dolore cronico associato a condizioni come l’artrosi o le lesioni traumatiche. Grazie ai fattori di crescita presenti nel PRP, i tessuti danneggiati ricevono uno stimolo naturale alla rigenerazione, il che contribuisce a riparare la cartilagine e altri tessuti molli compromessi. Questo processo solo migliora la struttura dei tessuti e porta alla riduzione dell’infiammazione, migliorando il benessere generale del paziente. Un altro importante beneficio è il miglioramento della funzionalità del ginocchio. Molti pazienti riportano una maggiore capacità di movimento e una qualità di vita migliore dopo il trattamento, poiché il PRP interviene direttamente sulle cause del dolore e della rigidità articolare. Studi clinici confermano che l’efficacia del PRP è spesso superiore a quella di trattamenti convenzionali, come infiltrazioni di acido ialuronico o farmaci antinfiammatori, soprattutto nei casi di artrosi iniziale o moderata. Tempi di recupero e risultati attesi Dopo il trattamento, è possibile tornare alle normali attività quotidiane nel giro di pochi giorni. I risultati variano da paziente a paziente, ma in generale si osservano miglioramenti significativi dopo 2-3 settimane. Gli effetti positivi possono durare diversi mesi, con benefici a lungo termine grazie alla rigenerazione dei tessuti. PRP Ginocchio: Rischi e limitazioni l PRP è una tecnica sicura, ma possono verificarsi rari effetti collaterali, tra cui: Dolore temporaneo nell’area trattata. Leggeri ematomi o gonfiore. Reazioni allergiche, molto rare, poiché il materiale utilizzato è autologo (del paziente stesso). Il trattamento potrebbe non essere efficace in casi di artrosi avanzata o gravi lesioni non rigenerabili. PRP o gel piastrinico: differenze e applicazioni Il PRP (Plasma Ricco di Piastrine) e il gel piastrinico si basano sullo stesso principio: l’utilizzo dei fattori di crescita derivati dalle piastrine per stimolare la rigenerazione dei tessuti. Tuttavia, esistono differenze fondamentali tra i due trattamenti, che ne influenzano l’applicazione. Il PRP è una soluzione liquida ricca di piastrine, preparata tramite centrifugazione del sangue del paziente. Questa forma è particolarmente indicata per trattamenti che richiedono una distribuzione uniforme del plasma, come nelle articolazioni del ginocchio affette da artrosi iniziale o lesioni alla cartilagine. Grazie alla sua consistenza fluida, il PRP può diffondersi facilmente all’interno dell’articolazione, raggiungendo aree difficili. Il gel piastrinico, invece, è una forma più densa e concentrata ottenuta da una lavorazione specifica del PRP. La sua consistenza gelatinosa lo rende ideale per applicazioni localizzate, come il riempimento di cavità tissutali o il trattamento di lesioni gravi della cartilagine. Questo lo rende particolarmente utile in pazienti con artrosi avanzata o in condizioni in cui è necessario un maggiore supporto strutturale. Domande frequenti È doloroso il trattamento PRP? Il dolore è minimo e si limita al momento dell’iniezione. Quante sedute sono necessarie? In media, si consigliano 3 sedute a distanza di 2-4 settimane l’una dall’altra. Quanto dura l’effetto del PRP? Gli effetti possono durare dai 6 mesi a un anno, a seconda della gravità del problema e dello stile di vita del paziente. Conclusione Il trattamento PRP rappresenta una soluzione innovativa ed efficace per chi soffre di problemi al ginocchio, offrendo benefici concreti e duraturi. Se desideri migliorare la salute delle tue articolazioni, consulta uno specialista per valutare se il PRP è adatto alle tue esigenze. Scopri i benefici del PRP Prenota ora la tua consulenza e scegli un trattamento naturale per

PRP Ginocchio: Trattamento con Plasma Ricco di Piastrine Leggi tutto »

