La demenza fronto temporale è la seconda tipologia di demenza degenerativa più frequente al mondo dopo la malattia di Alzheimer.
Chi colpisce la demenza fronto temporale?
La demenza fronto-temporale colpisce per lo più i maschi e ha un esordio più precoce rispetto al morbo di Alzheimer. Infatti, si manifesta intorno ai 45-65 anni. La maggioranza di chi soffre di demenza frontotemporale rientra, per l’appunto, in questa fascia d’età.Come si manifesta?
L’esordio della demenza lobo frontale non consiste in disturbi di memoria. Ma, quasi sempre, la demenza temporo frontale inizia manifestando disturbi di comportamento, di attenzione, di linguaggio o di intelligenza logica e programmazione. Quindi, sono disturbi che coinvolgono il lobo frontale e il lobo temporale. Da qui il nome demenza fronto temporale, una volta chiamata malattia di Pick.Demenza fronto temporale diagnosi
La patologia fronto temporale è una malattia che si può presentare, perciò, in modi molto diversi. Dunque è difficile da diagnosticare all’inizio. In soggetti molto giovani, ad esempio, che manifestano disturbi di comportamento, si può pensare a un disturbo psichiatrico. La diagnosi è la presenza di un disturbo cognitivo da almeno 6 mesi e con un altro disturbo associato, che può essere anche comportamentale. Per arrivare alla diagnosi, è necessario effettuare esami (analisi del sangue, TAC, risonanza) che escludano altre cause. Deve, poi, esserci conferma a dei test neuropsicologici selettivi. In questo caso, come nella malattia di Alzheimer, esiste la possibilità di fare esami più moderni, quali la PET cerebrale. Sono esami che possono aiutare nel percorso diagnostico.La gestione della malattia
La demenza fronto parietale è una malattia che può dare disturbi difficili anche da gestire. Come abbiamo detto, infatti, la demenza frontale temporale colpisce soprattutto soggetti giovani e maschi. Il giovane può diventare molto pericoloso se la demenza si manifesta attraverso disturbi psichiatrici. Ci riferiamo a disturbi quali aggressività mai presente precedentemente, sia verbale che fisica, oppure agitazione psicomotoria, allucinazioni, deliri o disturbi del sonno).Demenza fronto temporale cure: esistono?
La demenza fronto temporale è una malattia curabile? La risposta è no. Come la malattia d’Alzheimer, nemmeno la demenza è curabile. I farmaci che esistono per l’Alzheimer, anzi, non servono a niente nel caso della demenza temporale. Sono addirittura controproducenti. Non esistono altri farmaci di provata efficacia sulla causa. Anche perché la causa non è ancora chiara.Demenza fronto temporale terapia
Manifestandosi con disturbi di comportamento, come abbiamo già detto, questa malattia può prevedere l’uso di farmaci sedativi neurolettici. Questa malattia può prevedere facilmente il ricovero del paziente in RSA o, comunque, in strutture sanitarie. Questo perché a casa sono pazienti difficili da gestire.Le demenze frontotemporali degenerative
La demenza frontale fa parte di un gruppo di malattie ben particolari e ben precise. È una malattia degenerativa. Come tutte le demenze degenerative, quindi, è progressiva e non tende a fermarsi o a rallentare. La caratteristica di tutte le demenze degenerative è la fine comune del loro percorso, che dura anni. Ciò che cambia nelle demenze degenerative è l’esordio. Nel caso di questo tipo di demenza, l’esordio non si manifesta con un disturbo di memoria.Demenza fronto temporale e SLA
La demenza fronto temporale è una patologia che si può associare anche a una malattia neurologica, la SLA (Sclerosi Laterale Amiotrofica).Differenza tra degenerazione frontotemporale e Alzheimer
Questa tipologia di demenza è una malattia che, a differenza dell’Alzheimer, è più caratterizzata da familiarità.Esistono tanti casi di demenza fronto temporale ereditata, quindi dovuta a mutazioni cromosomiche.
È una patologia più rara ma ha più facilmente familiarità.