La maggior parte dei casi di angioma epatico vengono scoperti durante test o procedure effettuate per valutare altre condizioni cliniche. Le persone che hanno un angioma del fegato, raramente presentano segni e sintomi e non hanno bisogno di cure.
Anche se può essere preoccupante sapere che si ha una massa nel fegato, nonostante sia benigna, questo non deve darci troppi pensieri.
Non ci sono infatti prove certe che gli angiomi epatici non trattati possano portare al cancro del fegato.
Quindi, riferiamoci sempre allo specialista medico, in questo caso un gastroenterologo epatologo, ma nel caso in cui vi stiate chiedendo se un angioma al fegato è pericoloso, la risposta è no.
Angioma al fegato sintomi
Angioma fegato; quali sono i sintomi? Dopo aver visto che cos’è un angioma al fegato vediamo ora quali sono i sintomi.
Nella maggior parte dei casi, gli angiomi al fegato non causano sintomi o segni importanti.
In quei casi in cui la malattia provoca segni o sintomi, questi possono includere:
- Dolore nell’addome in alto a destra
- Sentirsi pieno dopo aver mangiato solo una piccola quantità di cibo
- Nausea
- Vomito
Tuttavia, questi sintomi non sono specifici e potrebbero essere comunque dovuti a qualcos’altro, anche se si ha un angioma cavernoso fegato.
Angioma epatico cause
Angioma fegato: quali sono le cause? Non è chiaro cosa provoca la formazione di un emangioma epatico.
I medici ritengono che gli angiomi del fegato siano congeniti, il che significa che la persona nasce con la predisposizione a questa patologia.
Angioma epatico diagnosi
Angioma fegato controlli da fare.
angioma fegato controlliGli esami e le procedure utilizzate per diagnosticare gli emangiomi epatici includono:
- Ecografia fegato angiomi
- Scansione tomografica computerizzata (angioma epatico tac)
- Risonanza magnetica
Altri esami e procedure possono essere utilizzati dallo specialista a seconda della situazione.
Quali sono i fattori di rischio dell’emangioma epatico?
I fattori che possono aumentare il rischio che un angioma al fegato causi segni e sintomi includono:
- Età: può essere diagnosticato a qualsiasi età, ma è più comunemente diagnosticato nelle persone dai 30 ai 50 anni.
- Sesso: alle donne è più probabile che venga diagnosticato rispetto agli uomini.
- Gravidanza: le donne in gravidanza è più probabile che soffrano di fegato angiomatoso, rispetto alle donne che non sono mai state in gravidanza. Si ritiene che l’ormone estrogeno, che aumenta durante la gravidanza, possa svolgere un ruolo nella crescita dell’emangioma epatico.
- Terapia ormonale sostitutiva: le donne che hanno utilizzato la terapia ormonale sostitutiva per i sintomi della menopausa possono avere maggiori probabilità di ricevere una diagnosi di emangioma epatico rispetto alle donne che non lo hanno fatto.
Quando è consigliabile consultare un dottore specialista?
E’ consigliabile prendere un appuntamento con il medico specialista se manifesti segni e sintomi persistenti che preoccupano il paziente.
Anche se questi sintomi, come abbiamo visto non sono per forza dovuti all’angioma, in ogni caso è sempre consigliato rivolgersi allo specialista gastroenterologo ed epatologo, al fine di prevenire potenziali situazioni e complicanze.
Sono pericolosi?
Premesso che l’unico modo per verificare il vostro stato di salute è una visita specialistica con il gastroenterologo, cerchiamo di dare una prima risposta alla vostra domanda: angioma fegato è pericoloso?
No, nella maggior parte delle persone, un emangioma epatico non crescerà mai e non causerà mai segni e sintomi.
Ma in un piccolo numero di persone, potrebbe crescere e causare complicazioni che possono richiedere un trattamento. Non è però del tutto chiaro perché questo accada.
Non smetteremo mai di ripeterlo che in caso in cui abbiate questa patologia (il discorso vale per ogni altra problematica relativa alla salute), dovete contattare un medico specialista per una visita.
Dimensioni dell’angioma epatico
Angioma fegato dimensioni: di solito questa si presenta come un’unica raccolta anomala di vasi sanguigni larga meno di circa 4 centimetri.