trattamenti prp

Trattamenti PRP, cosa sono e applicazioni

Trattamenti PRP, cosa sono e applicazioni Il trattamento PRP, o Plasma Ricco di Piastrine, è una procedura medica innovativa che sfrutta le proprietà rigenerative del sangue per promuovere la guarigione dei tessuti. Questo approccio naturale e minimamente invasivo utilizza il plasma, ottenuto dal sangue del paziente, arricchito di piastrine, fondamentali per la riparazione e la rigenerazione cellulare. Questa tecnica trova ampie applicazioni, dalla medicina estetica, per migliorare la qualità della pelle e ridurre rughe e cicatrici, all’ortopedia e medicina dello sport, dove viene utilizzata per trattare lesioni articolari, tendinee e muscolari.  Nel corso dell’articolo, approfondiremo i principali ambiti di applicazione del PRP, i vantaggi di questa terapia naturale e personalizzata, i possibili effetti collaterali e le controindicazioni da considerare. Inoltre, esploreremo il potenziale rigenerativo che rende questa tecnica una delle opzioni più promettenti nel panorama della medicina moderna. Indice Add a header to begin generating the table of contents Come Funziona il PRP? Il trattamento PRP sfrutta un processo ben definito per stimolare la rigenerazione dei tessuti danneggiati. Tutto inizia con un prelievo di sangue, eseguito direttamente dal paziente.  Questo campione viene poi sottoposto a centrifugazione, una procedura che separa il plasma dalle altre componenti del sangue, concentrando le piastrine. Queste cellule, fondamentali per il processo di guarigione, sono ricche di fattori di crescita e proteine bioattive. Il plasma arricchito di piastrine, una volta isolato, viene preparato per essere iniettato nelle aree specifiche che necessitano del trattamento. Il meccanismo d’azione del PRP si basa sulla capacità delle piastrine di rilasciare fattori di crescita. Questi promuovono la rigenerazione cellulare, attivano le cellule staminali locali e migliorano l’irrorazione sanguigna dell’area trattata, accelerando i processi di riparazione. Essendo un trattamento autologo, ovvero basato sul materiale biologico del paziente stesso, il PRP è generalmente ben tollerato e riduce al minimo il rischio di reazioni avverse. Applicazioni dei Trattamenti PRP Il PRP, o Plasma Ricco di Piastrine, si distingue per la sua ampia gamma di applicazioni in diversi ambiti della medicina, grazie alla sua capacità di stimolare la rigenerazione cellulare e migliorare la qualità dei tessuti.  Le sue proprietà rigenerative sono sfruttate per trattare problematiche estetiche, ortopediche e dermatologiche, ma anche per favorire la guarigione in contesti post-chirurgici.  Di seguito esploriamo i principali ambiti di utilizzo. PRP nella medicina estetica Il PRP ha acquisito una grande popolarità nel settore estetico per il suo approccio naturale e minimamente invasivo.  In medicina estetica, viene impiegato per migliorare la qualità e l’aspetto della pelle, agendo sui segni dell’invecchiamento e altre problematiche cutanee. Ad esempio, il PRP è utilizzato per ridurre rughe e linee sottili, stimolando la produzione di collagene e rendendo la pelle più compatta e luminosa. Inoltre, si rivela efficace nel trattamento delle cicatrici, incluse quelle lasciate dall’acne, favorendo una rigenerazione uniforme del tessuto cutaneo. Un’altra applicazione significativa è il Prp per capelli per il trattamento dell’alopecia. Iniettato nel cuoio capelluto, il PRP stimola i follicoli piliferi dormienti e favorisce una maggiore densità e forza dei capelli, rappresentando una valida alternativa o un complemento ai trattamenti tradizionali contro la caduta. PRP nell’ortopedia e medicina dello sport Nel campo ortopedico e della medicina sportiva, il PRP si è affermato come una soluzione non invasiva per favorire il recupero da lesioni muscolo scheletriche e migliorare la funzionalità articolare.  