Vaccinazione e falsi miti, perché è importante vaccinarsi?
La vaccinazione è una delle armi più efficaci che abbiamo a disposizione contro molte malattie infettive e anche il covid 19.
Da quando sono a disposizione è cambiata letteralmente la storia della nostra salute e in alcuni casi il loro utilizzo ha contribuito ad aumentare la possibilità di vita.
I vaccini svolgono una funzione fondamentale nella protezione di tipiche malattie dell’infanzia come:
- morbillo
- parotite
- rosolia
La vaccinazione previene il tetano, che se non viene trattato correttamente può provocare danni e in casi gravi la morte e contrasta anche la meningite, che è un’infezione molto grave e pericolosa.
Inoltre, l’influenza stagionale, che mette a rischio soprattutto gli anziani e le persone fragili, può essere prevenuta grazie alla vaccinazione.
La vaccinazione è spesso accompagnata da falsi miti e credenze che non hanno alcun fondamento scientifico, che possono mettere a serio rischio la salute.
È vero che la vaccinazione non è importante perché si è maggiormente protetti prendendo direttamente la malattia?
La risposta è falsa! La vaccinazione è fondamentale per la prevenzione delle malattie infettive.
Contrarre una malattia può mettere a serio rischio la salute e causare complicazioni permanenti che possono essere prevenute esclusivamente con la vaccinazione.
Inoltre, non si può sapere a priori se, infettandosi con una determinata malattia, che effetti potrà avere sul nostro organismo e se avrà un decorso senza complicazioni oppure si rischia di andare incontro a gravi complicanze.
La vaccinazione è importantissima per proteggere sé stessi e gli altri.
Dati epidemiologici sul morbillo
I dati epidemiologici sul morbillo parlano chiaro: per ogni 1.000 bambini che contraggono il morbillo, uno va incontro a una grave forma di encefalite e da 1 a 3 possono morire a causa di complicanze neurologiche o respiratorie.
In compenso la vaccinazione combinata morbillo-parotite-rosolia può provocare una grave reazione allergica solo su 1 bambino su 1.000.000 a cui è stato iniettato il vaccino.
Questi dati evidenziano che le vaccinazioni raccomandate superano di gran lunga i gravi rischi a che possono derivare da un’infezione.
È vero che la vaccinazione antinfluenzale non serve perché l’influenza si prende lo stesso?
La risposta è falsa! L’influenza è una malattia che ha un forte impatto a livello sociale.
Infatti, in Italia l’influenza provoca da 5 a 8 milioni di contagi, causa circa 8mila morti e altissimi costi per la sanità pubblica.
La recente pandemia da covid 19 ha evidenziato bene quale può essere l’impatto di una malattia sia a livello sociale che ospedaliero soprattutto nelle prime fasi, quando non si avevo mezzi adeguati a contrastarla adeguatamente.
Il vaccino influenzale è, quindi, uno strumento valido per la prevenzione perché protegge le persone fragili e il virus circola meno.
Sono presenti molti virus che possono provocare una malattia simile all’influenza:
- rhinovirus
- adenovirus
- virus parainfluenzali
- metapneumovirus
- coronavirus
Le persone che affermano di aver contratto l’influenza, nonostante siano state vaccinate, in realtà si sono ammalati di un virus diverso.
È vero che ci sono rischi con la vaccinazione?
La risposta è falsa! I vaccini attualmente in commercio sono sicuri e prima di essere commercializzati seguono, solitamente per anni, test e controlli molto rigidi.
Questi test servono proprio per verificare l’efficacia e la sicurezza dei vaccini.
La valutazione viene fatta su migliaia di test su persone diverse tra di loro in modo da esplorare più aspetti possibili.
Inoltre, è sempre attivo il servizio di farmacovigilanza che monitora nel tempo eventuali effetti collaterali, in modo da intervenire tempestivamente.
Composizione del vaccino
Il vaccino è composto da:
- microrganismo attenuato o inattivato
- acqua distillata sterile o soluzione fisiologica sterile
- sali di alluminio che stimolano la risposta immunitaria e la rendono duratura
- stabilizzanti come albumina e gelatina
- antibiotici in dosi molto basse per prevenire la crescita di batteri
È bene precisare che dal 2002 i vaccini non contengono mercurio e le sostanze contenute non sono tossiche.
Possono eventualmente causare reazioni allergiche ma solo in un caso ogni 2 milioni di somministrazioni.
È vero che i vaccini possono provocare l’autismo?
La risposta è falsa! Su questo aspetto gli scienziati hanno lavorato tantissimo, ed è stato dimostrato che non c’è alcun rischio di autismo correlato ai vaccini.
Questa presunta associazione tra la vaccinazione e autismo è relativa a una pubblicazione del 1998 che correlava il vaccino del morbillo ai sintomi di autismo, che in seguito è stata completamente smentita e il suo autore radiato.
Oggi tutto il mondo scientifico è concorde nell’affermare che non ci sia nessun legame tra vaccini e sviluppo dell’autismo.
Anche ricerche recenti hanno dimostrato come non ci sia alcun rischio di autismo per i bambini quando vengono sottoposti al vaccino per il morbillo che per qualsiasi altro.
È stato anche condotto un test scientifico nei fratelli di bambini autistici, che per ragione genetica sono maggiormente soggetti a sviluppare l’autismo. Anche in questo caso la vaccinazione non è mai stata correlata all’autismo.
È vero che troppe vaccinazioni possono danneggiare il sistema immunitario?
La risposta è falsa. Il nostro sistema immunitario è in grado di riconoscere gli antigeni.
Un antigene è una molecola specifica di una determinata sostanza o patologia.
Questa proprietà del sistema immunitario è una vera e propria arma in grado di distruggere le sostanze o i microrganismi estranei.
Ogni giorno ognuno di noi è esposto a migliaia di antigeni contemporaneamente provenienti dall’ambiente circostante.
Ogni vaccino contiene solamente l’antigene relativo alla malattia e per questo motivo anche quando vengono somministrate più vaccini contemporaneamente.
Inoltre, la quantità di antigeni iniettati sono una parte infinitesimale rispetto a ciò che siamo esposti quotidianamente.
È vero che i bambini con malattie croniche non possono vaccinarsi?
La risposta è falsa! I bambini fragili con patologie croniche hanno bisogno più degli altri di essere vaccinati.
Solitamente, in molte patologie croniche vengono raccomandate due tipologie di vaccinazioni: la vaccinazione anti-pneumococcica e l’influenzale.
Tale raccomandazione riguarda specialmente specialmente i bambini affetti da patologie come:
- patologie respiratorie croniche
- malattie cardiache croniche
- problematiche neurologiche
- immunodeficienze
Per questi bambini è importante garantire una protezione che permetta loro di avere una vita più normale e sicura possibile.
Per prevenire gravi complicanze in questi bambini è importante che ci siano adeguate vaccinazioni anche nei loro familiari.
In questo modo, oltre alla protezione diretta del vaccino entra in gioco anche l’immunità di gregge. Infatti, più persone sono vaccinate e meno probabilità ci sono che la un virus o patologia circoli.
- Dettagli Autore

Il Dott. Mauro Martini è il Dietologo del Centro Medico Unisalus, Poliambulatorio specialistico a Milano. È iscritto all’Albo dei Medici di Milano al n. 20311

Il Dott. Mauro Martini è il Dietologo del Centro Medico Unisalus, Poliambulatorio specialistico a Milano. È iscritto all’Albo dei Medici di Milano al n. 20311