Cosa si intende per instabilità posturale? L’instabilità posturale è un disturbo dell’equilibrio che comporta la difficoltà di un soggetto, fermo o in movimento, di mantenere la posizione eretta. In genere, l’instabilità posturale ha come conseguenza una caduta a terra.
Instabilità posturale e cadute a terra
Come già accennato sopra, l’instabilità posturale può portare a cadute a terra, soprattutto nella popolazione più adulta (over 65 anni).
Ogni caduta deve essere vista come un “campanello d’allarme” perché può essere avvisaglia di una situazione più grave. Le cadute sono importanti perché fanno scattare la prevenzione e una valutazione sanitaria multidisciplinare.
È essenziale, inoltre, una valutazione multifattoriale delle cause. Infatti, si deve tenere conto della storia clinica del paziente, dell’eventuale assunzione di farmaci (i farmaci psicotropi, ad esempio, possono aver favorito la caduta), delle condizioni muscolari del paziente, delle sue capacità visive, del deterioramento cognitivo e della reattività posturale.
Instabilità posturale ed età
L’instabilità della postura può verificarsi a ogni età, ma si verifica con maggior frequenza in chi ha più di sessant’anni.
Un sondaggio dell’European Network for Safety Among Elderly stabilisce che sono più di 40.000 i casi di infortuni mortali che si verificano in un anno nella Comunità Europea tra i cittadini di età superiore ai 65 anni in conseguenza a cadute accidentali.
Nelle persone over 65 anni, le cadute sono la prima causa di infortunio. Quasi tutte le cadute, inoltre, rientrano nella sindrome da instabilità posturale.
Differenza tra instabilità e vertigine
Occorre, poi, sottolineare che instabilità posturale e vertigini sono due cose diverse.
Infatti, l’instabilità è quella sensazione di disequilibrio che colpisce un soggetto fermo o in movimento. Le vertigini, invece, si caratterizzano sempre per una sensazione di rotazione dell’ambiente circostante intorno al proprio corpo.
Cause dell’instabilità posturale
Instabilità posturale cause: quali sono?
Ci possono essere diverse cause alla base di questo disturbo:
- alterazioni delle vie vestibolari del Sistema Nervoso Centrale che governano il nostro senso dell’equilibrio (come tronco encefalico e cervelletto)
- disfunzioni della propriocezione dovuti a disturbi muscolari o articolari
- disturbi della vista
- malattie sistemiche multi distrettuali (vasculopatie, diabete)
- infezioni o infiammazioni all’orecchio
- cambiamento della pressione atmosferica
- influenza
- trauma cranico
- pressione sanguigna troppo alta o troppo bassa
- assunzione di alcuni farmaci
- compimento di uno sforzo fisico particolarmente intenso
- morbo di Parkinson
- sclerosi multipla
- cervicalgia
- tumori
- artrite
- labirintite
- otite
- disturbi del sistema gastrointestinale
- anemia e carenza di ferro
- intossicazione da monossido di carbonio
- sindrome di Ménière
- malattie che mutano la circolazione cerebrale (ictus, ischemie)
- malattie degenerative
- presenza di fattori di rischio nell’ambiente domestico (esempio scalini, tappeti, cavi elettrici, calzature non adatte)
- Instabilità posturale e denti
Non bisogna, poi, dimenticare la correlazione che sussiste tra apparato dentario e postura ed equilibrio.
Infatti, alcune malformazioni o problemi alla dentatura (come la difficoltà nella masticazione o il malposizionamento della lingua) possono portare ad alterazioni muscolo-scheletriche. Tali alterazioni possono comportare l’insorgenza di tutta una serie di disturbi tra i quali la perdita dell’equilibrio.
Sintomi
I sintomi a cui si può associare l’instabilità posturale sono: vertigini, difficoltà a camminare senza cadere, giramento di testa, nausea, vomito, sudorazione, ipoacusia, confusione mentale, depressione, disorientamento, offuscamento della vista, diarredorazionea, affaticamento e variazioni della frequenza cardiaca e della pressione sanguigna.
Diagnosi
Per arrivare a una diagnosi, l’esame più importante che deve essere eseguito è una visita otoneurologica non strumentale effettuata dall’otoneurologo. Per effettuarla sono necessari gli occhiali di Bartels, che impediscono la fissazione oculare.
Ulteriori esami che possono essere richiesti sono: analisi del sangue, visita otorinolaringoiatrica ed esame dell’udito, test di movimento oculare, TAC o RMN del cervello, radiografie del collo, posturografia.
Rimedi
Se l’episodio di instabilità posturale non è stato occasionale e momentaneo, occorre eseguire degli accertamenti per identificare la causa della perdita d’equilibrio.
A volte può bastare interrompere una cura farmacologica o modificarne il dosaggio o fare un cambiamento nell’alimentazione, a seconda della diagnosi del medico. Altre volte ancora, invece, può essere necessario un ciclo di sedute fisioterapiche o l’esecuzione di esercizi a casa.
Ci sono anche ipotesi ulteriori per cui, per curare l’instabilità posturale, è necessaria l’assunzione di farmaci (ad esempio antibiotici se il disturbo dell’equilibrio è conseguenza di un’infezione).
In casi più gravi, come la sindrome di Ménière, è indispensabile il ricorso a un intervento chirurgico.
Instabilità posturale: quando rivolgersi al medico?
In caso di instabilità posturale, è sempre bene rivolgersi al proprio medico per assicurarsi che non ci sia una causa patologica. Inoltre, se sorge il sospetto che l’instabilità sia legata a ictus o infarto, è essenziale chiamare immediatamente un’ambulanza.
- Dettaglio Autore

Il Dottor Rossi Pierluigi è Medico Fisiatra a Milano. Effettua visite specialistiche presso il Centro Medico Unisalus. E’ iscritto all’albo Provinciale dei Medici Chirurghi di Milano al n. 24389.

Il Dottor Rossi Pierluigi è Medico Fisiatra a Milano. Effettua visite specialistiche presso il Centro Medico Unisalus. E’ iscritto all’albo Provinciale dei Medici Chirurghi di Milano al n. 24389.