Viene utilizzato per trattare lesioni tendinee e muscolari, spesso in pazienti che necessitano di una ripresa accelerata, come gli atleti professionisti. Grazie alla sua capacità di ridurre l’infiammazione e stimolare la riparazione dei tessuti, il PRP trova applicazione anche nel trattamento dell’osteoartrite.  In questi casi, le infiltrazioni di PRP nelle articolazioni danneggiate aiutano ad alleviare il dolore e a migliorare la mobilità. I traumi sportivi, come strappi muscolari o distorsioni, beneficiano del PRP per la sua capacità di accelerare i tempi di guarigione, riducendo al contempo il rischio di complicazioni o recidive. Questo lo rende una scelta sempre più comune per i professionisti dello sport. PRP in dermatologia In dermatologia, il PRP rappresenta una soluzione innovativa per affrontare problematiche cutanee croniche e acute.  È particolarmente utile nella gestione delle cicatrici post-operatorie o traumatiche, promuovendo una rigenerazione uniforme e riducendo eventuali irregolarità della pelle. Inoltre, trova applicazione nel trattamento di ulcere cutanee croniche, come quelle venose o le piaghe da decubito. Queste condizioni, spesso difficili da trattare con metodi tradizionali, beneficiano della capacità del PRP di stimolare il processo di guarigione naturale e migliorare la circolazione sanguigna locale. Altri ambiti della medicina rigenerativa Oltre agli usi sopra citati, il PRP è impiegato con successo anche in altri ambiti della medicina rigenerativa. Una delle sue applicazioni principali è la riparazione dei tessuti dopo interventi chirurgici, in cui il PRP accelera la guarigione delle ferite e riduce il rischio di complicazioni. Inoltre, è utilizzato per migliorare la qualità dei tessuti molli, aiutando a preservare o ripristinare l’elasticità e la tonicità in diverse aree del corpo. Grazie alla sua capacità di adattarsi a esigenze terapeutiche specifiche, il PRP si sta affermando come uno strumento indispensabile in molte discipline mediche, dimostrando un potenziale rigenerativo senza precedenti e un impatto positivo sulla qualità della vita dei pazienti. Vantaggi e svantaggi della terapia con PRP La terapia con PRP (Plasma Ricco di Piastrine) offre molteplici benefici, ma presenta anche alcune limitazioni che è importante considerare. Di seguito, analizziamo i principali vantaggi e svantaggi di questo trattamento innovativo. Vantaggi Stimola la rigenerazione dei tessuti grazie alla concentrazione di fattori di crescita che promuovono la guarigione. È efficace per il trattamento di lesioni muscoloscheletriche, problemi cutanei e miglioramento dell’aspetto di pelle e capelli. Si tratta di una procedura minimamente invasiva con tempi di recupero ridotti rispetto agli interventi chirurgici tradizionali. Possiede una grande versatilità: utilizzabile sia in ambito estetico (ringiovanimento cutaneo, riduzione rughe) sia in ambito medico (riduzione dell’infiammazione, recupero da lesioni sportive). Utilizza il sangue del paziente stesso, riducendo i rischi di infezioni e reazioni allergiche. Svantaggi L’efficacia può variare da paziente a paziente, con risultati non sempre uniformi. In alcuni casi, le evidenze scientifiche sull’efficacia del trattamento per determinate condizioni possono essere limitate. Il costo del trattamento