Occasionalmente gli emangiomi epatici possono essere più grandi o verificarsi in multipli e sono definiti angiomi epatici multipli.
Per quanto riguarda angiomi fegato di grandi dimensioni possono verificarsi nei bambini piccoli, ma questo è molto raro.
Quali sono le complicazioni dell’emangioma epatico
Angioma epatico complicanze: quali sono? Le donne a cui è stato diagnosticato un angioma sul fegato, affrontano il rischio di complicanze in caso di gravidanza. Si ritiene che l’ormone femminile estrogeno, che aumenta durante la gravidanza, possa far crescere alcuni emangiomi epatici.
Raramente, l’emangioma in crescita può causare segni e sintomi che possono richiedere un trattamento.
Tra le complicanze più conosciute possiamo avere dolore nel quadrante in alto a destra dell’addome, gonfiore addominale o nausea.
Avere un angioma benigno al fegato non significa che non puoi rimanere incinta. Tuttavia, discutere le possibili complicanze con il medico può aiutarti a fare una scelta più informata.
Infine, i farmaci che influenzano i livelli ormonali nel tuo corpo, come le pillole anticoncezionali, potrebbero causare complicazioni. Ma questo è un aspetto controverso e non pienamente verificato. Se stai assumendo questo tipo di farmaci, discuti i benefici e i rischi con il tuo medico.
Angioma fegato trattamento
Angioma al fegato cosa fare? Se abbiamo un piccolo angioma al fegato e questo non causa segni o sintomi, non ci sarà bisogno di cure.
Nella maggior parte dei casi un problema di questo tipo non crescerà mai e non causerà mai problemi.
Il medico può, però, programmare esami di follow-up per controllare periodicamente la situazione in caso di crescita e se l’angioma capillare al fegato è già di una dimensione grande.
Il trattamento, poi, dipenderà da alcune valutazioni sull’angioma epatica:
- posizione
- dimensioni
- angiomi epatici multipli
- stato di salute generale
- valutazione condivisa medico e paziente
Veniamo ora nello specifico a parlare nello specifico dell’argomento di questo paragrafo: angioma fegato cura.
Le opzioni di trattamento possono includere le seguenti opzioni.
Chirurgia di rimozione angioma epatico
Se l’emangioma può essere facilmente separato dal fegato, il medico può raccomandare un intervento chirurgico per rimuovere la massa.
Procedure per arrestare il flusso sanguigno all’emangioma
Senza un apporto di sangue, l’emangioma può smettere di crescere o restringersi.
Due modi per fermare il flusso sanguigno sono legare l’arteria principale (legatura dell’arteria epatica) o iniettare farmaci nell’arteria per bloccarla (embolizzazione arteriosa). Il tessuto epatico sano è illeso, perché può prelevare sangue da altri vasi vicini.
Operazione per rimuovere parte del fegato, incluso l’emangioma
In alcuni casi sporadici, i chirurghi potrebbero dover rimuovere una parte del fegato insieme all’emangioma.
Chirurgia del trapianto di fegato
Nel caso improbabile ed estremamente raro in cui tu abbia un grande emangioma o più emangiomi che non possono essere trattati con altri mezzi, il medico può raccomandare un intervento chirurgico per rimuovere il fegato e sostituirlo con un fegato di un donatore.
Angioma fegato: radioterapia
Anche qui stiamo parlando di una procedura estremamente rare. La radioterapia utilizza potenti fasci di energia, come i raggi X, per danneggiare le cellule dell’emangioma. Questo trattamento viene utilizzato raramente a causa della disponibilità di trattamenti più sicuri ed efficaci.
Articolo scritto in collaborazione con la Dottoressa Federica Invernizzi Gastroenterologo che visita presso il nostro Centro Medico Unisalus a Milano.
- Dettaglio Autore

La Dottoressa Federica Invernizzi è Medico Gastroenterologo a Milano. Effettua visite specialistiche presso il Centro Medico Unisalus ,insieme con gli esami ecografici delle anse intestinali. È iscritta all’albo dei Medici di Lecce al numero 1757.

La Dottoressa Federica Invernizzi è Medico Gastroenterologo a Milano. Effettua visite specialistiche presso il Centro Medico Unisalus ,insieme con gli esami ecografici delle anse intestinali. È iscritta all’albo dei Medici di Lecce al numero 1757.