Anestesia dentale

La paura del dentista è molto diffusa. Alcuni pazienti solo al pensiero di provare dolore rinunciano a curarsi.
In questo viene in aiuto l\’anestesia, attraverso la quale, è possibile eliminare il dolore anche nel caso di interventi più invasivi.

L’anestesia dentale è generalmente di tipo locale, cioè viene anestetizzata solo la zona interessata, senza causare la totale incoscienza del paziente.
Al contrario di quanto si possa pensare, ci possono essere diverse tipologie di anestesia che si differenziano tra di loro in funzione dell’intensità e della durata dell’intervento.

L’anestesia dal dentista è una procedura comune e praticata in tutti quei casi in cui occorre intervenire, limitando il dolore, come nel caso di carie, interventi di devitalizzazione, estrazione denti, rimozione di ascessi dentali e così via.

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Tipologie anestesia dentale

Prima di scegliere il farmaco anestetico locale, il dentista si basa su cinque fattori:

  • durata dell’intervento
  • complessità dell\’intervento
  • necessità di emostasi
  • la necessità di controllare il dolore dopo l\’intervento per via di allergie o altre contraddizioni all\’uso di alcuni farmaci per il paziente.

Nel caso di interventi di lieve entità, è sufficiente l’anestesia superficiale, somministrabile sotto forma di spray o soluzione oppure l’anestesia d’infiltrazione che viene iniettata direttamente nei tessuti, vicino al dente che si deve curare.
Se l’intervento è più invasivo, invece, si può ricorrere all’anestesia tronculare che agisce anche sui nervi grandi come il nervus alveolaris inferior, in modo da addormentare una superficie più ampia.

La tipologia di anestesia quindi può essere categorizzata in questo modo:

 

Tipo intervento Tipologia anestesia
Lieve entità Spray o soluzione
Piccoli interventi Anestesia d\’infiltrazione
Interventi invasivi Anestesia tronculare
Se si vuole evitare il sanguinamento ’Anestesia intraligamentosa
Interventi su denti affetti a pulpite Anestesia intrapulpare

 

L\’anestesia dentale fa male?

 

Si può avvertire un piccolo fastidio, una sensazione simile ad un pizzico di zanzara, nel momento in cui si ha l’ingresso dell’ago e di pressione quando viene iniettato l’anestetico.
Questo fastidio può variare in intensità da individuo a individuo. Il dolore durante e dopo il trattamento, invece, dipende dal tipo d\’intervento stesso e può essere alleviato con antidolorifici prescritti dal dentista.

L’effetto anestetico tende a scomparire dopo un’ora circa dall’iniezione, ma può prolungarsi anche per due ore o più, in relazione alla dose iniettata e al tipo di anestesia scelta.

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