Trattamenti PRP, cosa sono e applicazioni Leggi tutto »

nutrizione: cibi salutari

La nutrizione: una scelta di salute e benessere

La nutrizione: una scelta di benessere Adottare un’alimentazione corretta è fondamentale per migliorare la qualità della vita.  Nello specifico, nell’articolo di oggi parleremo della nutrizione che non riguarda solo le scelte alimentari quotidiane come si tende a credere.  Quando si parla di nutrizione, ci si riferisce più in generale a un percorso di consapevolezza e di cura del proprio corpo che, proprio per questo motivo, richiede l’assistenza di professionisti qualificati.  In effetti, se si desidera intraprendere un percorso di cambiamento con effetti reali e duraturi nel tempo, è essenziale affidarsi a un nutrizionista. Scendiamo nello specifico. Indice Add a header to begin generating the table of contents Il ruolo del nutrizionista Il nutrizionista è un esperto di alimentazione che, oltre a elaborare diete e piani alimentari, si occupa di guidare le persone verso abitudini alimentari corrette e sostenibili nel tempo. Infatti, durante la consulenza, il nutrizionista: valuta lo stato nutrizionale del paziente; ascolta le sue esigenze e i suoi obiettivi; analizza le abitudini di vita per capire a fondo quali aspetti migliorare.  Tutte queste informazioni permettono al nutrizionista di elaborare un piano alimentare personalizzato, accompagnando il paziente in un vero e proprio percorso di educazione alimentare.  In altre parole, il nutrizionista è quella figura professionale che aiuta i pazienti a raggiungere i propri obiettivi di benessere psico fisico.  Ciò non significa solo migliorare l’aspetto esteriore o perdere peso, ma anche sentirsi più energici, migliorare la digestione, ridurre sintomi fastidiosi e vivere la relazione con il cibo in modo più sereno. Come si svolge un percorso nutrizionale? Un percorso nutrizionale è articolato in diverse fasi, ognuna delle quali è studiata per rispondere alle esigenze specifiche del paziente.  Si parte sempre con una consulenza conoscitiva iniziale, un momento dedicato a raccogliere tutte le informazioni necessarie riguardo le abitudini, i bisogni e gli obiettivi della persona.  Durante questo incontro, il nutrizionista effettua alcune misurazioni come peso, altezza e circonferenze corporee, che forniscono un quadro di riferimento completo per l’elaborazione del piano alimentare. Una volta raccolti tutti questi dati, il nutrizionista formula un piano alimentare su misura, un vero e proprio strumento di cambiamento.  Non si tratta solo di una lista di cibi consigliati, ma di un programma da poter adattare al proprio stile di vita e capace di integrarsi con le preferenze alimentari personali. La dieta, in questo modo, non è più una privazione del piacere del cibo, ma si integra in modo del tutto naturale al proprio stile di vita.  I follow-up periodici sono un altro aspetto essenziale del percorso. Attraverso controlli periodici, il nutrizionista monitora in modo continuativo tutti i progressi del paziente, adattando il piano alimentare in base alle eventuali esigenze che possono emergere nel corso del tempo.  Questo approccio flessibile è cruciale per rendere il percorso efficace e mantenere alta la motivazione, permettendo di ottenere risultati concreti. Quando è utile intraprendere un programma nutrizionale? Un percorso nutrizionale può fare la differenza in molte situazioni della vita.  Ecco alcuni dei principali motivi per rivolgersi a un nutrizionista: Miglioramento delle abitudini alimentari: per chi desidera acquisire uno stile di vita sano e sostenibile, un nutrizionista può fornire il supporto necessario a integrare abitudini alimentari bilanciate, aiutando il paziente a commettere i classici errori comuni e a fare scelte più consapevoli;  Perdita di peso: dimagrire in modo equilibrato, evitando diete drastiche o eccessive restrizioni, è un obiettivo comune per molte persone. Un nutrizionista lavora fianco a fianco del paziente per creare un piano su misura che tenga conto del metabolismo, delle preferenze e delle esigenze individuali, garantendo una perdita di peso graduale, sicura e sostenibile; Gestione di patologie e sintomi specifici: chi soffre di disturbi come colesterolo alto, glicemia elevata, gonfiore addominale, reflusso gastrico o ritenzione idrica può trarre notevoli benefici da un piano nutrizionale mirato; Carenze nutrizionali: un nutrizionista può aiutare a correggere carenze specifiche di nutrienti, spesso causa di sintomi come stanchezza, problemi di concentrazione e debolezza; Intolleranze e allergie alimentari: per chi ha intolleranze al lattosio, al glutine, al nichel o altre sensibilità alimentari, un nutrizionista può aiutare a costruire una dieta varia e bilanciata che tenga conto di queste limitazioni senza rinunciare al piacere del cibo; Fasi della vita con esigenze nutrizionali particolari: alcune fasi della vita richiedono un’attenzione speciale all’alimentazione. Gravidanza, allattamento, menopausa e adolescenza sono momenti di cambiamento fisiologico in cui il corpo ha bisogno di un apporto di nutrienti adeguato e personalizzato; Attività fisica e sport: un’alimentazione corretta è fondamentale per chi pratica attività fisica, sia a livello amatoriale sia agonistico. Il nutrizionista può sviluppare un piano nutrizionale che ottimizzi la performance, favorisca il recupero e garantisca un apporto energetico adeguato in base al tipo di sport praticato. I benefici del percorso nutrizionale Farsi seguire da un nutrizionista significa andare oltre la semplice modifica della dieta.  Significa iniziare un percorso di scoperta attraverso cui conoscere meglio il proprio corpo e le sue esigenze.  I benefici di un percorso nutrizionale sono numerosi e si estendono a tutti gli aspetti della vita quotidiana.  Innanzitutto, un’alimentazione bilanciata aiuta a sentirsi più energici e vitali, migliorando l’umore e la capacità di concentrazione. Ridurre il rischio di malattie legate a cattive abitudini alimentari è un altro vantaggio significativo.  Attraverso il supporto di un nutrizionista, inoltre, si impara a fare scelte consapevoli che riducono il rischio di patologie come diabete, ipertensione e problemi cardiovascolari.  Inoltre, un piano alimentare personalizzato può contribuire a migliorare la qualità del sonno e a rafforzare il sistema immunitario, rendendo il fisico più resistente agli stress fisici e psicologici. Perché rivolgersi al centro medico Unisalus per una consulenza nutrizionale Il Centro Medico Unisalus offre un servizio di consulenza nutrizionale che si distingue per la qualità e la professionalità.  Affidarsi a un nutrizionista presso il Centro Medico Unisalus significa scegliere un percorso supportato da un team di esperti, pronti a guidarti con competenza e attenzione.  Durante la prima visita nutrizionale, il nutrizionista effettua una valutazione completa del tuo stato di salute e delle tue abitudini, per costruire insieme a te un piano nutrizionale su misura.  Ogni fase

La nutrizione: una scelta di salute e benessere Leggi tutto »