La sindrome dell’ovaio policistico, detta anche policistosi ovarica, è caratterizzata da diversi fattori come: ovaie ingrandite, alterazioni endocrinologiche (iperandrogenismo, disordini del ciclo mestruale, obesità), e alterazione metaboliche.
Questa sindrome provoca importanti effetti sulla salute della donna a livello metabolico e riproduttivo.
Cause sindrome dell’ovaio policistico
Nel 1935 per la prima volta gli scienziati hanno affermato che la sindrome dell’ovaio policistico è associata a disturbi del ciclo mestruale, irsutismo (eccessiva crescita di peli) e obesità.
Nel tempo, approfondendo il problema, sono stati individuati altri tipi disfunzione metaboliche. Pertanto questa patologia diventa molto più complessa rispetto a come si pensava in origine.
Si tratta di una disfunzione molto vasta che compromette più parti del corpo come l’ipotalamo, l’ipofisi, le ovaie e il tessuto adiposo periferico.
Di solito la policistosi ovarica si manifesta durante la pubertà con disordini mestruali, irsutismo e obesità. I disturbi metabolici, che all’inizio sembrano poco importanti, col tempo avviene un a progressione della patologia diventano sempre più importante e raggiungono posizioni predominanti dopo la menopausa.
Disturbi endocrinologici
I disturbi metabolici che causa sindrome dell’ovaio policistico possono essere:
- irregolarità mestruali (oligomenorrea, amenorrea, metrorragie, infertilità)
- il 60% presenta eccessiva produzione di ormoni detta anche iperandrogenismo (irsutismo, acne, alopecia)
- obesità
Disturbi metabolici
Invece i disturbi metabolici che causano policistosi ovarica sono:
- intolleranza al glucosio
- diabete mellito
- dislipidemie, alterazioni della quantità di lipidi
- difetti fibrinolitici con iperfibrinogemia e un maggior rischio cardiovascolare
- ipertensione
Sintomi
L’apparizione di acne e peli in quantità smisurata per una donna sono le motivazioni più frequenti per richiedere un consulto dal ginecologo nell’età giovanile.
Talvolta queste giovani donne, con problemi di obesità, hanno cicli irregolari, orientativamente più lunghi, spesso con periodi di assenza mestruale.
Il consulto ginecologico è fondamentale anche in assenza di vita sessuale attiva, per rilevare disturbi come policistosi ovarica.
Terapia
I ginecologi consigliano in primo luogo di cambiare stile di vita. La sindrome dell’ovaio policistico (PCOS) può essere attenuata aumentando l’attività fisica. Ma anche seguendo una dieta equilibrata povera di grassi e zuccheri raffinati, per aiutare la perdita di peso.
Studi dimostrano che anche piccoli decrementi del 5-10%, sono in grado di normalizzare il ciclo mestruale e di migliorare le possibilità di concepimento, di ridurre le anomalie metaboliche e le malattie come diabete e malattie cardiovascolari.
Per le donne che non voglio avere figli, il ginecologo può prescrivere pillola contraccettiva per trattare la sindrome dell’ovaio policistico. La pillola contraccettiva normalizza e regolarizza ritmo e flusso dei cicli mestruali. In questo modo riduce sanguinamenti dovuti ai bassi livelli di estrogeni e progesterone. Non esiste un contraccettivo ottimizzato per la terapia della policistosi ovarica. Tuttavia i contraccettivi privi di attività androgenica, sono più efficaci nel trattamento di acne ed irsutismo.
I farmaci antiandrogeni impediscono che il testosterone si leghi ai recettori determinati nelle cellule periferiche (ad esempio i follicoli piliferi e le ghiandole sebacee). In questo modo diminuiscono l’ipertricosi, la perdita di capelli e l’acne.
Le terapie suggerite dai ginecologi danno buoni risultati nel contrastare l’irsutismo. Ma l’effetto cosmetico può non sempre essere efficace nell’eliminare il disagio estetico provocato da questa condizione. Per migliorare questa l’inestetismo esistono trattamenti semplici come l’uso di creme adatte che agisce sui follicoli piliferi rallentando la crescita dei peli sul corpo. Spesso l’azione delle creme è limitata al solo periodo di utilizzo.
La elettrolisi e la laserterapia, anche se sembrano avere un costo elevato e impegnativi e richiedono di numerose sedute, rimangono comunque i trattamenti più efficaci e duraturi nel tempo per il trattamento dell’irsutismo.
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