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La villocentesi è un esame che permette di diagnosticare le anomalie genetiche e cromosomiche. Consiste nel prelievo di piccole parti di placenta ancora in formazione.

Viene eseguito nel primo trimestre di gravidanza e può causare complicazioni che vedremo in seguito.

Nel caso in cui venga effettuata prima della decima settimana di gravidanza, il rischio aumenta.

Quando richiedere la villocentesi?

Solitamente la villocentesi viene richiesta dalle donne in dolce attesa se il rischio di incorrere in una malattia genetica è elevato.

Ad esempio quando i test non invasivi di screening  per la sindrome di down hanno dato esito patologico. Un esempio di test non invasivo di screening è dato dal Nipt test o Panorama test.

Oppure in caso di anomalia congenita del feto riscontrata durante l’ecografia.

Se uno o entrambi i genitori sono portatori sani di malattie cromosomiche la villocentesi è sempre consigliabile.

La madre, superata l’età di trentacinque anni che viene considerata più a rischio, dovrebbe sottoporsi a questo esame. Parlare sempre con il proprio medico di fiducia è la scelta più adatta prima di intraprendere questo tipo di soluzione.

Procedura della villocentesi

Villocentesi come si fa?

Sotto un attento controllo dell’ecografo, viene eseguita la villocentesi.

La procedura consiste nell’inserire un ago sottile all’interno dell’addome materno, andando così a prelevare una piccola quantità di villi coriali.

Fortunatamente questa procedura non provoca alcun tipo di dolore. Solamente un leggero fastidio paragonabile a una puntura.

Un esame ecografico precedente al prelievo è necessario per la scelta corretta del punto di inserimento dell’ago. Per questo tipo di procedura non è previsto l’utilizzo di anestesia.

La tecnica prevede l’uso dell’ecografo per un prelievo ecoguidato in tempo reale sul monitor. Il materiale prelevato verrà poi inviato al laboratorio di citogenetica in attesa dei risultati.

Entro quanto aspettarsi i risultati?

Potremmo già ottenere preliminarmente alcune informazione dopo circa un paio di giorni, massimo tre dal prelievo.

Per quanto concerne, invece, i risultati definitivi, almeno due settimane di attesa sono necessarie.

Queste tempistiche possono comunque cambiare a seconda della tecnica utilizzata.

Chiedi comunque sempre conferma al tuo medico curante.

Quali sono i rischi della Villocentesi

Villocentesi rischi: quali sono? Principalmente quando si parla di villocentesi abbiamo due tipi di rischio. Quello infettivo e quello abortivo.

Per quanto riguarda il rischio di infezioni uterine a seguito di villocentesi, possiamo dire che è inferiore all’uno per mille. Secondo i dati dell’istituto superiore della sanità, invece, il rischio di aborto è più alto. Si attesta, infatti, tra 1% e 2%.

Si consiglia in ogni caso, una consulenza con il medico genetista, per avere informazioni il più complete possibile in merito a tutto quello che riguarda questi aspetti della gravidanza.

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Il Dottor Renzo Di Giorgio è Medico Chirurgo Specializzato in Ostetricia e Ginecologia. Effettua visite specialistiche presso il Centro Medico Unisalus.
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