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Che sintomi ha la fibrosi polmonare?

Che sintomi ha la fibrosi polmonare?

Che sintomi ha la fibrosi polmonare? PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI Salute In questo Articolo Parliamo di: Come si può manifestare la fibrosi polmonare? La fibrosi polmonare è una condizione medica cronica che colpisce i tessuti polmonari, causando cicatrici e ispessimenti che ostacolano la capacità dei polmoni di funzionare correttamente. La malattia può manifestarsi in diversi modi e può essere diagnosticata attraverso una serie di procedure e test medici. In questo articolo, esploreremo i sintomi della fibrosi polmonare, come si manifesta e quali sono i metodi utilizzati per la diagnosi. Quali sono i Sintomi? I sintomi della fibrosi polmonare: La fibrosi polmonare può manifestarsi con una varietà di sintomi, che possono variare da persona a persona. Alcuni dei sintomi più comuni includono: – Dispnea (difficoltà respiratoria): Uno dei sintomi più comuni della fibrosi polmonare è la difficoltà a respirare, che può peggiorare nel tempo.– Tosse secca: Molti pazienti con fibrosi polmonare sperimentano una tosse persistente e secca, che non produce catarro.– Affaticamento: L’affaticamento è un sintomo comune della fibrosi polmonare, poiché i polmoni compromessi rendono più difficile ottenere l’ossigeno necessario per il corpo.– Dolore toracico: Alcune persone con fibrosi polmonare possono sperimentare dolore toracico, che può variare in intensità.– Perdita di peso involontaria: La fibrosi polmonare può causare perdita di peso involontaria a causa della difficoltà nel mangiare a causa della mancanza di respiro. È importante notare che questi sintomi possono essere attribuiti anche ad altre condizioni mediche, quindi è essenziale consultare un medico per una valutazione accurata se si sospetta di avere fibrosi polmonare. Come si fa la diagnosi? La diagnosi di fibrosi polmonare di solito coinvolge una serie di test e procedure per valutare la funzione polmonare e identificare eventuali anomalie nei tessuti polmonari. Alcuni dei metodi diagnostici più comuni includono: 1. Esami fisici: Durante un esame fisico, il medico può ascoltare i polmoni con uno stetoscopio per rilevare suoni anormali, come crepitii o ronchi. 2. Esami di imaging: I test di imaging, come la radiografia toracica e la tomografia computerizzata (TC) del torace, possono aiutare a identificare la presenza di cicatrici o ispessimenti nei tessuti polmonari, segni distintivi della fibrosi polmonare. 3. Spirometria: La spirometria è un test della funzione polmonare che misura la quantità di aria che si può inspirare ed espirare e la velocità con cui si può farlo. Questo test può aiutare a valutare il grado di compromissione della funzione polmonare. 4. Biopsia polmonare: In alcuni casi, può essere necessario eseguire una biopsia polmonare per confermare la diagnosi di fibrosi polmonare. Durante questo procedimento, viene prelevato un piccolo campione di tessuto polmonare per analizzarlo al microscopio e identificare eventuali segni di fibrosi. 5. Test di funzionalità polmonare: Questi test includono la misurazione della capacità vitale forzata (FVC) e del rapporto tra capacità vitale forzata e capacità polmonare totale (FEV1/FVC), che possono aiutare a valutare la gravità della malattia e monitorare la sua progressione nel tempo. È importante consultare un medico se si sospetta di avere fibrosi polmonare, in modo da poter essere sottoposti a una valutazione accurata e ricevere un trattamento adeguato. La diagnosi precoce e il trattamento tempestivo possono aiutare a gestire i sintomi e a migliorare la qualità della vita per coloro che vivono con questa malattia debilitante. Conclusioni la fibrosi polmonare può manifestarsi con una serie di sintomi che possono variare da persona a persona, e la diagnosi di solito coinvolge una serie di test e procedure per valutare la funzione polmonare e identificare eventuali anomalie nei tessuti polmonari. Consultare un medico è fondamentale per una valutazione accurata e un trattamento adeguato per questa condizione cronica. Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Visita Pneumologica con i Medici del Centro Medico Unisalus? Prenota la tua visita dal pulsante qui sotto oppure chiamaci al n.0248013784. Puoi anche scrivere a info@unisalus.it oppure contattarci tramite la sezione contatti del nostro sito. NEWS Prenota Visita Pneumologica Salute PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI ORARIO CENTRO MEDICO Lunedì – Venerdì dalle 08:00 alle 20:00 Sabato dalle 09:00 alle 16:00

