Per prostatite intendiamo un’infiammazione della ghiandola prostatica. Che può essere di natura batterica o non batterica. Inoltre può essere di due forme: prostatite acuta o cronica. In questo articolo vi parleremo della prostatite cronica.
Prostatite sintomi
La prostatite presenta sintomi irritativi. Cioè il paziente ha la necessità di urinare più volte. Talvolta anche di notte (nicturia). La sintomatologia della prostatite si caratterizza per:
- Urgenza minzionale
- Incontinenza
- Dolore sovrapubico
- Male all’inguine
- Infiammazione e dolore perineale
- Prostata infiammata
- Bruciori nell’eiaculazione
- Disfunzione erettile
Due diversi tipi di prostatite
La differenza tra prostatite batterica cronica e prostatite non batterica cronica non è elevata. Infatti i disagi sono molto simili. Tuttavia il paziente con prostatite cronica non batterica ha sintomi di disagio pelvico maggiori. Come, ad esempio, dolore a livello perineale. Tutto ciò legato non solo all’infezione. Ma anche ad una partecipazione importante della muscolatura pelvica.
Cosa causa la prostatite cronica
Nel caso in cui abbiamo un passaggio di batteri dal tratto urinario alla prostata, questa condizione porta alla prostatite acuta. Tuttavia per quanto riguarda la prostatite cronica la causa non è ad oggi conosciuta. Quando soffri di questa patologie in modo cronico infatti, non vengono trovati segni di infezione nella ghiandola prostatica.
Fattori di rischio
Possiamo invece identificare i fattori di rischio della prostatite. Potresti soffrire della condizione acuta della malattia con più facilita se:
- hai un catetere urinario
- pratichi costantemente sesso anale
- soffri di una mts
- sei affetto da hiv o aids
- infezioni urinarie sono una costante
Per quanto riguarda la prostatite cronica i rischi aumentano se:
- superi i 50 anni di età
- hai già avuto episodi di prostatite
- soffri di intestino irritabile
Prostatite cronica: quali sono le cure?
Gli approcci alle cure variano in base al diverso tipo di prostatite. Dobbiamo infatti agire in un determinato modo in caso di forma batterica della prostatite. Mentre diverso sarà l’approccio se parliamo di forma abatterica, cioè che sfocia nel dolore pelvico cronico.
Prostatite cronica batterica
Infatti nella forma batterica si fa ricorso alla terapia antibiotica. Questa terapia ha l’obiettivo di eliminare i batteri presenti nella ghiandola prostatica. La diagnosi avviene attraverso spermiocoltura e tampone uretale. Oppure con un test di Stamey. Inoltre è necessario normalizzare la flora intestinale. Che è spesso causa della contaminazione batterica.
Dolore pelvico cronico
Mentre nella forma abatterica o dolore pelvico cronico, la terapia prevede la sinergia tra urologo, gastroenterologo e osteopata esperto in riabilitazione del piano perineale. Questo avviene perché nella patologia sono coinvolti prostata, intestino e muscoli pelvici.
Le terapie
La guarigione non è facile. Comunque esistono cure di tipo antibiotico, nutraceutico o sinergico. Ma il primo passo è individuare il tipo di prostatite cronica. Perché in base al tipo di prostatite diagnosticato si attuerà una differente terapia.
L’alimentazione dev’essere mirata all’equilibrio intestinale. Infatti è necessario evitare i cibi piccanti, gli alcolici, i crostacei, gli insaccati e la cioccolata. Tuttavia è utile eseguire uno studio del microbiota intestinale. E infine affidarsi ad un Biologo Nutrizionista.
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- Dettaglio Autore

Il Dottor Fabio Leva è Medico Urologo a Milano. Effettua visite specialistiche presso il Centro Medico Unisalus.

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