Ansia da covid: cos’è e come gestirla. Da quando il nuovo coronavirus è entrato nelle nostre vite, le relazioni personali e le uscite si sono ridotte allo stretto necessario, causando cosi depressione e ansia. Molti lavorano e studiano senza muoversi da casa.
Cerchiamo di continuo notizie che aiutino a orientarci e spesso questa sovraesposizione a notizie spesso contrastanti, ci provoca un forte disagio psicologico.
Ansia da covid: i cambiamenti famigliari
Le madri tengono le redini della famiglia anche se è aumentato il loro carico di impegni. I giovani stanno riorganizzando la loro ricca interiorità sollecitata da stimoli talvolta contrastanti.
Mentre i padri, affaticati dalle restrizioni, assicurano un senso di coerenza a questa realtà caotica. Gli anziani sono un esempio di tenacia per tutti, anche se depressione e ansia possono colpire anche loro. Parlare di ansia da covid sembra quasi diventato normale.
Le famiglie si sono sentite vulnerabili, in preda a un nemico invisibile, il covid e alle pressioni prodotte dai lockdown. Tutt’ora siamo privati della nostra normalità.
Per un anno abbiamo fatto i conti con l’aumento di depressione e ansia soprattutto per la confusione delle informazioni a cui siamo esposti e per la rapidità con cui ci vengono richiesti cambiamenti nei nostri stili di vita. Le famiglie si sono ritrovate a condividere gli stessi strumenti tecnologici e gli stessi ambienti per il lavoro lo studio, gli hobbies.
All’inizio, soprattutto nel primo lockdown, tutte queste richieste sono state vissute in modo rassicurante, come una misura contenitiva e protettiva.
Poi, quando si è visto che la situazione non migliorava, che le regole si protraevano nel tempo e che le restrizioni non erano più solo temporanee, ciò ha avuto degli effetti negativi sul nostro benessere psicologico e sulla nostra resilienza.
Didattica a distanza (DAD)
Ansia da covid a cui si aggiunge anche un’ansia dad. Sia per i più giovani che a scuola devono imparare, sia per gli insegnanti che hanno un ruolo sociale fondamentale, ma anche per i genitori con bambini e ragazzi, che organizzano parte della loro vita in relazione alla scuola dei figli.
La chiusura delle scuole ha influito molto sull’interiorità di bambini e ragazzi, perché la scuola è il luogo dove si costruiscono relazioni significative.
Ai bambini della primaria, in alcune regioni, è stata garantita la frequenza. Questo non è avvenuto per la maggior parte degli adolescenti che, invece, ha fatto molta didattica a distanza, e si è sentito sempre più isolato, depresso privato della socialità. Questo ha messo a dura prova un sistema e dei meccanismi sociali collaudati e funzionanti.
Anche in questo caso lo spazio per la resilienza durante la pandemia si è sempre più assottigliato.
Dal nostro punto di vista è molto importante parlare con qualcuno, nel caso in cui voi o un vostro caro, vi state accorgendo di avere i primi segnali di un disturbo. Può essere ad esempio un attacco di panico, una crisi d’ansia o anche quella che vi sembra semplice irritabilità senza motivo.
Perché fa sempre bene non affrontare da soli problematiche di questo tipo che, se protratte nel tempo o se gravi, necessiteranno del supporto di un esperto Psicologo Psicoterapeuta, anche solo attraverso una prima valutazione psicologica.
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Il Centro Medico Unisalus a Milano è un Poliambulatorio Specialistico Privato. Si trova vicino alla Stazione Centrale di Milano a pochi passi dal “Pirellone”.


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