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apnee notturne

Apnee Notturne

Apnee Notturne Russi? Il 45% degli adulti russa di tanto in tanto, mentre il 25% russa abitualmente. Può essere sintomo di ostruzioni respiratorie e non dovrebbe essere preso alla leggera. Il russamento può essere sintomo di un problema più grave, noto come sindrome delle apnee notturne ostruttive del sonno (OSA). L’apnea ostruttiva nel sonno è caratterizzata da diverse interruzioni della respirazione, che possono durare anche più di 10 secondi ciascuna, dovute al restringimento o al collasso delle vie aeree superiori. In questo modo la quantità di ossigeno ne sangue aumenta e il cuore deve lavorare più intensamente. Il ciclo del sonno risulta alterato, quindi il paziente si sente poco riposato, nonostante trascorra un tempo sufficiente a letto. Chi soffre di apnea può vere da 30 a 300 episodi simili per notte. Durante le apnee i livelli di ossigeno nel sangue si abbassano rapidamente, di contro c’è un aumento della pressione sanguigna e dell’attività cardiaca con possibili aritmie e a livello cerebrale microrisvegli o risvegli con affanno. Questo contribuisce al fatto che al fatto che metà circa dei pazienti con apnea nel sonno soffre anche di ipertensione. Chi russa non si riposa a sufficienza, quindi può rimanere affaticato durante il giorno e ne possono risentire il rendimento sul lavoro, la condotta di guida o l’uso dei macchinari. Presso il Centro Medico Unisalus puoi valutare la qualità del tuo sonno con lo Sleep Monitor: russiamo, il nostro sonno è di qualità, ci svegliamo ben riposati, ma durante il giorno abbiamo cali dell’attenzione? Oggi, a questa risposta dovete accompagnare uno screening del sonno, un esame non invasivo che vi permetterà una prima valutazione del sonno attraverso un dispositivo, che ha le dimensioni di un orologio da polso, dotato di saturimetro e cannula nasale che evidenzierà se durante il vostro ciclo di sonno ci sono casi di apnee notturne, indicando pulsazioni, saturazione e frequenza cardiaca. Questo esame permette di verificare quante apnee sono state registrate ogni ora durante il sonno, e se c’è rischio OSAS. Se l’incidenza del fenomeno delle apnee sarà significativo il paziente si recherà poi presso il Centro Medico Unisalus che potrà fare una vera e propria diagnosi. Referto in 24 h. Prevenzione: possiamo fare prevenzione anche se non tutti i fattori di rischio sono controllabili. Infatti, sappiamo che negli uomini le apnee notturne hanno una incidenza doppia rispetto alle donne e che il fenomeno colpisce soprattutto soggetti oltre i 40 anni a causa di rilassamento muscolare. Il miglior modo per prevenire lo sviluppo del russamento è prendersi cura della propria salute, seguendo alcuni consigli: non fumare non abusare di alcolici seguire una dieta sana ed equilibrata, che sia ricca di fibre e carente di grassi perdere peso se si è in sovrappeso fare regolare esercizio fisico RACCOMANDAZIONE: Se si soffre di una malattia cardiaca, è necessario consultare il nostro medico specialista cardiologo prima di cominciare un piano di esercizi fisici o una dieta dimagrante. Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Visita Pneumologica con i Medici del Centro Medico Unisalus? Prenota la tua visita dal pulsante qui sotto oppure chiamaci al n.0248013784. Puoi anche scrivere a info@unisalus.it oppure contattarci tramite la sezione contatti del nostro sito. Prenota la tua visita

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