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La spalla congelata, meglio conosciuta come capsulite adesiva, è una patologia della spalla caratterizzata da una notevole riduzione e rigidità della stessa. Spesso tale rigidità viene accompagnata anche da dolore. Ne soffrono di solito le persone di età compresa tra 40 e 60 anni e si verifica solo nel 2% della popolazione. Tra le donne questo fenomeno capita più frequentemente rispetto agli uomini. Molto spesso sulla comparsa della spalla bloccata, influisce anche l’utilizzo prolungato di farmaci di tipo anticonvulsivanti.

Cause di spalla congelata

Sfortunatamente non si può dire con certezza da cosa viene causata la spalla congelata o capsulite adesiva. Però possiamo constatare che in alcune casistiche, la spalla gelata è legata a traumi pregressi. Mentre in altri casi è legata a cause psicosomatiche.

Approfondendo il problema sono stati svolti degli studi che hanno dimostrato un legame tra la sindrome spalla congelata e altre patologie. Quali ad esempio:

  • diabete
  • disfunzioni tiroidee (ad esempio la tiroide iperattiva)
  • l’ipercolesterolemia
  • morbo di Parkinson.
  • alcune malattie cardiovascolari
  • artrite

Sintomi principali

Spalla congelata sintomi: quali sono i principali?

I sintomi principali della patologia si possono dividere in tre fasi che sono i seguenti. In primo luogo abbiamo l’infiammazione che porta con sé un con forte dolore (diventa più intenso durante la notte soprattutto se ci appoggiamo alla spalla dolente). Poi abbiamo sicuramente la rigidità dell’articolazione. In questo caso il dolore si alleggerisce proprio a causa dell’aumento della rigidità della spalla.

Quando la “frozen shoulder”, quindi la spalla, comincia a recuperare il movimento normale si inizia ad avere una riduzione della rigidità.

Spalla congelata diagnosi

Spalla congelata diagnosi: chi la effettua? Per diagnosticare la spalla rigida bisogna andare da un Medico Ortopedico, il quale eseguirà un controllo che consisterà nell’esaminare i movimenti della spalla.

I pazienti che sono colpiti dalla capsulite adesiva hanno un limite evidente nel movimento. Ulteriori esami diagnostici possono esseri richiesti dal Medico. Come ad esempio la risonanza magnetica, l’ecografia o i raggi- X. Questi esami daranno la possibilità di esaminare meglio il problema del blocco spalla ed eventuali altri problemi. Verranno infatti esaminate le strutture capsulari e i tendini.

Terapia spalla congelata

Questa patologia non richiede obbligatoriamente un intervento chirurgico, anzi possiamo dire che è un evento abbastanza raro. In genere il problema della spalla bloccata migliora da solo con passare del tempo, anche se le tempistiche di guarigione sono piuttosto lunghe. Potrebbero essere necessari anche 3 anni e quindi sarebbe meglio svolgere un trattamento specifici per cercare di risolvere più velocemente la spalla fredda.

Spalla bloccata rimedi. Tra le principali terapie possiamo optare per le seguenti: Farmaci, iniezioni e fisioterapia.

Terapia con farmaci antinfiammatori non steroidei

Sempre in base alla prescrizione del medico si possono prendere farmaci come l’ibuprofene o nimesulide, riducono il dolore e gonfiore

Iniezioni di corticosteroidi

Si inietta esplicitamente nella spalla il cortisone dato che è un farmaco antinfiammatorio. Sotto questo farmaco non possono sottoporsi pazienti diabetici

Fisioterapia

esercizi spalla congelata

Spalla congelata e fisioterapia. Il medico ortopedico prescrive una seria di esercizi fisioterapici che il paziente potrebbe svolgere tranquillamente anche a casa sua (con il supporto iniziale di un esperto fisioterapista). Tali esercizi aiuteranno a riprendere la mobilità della spalla e consistono sostanzialmente in attività di stretching.

A volte prima di fare gli esercizi per la spalla congelata si inizia con un leggero riscaldamento primo di passare ad uno stretching più intensivo. Questo serve per rendere la spalla più morbida e mobile.

Ma come sappiamo ci sono alcuni casi in qui è proprio necessario di fare un intervento chirurgico vediamo in cosa consiste.

Artroscopia della spalla

Si tratta di una procedura durante il quale il Chirurgo Ortopedico effettua delle piccole incisioni a livello della spalla con uno strumento chiamato artroscopio. Durante l’intervento è possibile sia diagnosticare che trattare infortuni della spalla a carico dell’articolazione o della struttura muscolo-tendinea.  Dopo la procedura, che si esegue in anestesia locale, il chirurgo si impegna a recuperare la funzionalità della spalla del paziente.

I pazienti che necessitano questo tipo trattamento hanno spesso risultati ottimi dopo l’intervento. Tuttavia questa operazione viene eletta come ultima scelta, dopo che i tentativi conservativi e non chirurgici sono andati vani.

Ecco infine alcune precauzioni che sono suggerite dai medici e delle quali bisogna tenere conto durante il periodo di riabilitazione. In seguito a tutto il tempo del periodo riabilitativo bisogna evitare tutti i movimenti bruschi e deve essere evitato il sollevamento di carichi pesanti che possono sforzare la spalla. Inoltre vengono sconsigliati anche movimenti ripetitivi come ad esempio il lavaggio dei vetri, le pulizie ed anche le attività sportive.

Normalmente nella fase acuta di frozen shoulder, la spalla è meno ricettiva verso i trattamenti. Per questo motivo il senso di limitazione nei movimenti e la continua sensazione di dolore non devono abbattere il paziente che deve continuare con la terapia (in modo particolare la fisioterapia).

Spalla congelata come dormire? Si consiglia infine, durante la notte, di non dormire appoggiati sulla spalla dolente o bloccata, per evitare di peggiorare l’infiammazione, la rigidità e il dolore.

Conclusioni

A merito di tali accorgimenti, i pazienti che soffrono di “sindrome della spalla congelata”, riescono a recuperare completamente le funzionalità delle articolazioni della spalla.

Tuttavia, potrebbe capitare che tutto l’impegno e la costanza svolti sia dal paziente che dall’ortopedico risultino inutili.

Solo in questo caso  il medico deciderà di sottoporre il paziente all’intervento chirurgico. Al termine dell’operazione, si procederà in maniera successiva con il processo di terapia fisica, che aiuta ad evitare l’immobilizzazione della spalla e un eventuale situazione recidivante della malattia.

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